Per quanto riguarda i secondi, nel Lazio si preferiscono decisamente quelli di carne ai piatti di pesce. Infatti, uno dei pochi piatti tipici laziali che richiamano il mare sono le Seppie con piselli, preparate in umido con una salsa rossa.
Oltre all’agnello, il pollo e il maiale, nella tradizione gastronomica laziale si utilizzano spesso tagli di carne come la coda del bue e la coratella, ossia le interiora dell’agnello.
Con il pollo si prepara la ricetta del Pollo ai peperoni sfumato con il vino bianco, una ricetta regionale molto semplice e spesso utilizzata anche nel resto della penisola.
L’agnello invece viene spesso sostituito dall’agnellino da latte, chiamato in dialetto romanesco Abbacchio. Questo piatto tipico viene cucinato al forno con le patate, oppure alla Cacciatora con varie spezie.
L'agnello è l'ingrediente principale di una delle specialità tipiche del Lazio: l'Abbacchio a scottadito. Per preparare questa pietanza tipica si utilizzano le costolette dell'animale che, dopo essere state cosparse con uno leggero strato di strutto, sale e pepe, vanno arrostite sulla griglia incandescente e servite, appunto, caldissime. Sono ottime da gustare così, oppure possono essere accompagnate da salse speziate.
Quando si acquista l’Abbacchio, è di regola comprare anche le sue interiora, con le quali si prepara un piatto della tradizione molto gradito ai romani: la Coratella con i carciofi. Le interiora dell’agnello hanno un sapore molto intenso, ma lavate e cucinate a dovere, risultano gradevoli anche ai più scettici. Oltre alla Coratella, anche le Animelle dell’agnello sono molto amate, perché sono molto tenere e ricordano il sapore del latte. Solitamente vengono fritte e servite con solo succo di limone e sale.
Sempre in tema di interiora, tra i cibi tipici romani, non possiamo non menzionare la Trippa alla romana che è un tripudio di sapori grazie alla presenza della mentuccia, del vino rosso e del soffritto di carote e cipolle.
Con un altro taglio insolito di carne, si prepara una delle specialità gastronomiche più famose: la Coda alla Vaccinara. Per prepararla bisogna acquistare la coda di bue o vitello, già tagliata a pezzi non troppo grossi, e cuocerla in un soffritto di olio e lardo, a cui si aggiungono poi le verdure: sedano, carote e cipolle. Solo in seguito si aggiungono i pomodori pelati e si lascia cuocere per parecchie ore, solitamente tre o quattro, finché non si ottiene un buon sugo ristretto con il quale si può poi condire un bel piatto di rigatoni.
Tornando invece ai tagli di carne classici, c’è un piatto romano che viene preparato ormai in tutta Italia, grazie alla sua bontà e semplicità di realizzazione: i Saltimbocca alla Romana. Per prepararli servono delle fettine di vitello, del prosciutto crudo e delle foglie di salvia. Questo piatto è ideale per chi ha poco tempo a disposizione per cucinare ma desidera mangiare un piatto ricco di sapore.
Nella tradizione gastronomica laziale, non si può dimenticare uno dei piatti più conosciuti e apprezzati come la Porchetta. Alla base di diverse pietanze tipiche della cucina del Lazio, è originaria di Ariccia, un paese dei Castelli Romani vicino a Roma: altro non è che il maiale disossato ed eviscerato, cotto sullo spiedo o in forno e aromatizzato con rosmarino o finocchio selvatico.
La porchetta viene solitamente utilizzata nei panini farciti, ma si può anche gustare da sola, specialmente se ancora tiepida, perché risulta molto tenera e conserva tutto il gusto delle spezie al suo interno.