In Francia, la zuppa di cipolle si chiama "soupe à l'oignon" ed è considerata un piatto tipico molto raffinato che si può trovare nei ristoranti più eleganti in tutto il Paese. Ma la sua semplicità e il gusto rustico tradiscono un'origine antica, molto diffusa e a basso costo. Figli di un'epoca passata, gli ingredienti per preparare questa ricetta sono facilmente reperibili e vengono spesso portati in tavola.
I francesi la chiamano anche “gratinée parisienne” o semplicemente “gratinée” o “gratinée des Halles” perché questa zuppa nasce nei bistrot del quartiere Les Halles di Parigi dove un tempo si teneva il mercato centrale. Particolarmente popolate nelle ultime ore della notte, le strade di questo quartiere si riempivano di prodotti e derrate alimentari da distribuire nei mercati della città e dopo il duro lavoro, i manovali incaricati del trasporto delle merci andavano a ristorarsi con una buona zuppa di cipolla. Oggi questa abitudine c’è ancora e sono tanti i bistrot che ospitano gli avventori e li ristorano con una gustosa zuppa.
Nasce quindi come piatto povero della cucina popolare, ma la leggenda narra anche che la zuppa sia stata inventata e portata alla ribalta da uno dei più famosi re francesi che una sera, colto da un attacco di fame improvvisa, avendo a disposizione solo cipolle, burro e champagne decise di unire questi tre ingredienti, ignaro di creare un piatto che sarebbe passato alla storia.
La zuppa di cipolle alla francese, la soupe à l'oignon, è un piatto tipicamente autunnale, che riscalda le prime serate dal freddo pungente, o anche di giorno in caso di giornate particolarmente gelide, ma è vero che nella capitale è possibile gustarla anche in primavera o in estate.
La zuppa di cipolle francese è composta da abbondante burro, olio, cipolle acqua calda, farina setacciata, vino bianco e formaggi che si amalgamano per creare una crema profumatissima, densa e cremosa. Per prepararla in casa vi serviranno circa 40 minuti. Un piccolo trucchetto per evitare che gli occhi lacrimino troppo quando le affettate, è quello di sciacquare le cipolle sotto acqua corrente fredda per qualche minuto. Un altro consiglio molto importante è quello di stufare le cipolle a fuoco moderato, portando la zuppa ad ebollizione delicatamente: in questo modo non solo otterrete una consistenza perfetta, né troppo liquida né eccessivamente densa, ma potrete anche esaltare al meglio i sapori e profumi della cipolla. Come vedremo, potrete insaporire la zuppa con un mazzetto di erbe aromatiche a vostra scelta, ma il vero sapore di questa pietanza è data dalla giusta varietà di cipolla, che dovrete affettare in modo sottile. Armatevi di ciotole e mettete sul fornello del buon brodo di carne: se volete coccolare anche voi i vostri ospiti o volete arricchire di un gusto dall’accento tutto francese la vostra cena in famiglia, dovete imparare a preparare questa zuppa così ricca di storia e di bontà.
Vi serviranno: 1 kg di cipolle bianche; 4 fette di pane raffermo; 80 g di groviera; 50 g di burro; 40 g di farina; 1 bicchiere di vino bianco; 1 spicchio d’aglio; 1 foglia di alloro; sale e pepe.
Per prima cosa, sbucciate e tagliate sottilmente le cipolle su un tagliere. In una pentola versate 1,5 l di acqua e portatela a bollore; in un tegame con il fondo spesso, sciogliete il burro, aggiungete le cipolle affettate, lo spicchio d’aglio e la foglia di alloro e lasciate soffriggere per qualche minuto; fate sfumare con il vino e, una volta che l’alcol è evaporato, bagnate con un bicchiere d’acqua, coprite con il coperchio e cuocete per 30 minuti circa, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Aiutandovi con un setaccio, aggiungete la farina a pioggia, sempre mescolando con il cucchiaio e fatela imbiondire, avendo cura di non farle prendere troppo colore. Bagnate con l’acqua bollente, salate, mescolate bene e lasciate cuocere per altri 15 minuti. Al termine la zuppa può essere presentata con le cipolle semplicemente affettate oppure passate. Dividetela in quattro scodelle di gres o di terracotta da fuoco, in ognuna delle quali metterete poi una fetta di pane così che resti in superficie. Ricoprite le fette con il formaggio grattugiato e una spolverizzata di pepe nero macinato al momento. Gratinate in forno per 5 minuti e servite subito.
Nella zuppa di cipolle alla lionese, invece, il pane tostato resta sul fondo della scodella, così come nella versione che si prepara al nord Italia. Se volete provare questa ricetta, vi suggeriamo dosi degli ingredienti e procedimento. Vi serviranno: 4 grosse cipolle; 100 g di burro; una pagnotta di pane casereccio; 40 g di farina di frumento; 2 l di brodo vegetale; 100 g di groviera (o gruviera); sale. Per prima cosa, sbucciate le cipolle, tagliatele a fette sottili e mettetele in una capiente casseruola dal fondo spesso con una noce di burro. Una volta che le cipolle sono diventate dorate, versate la farina a pioggia, mescolando con un cucchiaio di legno o con una frusta per evitare che si formino dei grumi. Lasciate cuocere a fuoco dolce per qualche minuto, quindi bagnate con il brodo vegetale e continuate la cottura per altri 15 minuti. Intanto, tagliate il pane a fette (dovrete calcolarne circa due per persona) e friggetele nel burro in una padella antiaderente. Adagiatele nelle singole scodelle o in una pirofila, versatevi sopra la zuppa che nel frattempo avrà terminato la sua cottura, spolverizzate con il parmigiano grattugiato e coprite la superficie con il groviera tagliato a fettine sottili. Riscaldate il forno a 200°, impostate la funzione grill e fate gratinare la zuppa rapidamente. Quando vedrete formarsi in superficie una croccante crosticina bruno-dorata, potete toglierla dal forno e servirla fumante.
Provate questa versione anche con delle fette di baguette al posto del normale pane casareccio: la scelta influenzerà la consistenza e il sapore della zuppa; a tal proposito, per un gusto più intenso, potete sostituire il brodo vegetale con del brodo di carne, realizzato con tagli di manzo.
E se di nord Italia abbiamo parlato, facendo un viaggio culinario per tutto lo stivale, arriviamo in Toscana e troviamo la carabaccia, la tipica zuppa contadina a base di cipolle e mandorle che in origine aveva un sapore dolce perché cotta anche con lo zucchero e la cannella.
Per prepararla in casa, vi serviranno: 6 cipolle bianche; 100 g di mandorle; 1,5 l di brodo vegetale; 1 spicchio d’aglio; olio extravergine d’oliva. Per prima cosa, preparate il brodo vegetale mettendo in una casseruola con acqua fredda due carote pulite, una costa di sedano, un ciuffo di prezzemolo, una cipolla, un pomodoro e sale. Portate a bollore, fate cuocere per 30 minuti circa, filtratelo e mettetelo da parte, tenendolo in caldo nella casseruola. Quindi, in una pentola dal fondo spesso fate imbiondire lo spicchio d’aglio schiacciato con 2 cucchiai di olio; aggiungete le cipolle precedentemente affettate sottilmente e cuocete a fuoco basso per circa 15 minuti, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno. Nel frattempo, tritate grossolanamente le mandorle su un tagliere con una mezzaluna o con un coltello dalla lama lunga e seghettata, e aggiungetele alle cipolle, insieme a 2 mestoli di brodo. Fate cuocere per altri 25 minuti, aggiungendo man mano altro brodo se necessario per evitare che la zuppa risulti troppo densa. Una volta che le cipolle sono ben cotte, aggiustate di sale e pepe. Sistemate una fetta di pane casereccio toscano abbrustolito, condito con un filo di olio extravergine d’oliva sul fondo di una ciotola o un piatto fondo e versate la zuppa fumante. Servite subito.
Noi vi suggeriamo anche una versione in cui il formaggio da utilizzare è il Galbanino che, con il suo sapore intenso, regala alla zuppa un gusto unico. Oltre a questa ricetta, vi consigliamo anche di provare una variante che si arricchisce del gusto forte del gorgonzola, una preparazione adatta a palati gourmet e che può essere annoverata tra i primi piatti della vostra stagione fredda.