Come usare l'alloro in cucina
L'alloro o lauro, in latino "laurus", è una pianta sempreverde che cresce nelle zone del Mar Mediterraneo. Spesso viene usata come pianta ornamentale nei periodi natalizi o per le corone di laurea, ma è ottima anche da usare in cucina.
Le foglie di questa pianta si possono cogliere tutto l'anno e non è difficile riconoscerle: hanno una forma allungata e un aspetto coriaceo, duro. Possono essere utilizzate sia fresche che essiccate, a seconda dei vostri gusti e delle esigenze: fresche hanno un sapore più deciso.
L'alloro ha origini molto antiche: addirittura il poeta latino Ovidio ne parla, nelle sue "Metamorfosi". Non solo letteratura, però: l'alloro è presente anche nell'arte, con il mito di Dafne e Apollo di Bernini esposta a Villa Borghese come statua e presente nella mente di tutti come mito. Nel mito, il dio della musica e della poesia si innamora della ninfa Dafne, che non ricambia e fugge da lui. Poco prima di essere raggiunta, la ninfa chiede aiuto a Madre Terra la quale, per salvarla, la trasforma in una pianta di Alloro. Da quel momento, questo sempreverde divenne una pianta sacra ad Apollo, dio della poesia, ed è per questo che le sue foglie adornano le teste di letterati e artisti greci e latini, diventando simbolo di cultura e conoscenza.
L'alloro in cucina ha molto utilizzi: viene usato nei primi piatti, in salse e sughi, in zuppe e minestre, nei secondi di carne e pesce e anche nei contorni, per dargli un tocco più deciso. Questa erba aromatica è usata anche per aromatizzare l'aceto e per creare infusi e tisane da degustare durante le serate fredde.