Malto diastasico nell'impasto per la pizza
Perché un impasto lieviti in maniera ottimale, oltre a tenere l'agente lievitante lontano dal sale nelle prime fasi della lavorazione, spesso si aggiungono ad esso anche delle sostanze, come lo zucchero o il miele, che lo nutrono e permettono alla pasta di crescere meglio e più velocemente.
Una delle sostanze più utilizzate per migliorare la lievitazione degli impasti è il malto diastasico: ricavato dai germogli di cereali come l'orzo, il malto diastasico, un disaccaride composto da due molecole di glucosio legate tra di loro, è in grado di fornire al lievito gli enzimi (alfa amilasi e beta amilasi) di cui ha bisogno per nutrirsi e far crescere l'impasto.
Attenzione, però, perché il malto diastasico non si può sostituire con un malto non diastasico, zucchero, saccarosio o miele, se si vuole ottenere un corretto nutrimento dei lieviti e avere impasti davvero ben lievitati.
Una volta cotte, le pizze il cui impasto è stato realizzato con malto diastasico, assumono aromi particolari e hanno una bella crosta dorata, al contrario di quelle realizzate senza malto, che hanno un bordo meno croccante e colorato.
Volete saperne di più sul malto diastasico? Scoprite cos'è, come nasce e come utilizzarlo nel processo di panificazione per realizzare prodotti alimentari da forno della dieta mediterranea quali pane, focacce e un impasto per la pizza davvero favoloso.