Come cucinare la granseola
C’era un tempo in cui quello che oggi è diventato il cibo di lusso per eccellenza, i crostacei, era parte importante dell’alimentazione dei pescatori e della popolazione povera che viveva in zone costiere, specie quelle dell’Adriatico, mare da sempre molto generoso.
In effetti, non tutti potevano contare su mucche e galline per provvedere al proprio sostentamento, per cui tutto ciò che veniva dal mare era estremamente prezioso: non si buttava via nulla.
Non era raro che tra le reti dei pescatori o tra gli scogli sulla risacca capitasse anche una granseola, una sorta di grande e magnifico granchio dal colore intenso, molto robusto e di grandi dimensioni. Il suo carapace bitorzoluto non passava inosservato, le sue lunghe zampe e la polpa succosa finivano presto sulla tavola dei pescatori, senza troppe cerimonie, spesso crude o appena sbollentate in pentola. Servite in una grande ciotola al centro della tavola, ognuno prendeva e puliva la propria, bottino succulento delle fatiche in mare.
Oggi la granseola è tutt’altro che un prodotto della cucina povera. Il suo sapore delicato ma squisito è diventato protagonista di piatti ricercati, studiati a puntino per occasioni speciali: le granseole vengono su dai fondali sabbiosi del Mediterraneo per arricchire i pasti delle principali festività, come Natale e Capodanno, ma non è raro vederle fare capolino anche nel menù di Pasqua.
Il costo delle granseole non è certo tra i più bassi nel mercato del pesce, ma è molto più economico di quello di crostacei come l’astice o l’aragosta.
Se quindi volete cimentarvi anche voi nella preparazione di una cena gustosa e dal gusto raffinato, ecco alcuni consigli e idee su come cucinare la granseola in casa e stupire i vostri ospiti con un prodotto davvero pregiato, che ripaga gli sforzi nella preparazione con un sapore semplice ma gustoso.