Prima di cucinarli, è importante saper riconoscere quali fiori sono commestibili e quali no.
A tal fine bisogna conoscere le diverse famiglie e specie di piante, proprio come si fa per la ricerca dei funghi, facendo ben attenzione a distinguere i fiori
edibili da quelli velenosi.
Inoltre, per essere commestibile, un fiore deve essere cresciuto senza l’aggiunta di fitofarmaci o ingredienti chimici nocivi per la salute.
Pertanto è opportuno utilizzare i fiori del proprio giardino per essere sicuri che non siano stati trattati.
Ci sono poi alcuni fiori che, benché commestibili, possono diventare tossici se assunti in quantità elevate. E’ il caso dello
zafferano il quale può risultare molto tossico se assunto in una dose di 20 grammi al giorno. Ovviamente non ne consumeremo mai in tale quantità poiché dello stesso si utilizzano principalmente gli stimmi rossi che pesano pochissimo e che in commercio vengono venduti in bustine del peso di 0,10 grammi!
In cucina i fiori possono essere utilizzati freschi, secchi, sotto forma di oli essenziali o di sciroppo.
Moltissime sono le varietà di fiori che vengono utilizzati in cucina:
-il basilico, il cui colore varia dal bianco al rosa e il cui sapore è simile alle foglie ma più debole,
-la borragine, uno splendido fiore dal colore blu e a forma di stella molto simile, nel sapore, al cetriolo,
-la calendula, dal gusto piccante,
-la camomilla, la cui forma ricorda quella della margherita e con un sapore molto dolce adatto alla preparazione delle tisane,
-il tarassaco, comunemente chiamato dente di leone i cui boccioli sono ottimi da mettere sott’aceto,
-i fiori di zucca, molto comuni in cucina grazie alla variante di ricette che si possono realizzare
-il gelsomino, che grazie al suo profumo è perfetto nel te o nei dolci,
-il girasole, i cui petali sono commestibili e il cui germoglio può essere cotto a vapore,
-la lavanda, fiore dolce, speziato e profumato che aggiunge un tocco unico sia ai piatti dolci che salati,
-la margherita, i cui boccioli possono essere messi sotto aceto e che hanno un sapore simile ai capperi,
-la menta, con la quale si possono fare un’infinità di ricette e anche dei gustosi cocktail,
-la rosa, fiore bellissimo i cui petali sono molto profumati e adatti per preparare bevande, dolci e marmellate,
-il sambuco, graziosi fiorellini bianchi ideali per dolci e tisane,
-la salvia, fiore di colore violetto e dal sapore simile a quello delle foglie
-la viola, fiore adorabile e delizioso dal delicato sapore di menta, ideale nelle insalate, nella pasta, nei piatti a base di frutta e nelle bibite.
Un discorso a parte merita la quinoa che è una pianta erbacea annuale che proviene dalla stessa famiglia degli spinaci e della barbabietola. Questa pianta, se sottoposta a macinazione, fornisce farina ed è per questo motivo che viene classificata merceologicamente come cereale.
Anche l’erba cipollina è una pianta erbacea, ma piuttosto aromatizzata, che si utilizza in tantissime preparazioni. I fiorellini sono molto piccoli e di colore rosa-lilla a forma di giglio. Tipica della cucina francese, l’erba cipollina oggi viene molto usata anche in Italia per guarnire e sottolineare il sapore di molti cibi. Inoltre, grazie all'elasticità delle sue foglie viene utilizzata anche per legare piccole preparazioni a forma di fagotto o involtini.