Tiramisù senza albume

Una volta preparato il tiramisù senza albume diventerà immediatamente il vostro dolce confortevole. La sua cremosità e sfiziosità conquisterà proprio tutti, anche i palati dei più esigenti.

A chi si sente un veropasticcere consigliamo di provare a preparare anche i savoiardi in casa, così da ottenere un risultato imbattibile. Anche questi non sono particolarmente elaborati; basterà montare separatamente tuorlie albumi e poi unirli in un composto con farina, zuccheroe fecola di patate. Al contrario dei classici biscotti l'impasto verrà poi trasferito in una sac-à-poche, che permetterà di creare le varie lingue da infornare con una spolverata di zucchero. Comunque sia non sarà un passaggio indispensabile, proprio perché i savoiardi si possono trovare in qualsiasi supermercato.

Piuttosto, a chi invece desidera dare una forma innovativa al proprio dolce, suggeriamo di giocare sulla composizione e la decorazione.

Una bella idea è quella di assemblare il tiramisù all'interno di una ciotola d'acciaio capiente, così da dare al dolce la forma di una cupola. Il processo è molto semplice e garantisce una forma davvero suggestiva. Vi basterà sistemare i savoiardi su tutto l'interno della coppa, e procedere nel creare strati di crema alternati ai savoiardi in questa mezza sfera di biscotti. Dopo aver lasciato il dessert a rassodare potrete rovesciarlo su un piatto, spolverizzarlo con il cacao e tagliarlo a fette.

Un'altra possibilità è quella di comporre il tiramisù a forma di torta, direttamente su un piatto da portata. Per realizzare ciò ci vorrà più tempo, ma il risultato sarà davvero soddisfacente! Una volta pronta la crema al mascarpone trasferitela in una sac-à-poche e lasciatela riposare in frigorifero per almeno 40 minuti. Dopodiché potete procedere alternando gli strati di savoiardi bagnati a quelli di crema, che distribuirete creando dei piccoli ciuffetti sui biscotti disposti sul piatto. Così facendo darete al vostro dolce una forma davvero carina!

Il tiramisù senza albume, secondo recenti ritrovamenti dovrebbe proprio corrispondere all'antica ricetta del dolce trevisano. Pare infatti che derivi da un antico dolce contadino veneto, chiamato in dialetto "sbatudin", ovverosia una sorta di zabaione quindi ricavato da uova sbattute con zucchero e liquore. Questa preparazione veniva spesso consumata a colazione o a metà mattinata, in quanto era rinomata per fornire molta energia e "tirare su d'animo", da qui infatti si pensa che derivi il nome del celebre dolce italiano.

Nel tempo questo zabaione è stato quindi combinato anche a dei formaggi che dessero maggiore struttura alla crema. In un primo momento veniva mischiato al burro, successivamente si è invece diffuso il mascarpone, con cui attualmente si continua a preparare il dessert.

Quest'ultimo formaggio ha invece origini lombarde, proviene infatti dall'area geografica posta fra Lodi e la città di Mascarpone, che appunto gli dà il nome. La consistenza cremosa e vellutata del mascarpone è ciò che lo rende così amato in cucina. Questa consistenza deriva dal suo alto contenuto di grassi, si narra infatti che venne proprio scoperto quando un contadino lasciò della panna all'aperto durante la notte, e al mattino scoprì che il composto si era trasformato in una crema densa e ricca, dando così vita al mascarpone.

È sicuramente un formaggio molto amato da grandi e bambini* che, nella cucina italiana, viene utilizzato in molte ricette dolci, dal tiramisù alla cheesecake, dal gelato alle creme per farcire le torte, ma anche in diverse ricette salate, come nella pizza speck e mascarpone, tipica della regione Toscana.

*di età superiore ai 3 anni