Esportate ormai anche in Australia e negli Stati Uniti, le cime di rapa sono un ortaggio autunnale e invernale tipicamente italiano, benché le sue origini più antiche affondino probabilmente in Asia Minore.
Hanno un sapore intenso molto particolare, leggermente piccante e amarognolo, e ne esistono diverse varietà, tutte strettamente legate al territorio di coltivazione.
Della pianta che le produce, che può raggiungere un metro d'altezza, si consumano le infiorescenze in boccio (dette anche friarielli o friggitelli in Campania, broccoletti o broccoli di rape nel Lazio e rapini in alcune zone della Toscana), insieme alle foglie più tenere che le avvolgono. Ma prima di essere consumate e gustate secondo le migliori ricette e interpretazioni della gastronomia italiana e della cucina regionale, soprattutto pugliese ma anche laziale, campana e, in minima parte, molisana e calabrese, le cime di rapa necessitano di un'accurata pulizia.
Quindi, dopo esservi procurati delle cime di rapa al giusto grado di maturazione (lo capite dai gambi sodi e sottili, dalle infiorescenze chiuse e senza parti gialle e dalle foglie compatte e consistenti di un colore verde brillante), cominciate a pulirle, tenendo presente che le parti commestibili sono le cimette, i fiori e le foglie.
- Per pulire le cime di rapa, innanzitutto eliminate con l'aiuto del coltello gli steli più duri e le foglie più spesse, poi procedete selezionando le cimette e le foglie e tenendo soltanto quelle più morbide e dal colore verde acceso.
- Terminata questa prima fondamentale operazione, sistemate il tutto in uno scolapasta capiente e posizionatelo sotto l’acqua fredda corrente, poi sciacquate e pulite con cura le cime di rapa in tutte le sue parti girandole più volte con le mani, in modo tale da eliminare eventuali residui di terra.
- Infine, scolatele bene e asciugatele con un panno asciutto e pulito oppure con della carta assorbente da cucina, altrimenti lasciatele bagnate, se la ricetta che vi apprestate a preparare lo richiede.
Ora che le avete pulite, potete cuocere le vostre cime di rapa in vari modi ricordando che, nonostante rappresentino un piatto cosiddetto povero, il loro sapore intenso riesce a spiccare anche attraverso preparazioni estremamente semplici.
Volete sapere quali sono le tecniche di cottura delle cime di rapa più diffuse? Indubbiamente la più utilizzata è la bollitura, che prevede di lessare le foglie, le cimette e i fiori dentro a una pentola piena d’acqua salata per farle cuocere al massimo 10 minuti, anche se molti amanti di questo ortaggio preferiscono la cottura al vapore. Se optate per quest'ultima, capace di salvaguardare il gusto leggero di ogni verdura, dovrete sistemare un cestello di paglia o di alluminio (oppure un semplice scolapasta di metallo) sopra una pentola con acqua in ebollizione per almeno 15 minuti, facendo però attenzione che il cestello contenente le cime di rapa non entri mai in diretto contatto con l'acqua. Se le infiorescenze e le foglie sono particolarmente tenere i tempi di cottura diminuiscono, consentendo ad esempio di far saltare le cime di rapa direttamente in padella per una decina di minuti, magari soffritte in poco olio extra vergine d'oliva con aglio e peperoncino, così da ottenere delle ottime cime di rapa stufate; se sono più dure, è meglio lessarle prima in acqua bollente, per rendere la verdura più morbida.