Quali sono le differenze fra pizza napoletana e pizza romana
Sfiziosa, morbida, soffice all'interno e croccante all'esterno: la pizza è certamente uno dei piatti più appetitosi e diffusi al mondo; perfetta per poter essere gustata in qualsiasi momento della giornata e servita nelle occasioni più diverse. E, naturalmente, è uno dei più celebri simboli di Napoli.
Nel corso degli anni, attorno alla ricetta di base della pizza è nata una vera e propria cultura, e oggi esistono moltissime versioni di questa famosa squisitezza, che viene preparata e servita nelle maniere più diverse, non solo nelle pizzerie ma anche nei ristoranti di tutto il mondo.
Alta, sottile, cotta nel forno a legna o nel forno elettrico: le differenze tra i diversi tipi di pizza possono dipendere dalle modalità di lavorazione, dal tipo di cottura ma anche dal territorio in cui vi trovate. E una delle più conosciute versioni di preparazione della pizza, oltre a quella napoletana, è certamente la sua varianteromana.
Ma quali sono le differenzefra pizza napoletana e pizza romana? Questi tipi di pizza si distinguono fondamentalmente per l’utilizzo di due diversi tipi di impasto per pizza e di lievitazione, che rendono diversa la loro consistenza. La pizza napoletana, infatti, si contraddistingue per essere alta e piacevolmente gommosa, per la sua morbidezza e il bordo a cornicione, mentre quella romana è sottile, friabile, più asciutta e croccante, tanto da meritarsi il soprannome di “scrocchiarella”. Ma quali sono i segreti della loro lavorazione? Ecco le ricette dei pizzaioli per scoprire le differenze tra queste due delizie nostrane.