La cottura con la pentola a pressione è un metodo che garantisce dei risultativeloci: i tempi di cottura, nella maggior parte dei casi, si dimezzano e gli alimenti conservano un gusto leggero, consentendo, in questo modo, di assaporare cibi delicati.
Sebbene presenti delle similitudini con la pentola normale, ad esempio è utilizzabile su qualsiasi fonte di calore (anche l’induzione) e ha le stesse dimensioni (22 cm o più di diametro), per usarla, dovete, naturalmente, seguire delle regole precise per l’utilizzo di questa modalità di cottura. Innanzitutto vediamo come è fatta e come funziona la pentola.
La pentola a pressione ha la caratteristica di avere le pareti più spesse di una pentola tradizionale e fatte di acciaio inossidabile o di alluminio pesante; un’altra peculiarità è quella di essere munita di un coperchio a chiusuraermetica con una valvola che permette lo sfogo di vapori. Inoltre, nel coperchio è presente una guarnizione in gomma che gli permette di aderire perfettamente ai bordi della pentola. Un altro elemento importante è costituito dal fondo della pentola stessa, che come si nota è generalmente più spesso. Questo permette una migliore distribuzione del calore a discapito della maneggevolezza della pentola che a differenza di tutte le altre è un po’ più pesante. Il materiale con il quale si costruisce il fondo deve permettere all’alimento di cuocersi ma non di attaccarsi, per questo molte pentole presentano un acciaio antiaderente.
L’idea di base di questo utensile parte dal fatto che il punto di ebollizione dell’acqua varia in base alla pressione; facendo un esempio ambientale, in montagna, dove la pressione atmosferica è inferiore rispetto a quella del livello del mare, l’acqua giunge a bollore anche sotto i canonici 100 gradi.
Con la pentola a pressione è possibile bloccare la fuoriuscita di aria, in questo modo aumenta decisamente la pressione interna: in questo modo il punto di ebollizione dell’acqua sale a circa 120 gradi. Ecco perché le pietanze cuociono in minor tempo. È dotata di due valvole: una che garantisce il controllo della fuoriuscita di vapori, quando la pressione interna è raggiunta, e una valvola di sicurezza che agisce quando qualcosa non funziona. Per esempio, se alcuni pezzi di cibo restano incastrati nei pressi della valvola di sfogo, inibendo la fuoriuscita dell’aria, questa interviene. In molti modelli è presente un’ulteriore valvola, quella di blocco, che blocca, appunto, il manico del coperchio quando la pressione della pentola è raggiunta. In questo modo è impossibile aprire la pentola prima che siano fuoriusciti tutti i vapori e la temperatura sia diminuita.
Sono tre i diversi i metodi di cottura attraverso questo utensile da cucina:
- 1. cottura a vapore, ideale per verdure o pesce;
- 2. cottura a fuoco lento, soprattutto per carne e cereali e verdure ricche di acqua;
- 3. cottura stufata soprattutto per gli arrosti e infine la sterilizzazione per le conserve.
Quello che dovete fare per cucinare con la pentola a pressione è aggiungere ai cibi che volete cucinare dell’acqua, a seconda dell’alimento. Solitamente si aggiungono dai 200 ai 400 millilitri di acqua. Dopodiché chiudete il coperchio ermetico, prestando attenzione a farlo bene. Ponete, quindi, la pentola su fuoco alto. In pochi minuti la temperatura interna salirà oltre i 100 gradi e la valvola regolatrice comincerà a far fuoriuscire il vapore emettendo un sibilo. Il caratteristico fischio della pentola a pressione persiste durante la cottura, ma non preoccupatevi non è fastidioso, è solo un modo di avvisarvi che all’interno della pentola la temperatura è stata raggiunta e che tutto procede secondo le regole e che lo sfiato sta avvenendo regolarmente. È importante non togliere mai il coperchio né provare a farlo per controllare le cotture degli alimenti, che si controlla solo tramite i tempi – diversi per ogni tipologia di alimento che state cucinando e di cui parleremo a breve.
A questo punto abbassate la fiamma e misurate il tempo di cottura (che sarà diverso a seconda degli alimenti e ingredienti che state utilizzando). A cottura ultimata, potete spegnere la fiamma e far uscire il vapore. Potete farlo alzando del tutto la valvola regolatrice. Solo quando tutto il vapore sarà fuoriuscito potrete togliere il coperchio.
Una delle cose più sorprendenti della pentola a pressione è che potete realizzare davvero tantissime ricette, che solitamente richiedono tempi di cottura abbastanza lunghi, come: il brodo di carne, gli stufati, gli spezzatini, i brasati, oppure cuocere i legumi o ancora i risotti, ad esempio. Diciamolo, il risotto è una preparazione da fare in casa a volte un po’ noiosa perché, con la metodologia classica, è necessario tempo e attenzione. Con la pentola a pressione, invece, diventa un’operazione veloce. Per la preparazione, fate un soffritto di cipolla a cui aggiungerete il condimento preferito, per esempio gli asparagi; unite il riso e l’acqua (solitamente la dose prevista è il doppio rispetto al riso). A questo punto aspettate il fischio e cuocete per 5 minuti.
Un accorgimento: per ottenere risultati migliori, ma anche per una questione relativa alla sicurezza, ricordatevi che la pentola a pressione non va ma riempita per oltre i 3/4 della sua capacità. Questo perché, come detto in precedenza, il cibo contenuto non deve bloccare la valvola di sfogo e impedire così al cibo di fuoriuscire.