Il termine "tajine" ha origine dalla lingua berbera e indica sia la pietanza cotta all'interno della pentola con un coperchio conico che la pentola stessa, la cui base può essere realizzata in diversi tipi di ceramica porosa come la terracotta.
Per capire davvero il funzionamento di questa pentola è necessario fare un breve focus sulla composizione dei suoi materiali.
Con il nome ceramica ci si riferisce genericamente ai manufatti realizzati in argilla, tanto che in greco antico la parola "kéramos" significa propriamente argilla. La differenza tra la terracotta e le altre ceramiche smaltate sta proprio nel fatto che la prima non viene rivestita di alcuno strato smaltato, mentre le altre, come la porcellana, oltre ad essere costituite da una miscela di argille differenti chiamata pasta compatta, prevedono la stesura di uno strato che, oltre a proteggere l'argilla, permette di creare una base uniforme su cui realizzare numerose fantasie colorate.
La terracotta, composta principalmente da argilla biscottata, è un prodotto realizzato con un materiale poroso, utilizzato da millenni soprattutto per la realizzazione di utensili e vasellame, ma anche per la realizzazione di fondamenta di abitazioni e strutture architettoniche di vario tipo. L'uso di questo materiale è attestato in Mesopotamia, in Egitto e nelle diverse popolazioni del Nordafrica (spesso chiamata Africa Bianca) che si sono diffuse in tutta la regione a nord del Sahara, tra il Marocco e l'Algeria, come i berberi.
La parola berbero, significa letteralmente "uomo libero" nella loro stessa lingua e avrebbe origine dalla parola "barbar", coniata per la prima volta nella Grecia antica per riferirsi agli stranieri che, parlando una lingua che alle orecchie dei Greci sembrava alquanto bizzarra, parevano balbettare. Da qui, "bar-bar", un termine che vuole riprodurre acusticamente le sillabe ripetute da un balbuziente e che serviva ai Greci per definire i loro nemici.
Al di là dell'origine etimologica del loro nome, si trova una cultura straordinaria, ricca di ingegnose strategie per sopravvivere alle dure intemperie del deserto. È qui che nasce l'uso della tajine in terracotta, una pentola con un particolare coperchio conico che serviva a preparare deliziose pietanze la cui cottura resistesse ai venti sabbiosi del Sahara.
La struttura porosa del tegame permette alla pentola di assorbire gli odori e di mantenere una temperatura costante durante i lunghi tempi di cottura grazie proprio alla forma del coperchio. La cottura ricorda quella della pentola a pressione con la differenza che, nel caso del tegame marocchino, il coperchio può essere rimosso in qualunque momento.
Preparare le ricette con la tajine significa avere cura e rispetto degli ingredienti: durante la cottura si crea una particolare condensa che permette di stufare il cibo all'interno del cratere conico. All'interno della tajine si mantengono tutti i sapori e i profumi che avete scelto per realizzare le vostre pietanze, il che vi permetterà di cucinare con il solo uso del vapore e del calore deliziosi piatti dal sapore unico.
La tajine viene posizionata dai berberi su una brace, mentre oggi le tajine moderne prevedono una base più solida che può essere posizionata sui fornelli a gas a fuoco basso e con l'utilizzo di uno spargifiamma che permette una distribuzione più omogenea del calore sul fondo del tegame. Se invece avete un fornello ad induzione, dovrete munirvi dell'apposito adattatore che vi permetterà di usufruire di questo straordinario strumento anche nelle cucine più tecnologiche, creando un'originale commistione di stili. L'importante è mantenere una temperatura costante e non troppo violenta che sia prolungata su tempi di cottura abbastanza lunghi per permettere agli alimenti di cuocersi in modo uniforme e per permettergli di sprigionare la loro autentica essenza.
La tajine ha un funzionamento molto semplice. All'interno di questa particolare pentola il calore si distribuisce dal centro verso l'esterno. Per questo gli ingredienti con cotture più lunghe andranno posizionati al centro mentre quelli che prevedono una cottura più breve ai lati o al di sopra dei primi. Al di sopra del coperchio conico si trova un piccolo incavo che va sempre riempito d'acqua fredda per favorire la circolazione dei vapori all'interno del tegame, contribuendo a una cottura ideale della pietanza che state realizzando.
Per calcolare i tempi di cottura della vostra preparazione dovete fare riferimento agli alimenti con tempi di cottura più lunghi e aggiungere 15 minuti, che sono quelli che serviranno alla tajine per raggiungere la temperatura di riscaldamento ottimale per far iniziare la cottura degli ingredienti risposti al suo interno.
Una volta che avrete assimilato questi piccoli trucchi, sarete pronti per preparare delle pietanze nell'autentico stile marocchino! Di fatto, il cibo nordafricano è particolarmente saporito e gustoso. Per citare alcuni esempi basta ricordare il mquali, un secondo di pollo con limone e olive, oppure le kefta, delle deliziose polpette di macinato di manzo o agnello servito con pomodori e salsa yogurt, oppure il saporitissimo mrouzia, un secondo di agnello con prugne, mandorle o altra frutta secca come albicocche disidratate o uva sultanina.
Il procedimento di cottura all'interno della tajine è altresì indicato per la realizzazione di un'altra celebre pietanza del Nord Africa: il cous cous. Quest'ultimo viene cotto a parte e aggiunto ai gustosi condimenti preparati all'interno della pentola conica, mescolando gli ingredienti e i sapori raccolti dalla pentola.
La pentola tajine è facile e versatile da utilizzare per mille preparazioni e offre la possibilità di miscelare numerosi ingredienti seguendo la fantasia. Se la state utilizzando per la prima volta, ricordate di metterla in ammollo in acqua tiepida per almeno 3 ore e di asciugarla e lucidarla con dell'olio di sesamo per qualche minuto, finché non sarà lucida e brillante.
Inoltre, al momento dell'acquisto, fate attenzione alle pentole che presentano al loro interno delle fantasie cromatiche particolari. Queste potrebbero non essere delle pentole da utilizzare in cucina, ma semplicemente dei suppellettili o dei piatti di servizio. Di fatto i colori, a contatto con il calore, potrebbero sprigionare sostanze tossiche e non essere adatti all'utilizzo tra i fornelli. Assicuratevi sempre di acquistare un prodotto certificato e, se non siete sicuri dei vostri acquisti, scegliete un modello moderno in ceramica smaltata, più pratico da pulire e da utilizzare.