Siamo pronti a questo punto a preparare il formato preferito o quello che è più adatto ai primi piatti da servire agli ospiti. La scelta ricade tra i due gruppi, cioè quello dei formati di pasta fresca all’uovo e quelli di pasta fresca senza uovo.
Nel primo gruppo ci sono i tagliolini, le tagliatelle e le pappardelle. Per realizzare questi formati, che si differenziano essenzialmente per la larghezza, si dovrà arrotolare la sfoglia fino al centro da entrambe i lati infarinandola leggermente con la semola. Si taglia la sfoglia così arrotolata e modificando la larghezza otterremo i più sottili tagliolini di 1 o 2 millimetri, le fettuccine larghe dai 3 ai 5 millimetri, poi le tagliatelle dai 4 ai 10 millimetri, fino alle più larghe pappardelle di 2 centimetri.
Un insuperabile piatto che non stanca mai? Le tagliatelle al ragù. Dopo aver dato la forma alle vostre tagliatelle, procedete con la loro cottura. Nel frattempo dedicatevi alla preparazione del ragù. Scaldate in una padella antiaderente l’olio e aggiungete la carne macinata. Fate rosolare la carne sfumando con il vino (se non avete del vino in casa, potete sfumare utilizzando la birra) e aggiungete la salsa di pomodoro, potete anche aggiungere dei funghi per creare delle ottime tagliatelle ai funghi. Condite con sale e pepe e fate cuocere a fiamma bassa con il coperchio. Procedete con il cuocere la pasta e scolatela. Versate la pasta nella padella e mantecate le tagliatelle con il ragù per qualche minuto a fuoco basso. Il vostro piatto è pronto! Ricordatevi di mettere a tavola il pane per concludere il pasto con la famosissima scarpetta e raccogliere tutto il sugo rimasto nel fondo del piatto!
Utilizzate il formato della pasta lunga anche per cucinare una squisita carbonara con un guanciale croccante!
Ritagliando la sfoglia con un coltello, invece, faremo tanti rettangoli della stessa misura per ottenere le lasagne che, riempite con la farcia e arrotolate diventeranno invece cannelloni ripieni. Allo stesso modo, passando il coltello per la diagonale dei rettangoli avremo i maltagliati.
Famosi anche i maccheroni alla chitarra, un formato di pasta fresca che assomiglia a grossi spaghetti, tipico dell’Abruzzo e del Molise. Dalla sfoglia di pasta all’uovo si ricavano strisce lunghe quanto il telaio di legno. Passando con il mattarello sulle strisce, ricaveremo tanti maccheroni che cadranno nel vassoio sottostante.
Una facile e veloce pastina fresca all’uovo per il brodo o per la minestra si ottiene sia seguendo il metodo della nonna sia usando un mixer. Infatti, in questo caso, non serve stendere l'impasto e si passa direttamente alla realizzazione della pastina.
Nel primo caso si impasta l’uovo, con l'aiuto di una forchetta, con 100 g di farina di semola rimacinata e si ottiene una palla che poi si gratta con una grattugia a grana fine. Con il robot da cucina sarà ancora più facile poiché si inseriscono gli ingredienti, si frullano e si ottiene la pastina, più o meno grande a seconda della quantità di semola inserita. Aggiungendo più farina la pastina sarà più piccola e, con meno farina, più grande. La pastina fresca è ideale da assaporare un cucchiaio alla volta durante le fredde sere invernali con le verdure di stagione.
Tra i formati di pasta fresca senza uova ci sono i cavatelli e le orecchiette alla pugliese, tipici della Puglia. Per fare i cavatelli si deve lavorare la pasta sulla spianatoia infarinata formando un cilindro spesso e si taglia a pezzi a intervalli regolari. Si schiaccia ogni pezzo di pasta con l’indice sulla punta liscia di un coltello e si fa strisciare creando uno spazio vuoto al centro. Rovesciando i pezzi di pasta sulla punta del pollice otterremo invece le orecchiette.
Come condire le orecchiette fatte in casa? Provate un condimento con panna, zucchine e gamberetti. Per la preparazione di questo condimento, iniziate lavando accuratamente le zucchine e privatele delle due estremità. Tagliate le zucchine in piccoli cubetti di circa 2 cm di spessore. Prendete una padella e fate sciogliere a fiamma bassa una noce di burro. Versate le zucchine e aggiungete la panna. Mescolate con cura con un cucchiaio di legno e aggiungete dell’acqua di cottura per creare un composto cremoso. Aggiungete sale e pepe e, una volta spento il fuoco, unite i gamberetti. Scolate la pasta e unitela al condimento, mescolando e amalgamando bene tutti gli ingredienti.
Sempre al Sud e in particolare nel Salento, tipiche sono le “sagne incannulate”. Il procedimento è simile a quello per fare le tagliatelle ma la sfoglia deve essere più spessa e si ritagliano strisce di pasta larghe un centimetro. Poi le strisce si arrotolano una ad una sulla spianatoia mantenendole da un’estremità. La ricetta classica prevede rigorosamente il condimento con sugo di pomodoro fresco e cacio ricotta o ricotta forte pugliese. Simile è la preparazione di un altro piatto tipico salentino chiamato “ciceri e tria” dove per “ciceri” si intendono i ceci e la “tria” è la pasta che in parte viene lessata e in parte fritta.
Nella Valtellina è assai noto un tipo di pasta fresca dalle origini molto povere: “i pizzoccheri alla valtellinese”. Si cucinano assieme alle locali specialità di formaggi, alla verza e alle patate e sono simili a tagliatelle corte impastate con farina di grano saraceno e acqua. Curiosità: la farina digrano saraceno non si ottiene dalla macinazione del grano ma da quella dei semi di una pianta; quindi è naturalmente priva di glutine.
Nella cucina tipica italiana si distinguono tre tipi di pasta: pasta fresca all'uovo, pasta di farina e acqua e pasta verde con spinaci o ortiche. E, per queste tipologie, ci sono tante varianti: pasta colorata, pasta condita, o pasta fatta con farine diverse, come quella integrale o di farro. Generalmente l'impasto utilizzato per la pasta fresca fatta in casa è quello all'uovo. La quantità degli ingredienti base (farina 00, uova, sale) può variare a seconda del tipo di pasta che si vuole realizzare (tagliata o farcita o ripiena).
Lasciatevi ispirare dai profumi e sapori della nostra penisola per realizzare piatti di pasta fresca adatti a ogni stagione.