Come abbiamo visto, i modi per cucinare, cuocere e servire i culurgiones sono davvero tanti, persino entro il confine regionale. Ci sono molte valide idee, ad esempio, per condire questo piatto , oltre al semplice mix di burro e salvia: i culurgiones, infatti, possono essere conditi con del buon sugo di pomodoro, oppure possono essere passati in padella nello strutto, magari insaporito con qualche profumata erba aromatica come menta, maggiorana o timo. In sostanza, ricordate che quasi tutti i modi che si usano per condire e servire in tavola le ricette di tortelli e ravioli possono essere riadattati per un menù a base di culurgiones!
Anche la cottura di questa pietanza può essere sottoposta a molte golose varianti. Ad esempio, per un aperitivo con gli amici, un buffet in piedi oppure un pranzo all’aperto, i culurgiones possono essere “trasformati” in un delizioso finger food : basterà cuocerli in forno su una teglia rivestita di carta forno per almeno 30-40 minuti a 200°, finché non saranno ben dorati. I culurgiones possono essere serviti anche fritti, dopo averli immersi in olio di semi bollente, riscaldato ad una temperatura di almeno 170°C, e poi lasciati raffreddare su della carta assorbente da cucina.
In un primo momento, forse, la chiusura a spiga dei culurgiones può apparire un po’ complessa: quella graziosa – ma funzionale – piega della pasta, ottenuta pizzicando insieme i lembi del raviolo con l’aiuto dei soli polpastrelli, non avrà più segreti una volta presa la giusta manualità. Occorre infatti solo molta pratica e tanta pazienza: la spighitta (così si chiama) non vi riuscirà forse al primo tentativo, ma le prime volte potete aiutarvi con un foglio di carta da forno, da mettere tra il palmo della mano e la sfoglia (in modo che questa non si riscaldi eccessivamente) o inumidire leggermente la punta delle dita con olio o acqua per chiudere meglio i lembi di pasta.
Infine, riguardo alla farcia , tenete a mente che la proposta è talmente versatile che può essere rielaborata in base ai gusti e alle preferenze di chi cucina : nel ripieno di patate, si possono aggiungere altri tipi di verdure a foglia, ma anche aromi come peperoncino, uno spicchio d’aglio ben tritato, del prezzemolo o della frutta secca.
Tenete a mente che, se qualcuno tra i vostri ospiti non gradisce il sapore o l'odore dell' aglio , è possibile sostituire quest'ultimo con un buon soffritto di cipolle : una licenza poetica più che giustificata, dal momento che si usa adottare questa modifica in molte zone dell'Ogliastra.
Nella Sardegna meridionale , invece, e in particolare nella zona di Campidano, si usa arricchire il ripieno con un pizzico di noce moscata , e in alcuni casi non manca nemmeno un'abbondante grattugiata di pecorino sardo .
E sulla costa , invece, che succede? Non penserete che i culurgiones siano prerogativa della Sardegna interna! A Gallura, ad esempio, troverete degli ottimi culurgiones locali, la cui principale caratteristica è quella di essere aromatizzati con scorza di agrumi (prevalentemente limone e arancia): perfetti da gustare con un bel panorama sul mare!