Magro, intero, greco, bianco, alla frutta, zuccherato o non zuccherato. Quelli che abbiamo elencato sono solo alcuni dei tipi di yogurt che si possono trovare nei supermercati: nonostante questa varietà, esiste un minimo comune denominatore capace di riunirli tutti in un’unica famiglia.
Stiamo parlando del processo di fermentazione, il quale grazie all’immissione di particolari microrganismi all’interno del latte, dà vita allo yogurt. I batteri utilizzati durante questo processo, chiamati anche fermenti, appartengono al genere Lactobacillus o Streptococcus, e una volta entrati a contatto con il latte, producono una reazione chimica chiamata fermentazione lattica, la quale prevede la trasformazione del lattosio presente nello yogurt in acido lattico. A differenza della coagulazione, la fermentazione conferisce a questo alimento una consistenza vellutata e un caratteristico sapore acidulo. Il processo di produzione dello yogurt industriale comprende diverse fasi:
- la filtrazione del latte;
- l’omogeneizzazione;
- la pastorizzazione del latte a 85°-90°;
- il raffreddamento a 5°-10°, per rallentare l’attività microbica e prevenire un’eccessiva acidificazione;
- l’inoculazione delle colture batteriche a 40°-45°;
- la fermentazione, della durata di 4-9 ore alla temperatura di 42°-44°;
- il raffreddamento a 1°-4°, che consente il mantenimento dell’attività microbica;
- il confezionamento, in cui possono essere aggiunti ingredienti come frutta, cioccolato o cereali, in una percentuale non superiore al 30%.
Secondo la legge italiana, può essere definito yogurt solamente il prodotto ottenuto in seguito alla fermentazione del latte vaccino ad opera di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus. Tali batteri devono inoltre risultare vivi e attivi fino al momento del consumo. In commercio esistono moltissime varietà di yogurt, ciascuna caratterizzata dalla presenza di uno o più elementi in aggiunta al latte di partenza:
- Yogurt bianco: è ottenuto aggiungendo ai vari tipi di latte (intero, parzialmente scremato, scremato) una certa quantità di organismi vivi, quali batteri o batteri probiotici. Esso può essere a sua volta suddiviso in yogurt bianco magro, parzialmente scremato o intero, in base alla percentuale di grassi in esso contenuta al termine della fermentazione;
- Yogurt probiotico: è un tipo di yogurt che contiene particolari ceppi di fermenti lattici capaci di influire positivamente sul macrobiota intestinale, svolgendo cioè un’azione di supporto per l’intestino e il sistema immunitario;
- Yogurt greco: a differenza dello yogurt semplice, lo yogurt greco viene filtrato più volte. Ciò comporta la formazione di una materia più compatta e acidula rispetto a quella che caratterizza gli altri yogurt.
Lo yogurt è un ingrediente molto utilizzato nella preparazione di salse, creme e dolci.
Soffici ciambelle, golosi plumcake o irresistibili torte sono solo alcuni dei dessert che vi consigliamo di provare a realizzare con l’aiuto di questo alimento: per farvi un’idea sulle infinite possibilità a vostra disposizione, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra sezione dedicata alle 10 migliori ricette con lo yogurt. Siamo sicuri che dopo che le avrete provate non riuscirete più a fare a meno di tenere almeno un vasetto di yogurt sempre pronto in frigorifero!
A titolo di esempio, riportiamo qui la preparazione di una deliziosa salsa allo yogurt, il migliore accompagnamento per secondi piatti di carne e di pesce, molto semplice e velocissima da realizzare. Per prepararla, vi occorreranno solamente 125 g di Yogurt Intero Galbani, al quale dovrete aggiungere il succo filtrato di un limone, 20 g di olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Una volta uniti gli ingredienti, mescolate il tutto e guarnite la vostra salsa con gli aromi che preferite: paprika, curcuma, zenzero, aglio, prezzemolo, basilico ma anche coriandolo o erba cipollina. Servitela accanto a un gustoso piatto di carne alla griglia o con un filetto di salmone al vapore: il risultato lascerà i vostri ospiti a bocca aperta!