È la costoletta di vitello il taglio di carne che diventa la famosa cotoletta alla milanese, una preparazione che ha contribuito a rendere famosa la cucina del nord Italia in tutto il mondo.
Una croccante panatura prelude al palato l’assaggio di una carne morbida e succosa: è questa la cotoletta alla milanese perfetta, adorata dai bambini* ma anche dai più grandi, immancabilmente accompagnata da un generoso contorno di patatine fritte croccanti.
Per preparare le vere cotolette alla milanese, vi descriviamo il giusto procedimento da seguire: dovete sciacquare circa 500 g di costolette sotto l’acqua corrente, asciugarle con cura e batterle delicatamente con un batticarne. In una ciotola capiente, dovrete sbattere 4-5 uova a temperatura ambiente, immergervi la carne e lasciarla riposare qualche minuto. Nel frattempo, su un piano da lavoro, versate abbondante pangrattato, prelevate le cotolette dall’uovo e passatele nel pangrattato, facendo una leggera pressione con la punta delle dita affinché la panatura aderisca perfettamente alla superficie.
La frittura perfetta delle cotolette è fatta con il burro, per evitare che la carne diventi secca e lasciare inalterati i sapori. Le cotolette devono essere fritte per 2-3 minuti per lato in una padella molto capiente, trasferite su carta assorbente, salate e decorate con una fetta di limone.
I tempi di cottura possono leggermente variare a seconda dello spessore della carne e della temperatura del burro, l'importante è non tenere il fuoco troppo alto, in modo che non si bruci ma cuocia uniformemente.
Potete arricchire il pangrattato per l’impanatura della cotoletta alla milanese con un trito di salvia o di rosmarino se vi piace arricchire il gusto della carne con aromi delicati, oppure con delle spezie dal gusto aromatico e piccante, se volete dare un tocco esotico al vostro cibo.
Ma il primato indiscusso, la cotoletta alla milanese deve giocarselo con uno dei secondi piatti più famosi d’Austria: la schnitzel. Questa cotoletta dall’accento viennese, però, a differenza della nostra, è priva dell’osso ed è ricavata da carni di bovino o di maiale.
Il batticarne, in questo caso, svolge un ruolo più deciso perché la ricetta tipica prevede che le fette di carne impanata debbano essere molto sottili. Attenzione però a non usare troppo vigore, perché rischiereste di sfaldare le fettine e ottenere un risultato poco omogeneo che potrebbe compromettere anche la buona riuscita dell’impanatura.
A differenza della cotoletta alla milanese, l’impanatura della schintzel prevede anche l’uso della farina e, anticamente, veniva fritta nello strutto che oggi si sostituisce con il burro.
La cotoletta alla milanese ha ispirato molte altre preparazioni che impazzano sulle tavole delle famiglie e dei ristoranti, per cui, se vi è avanzato un po’ di arrosto della domenica, oltre a pensare di preparare subito ottime torte salate, hamburger o polpette, potete tritare la carne e preparare un composto per delle cotolette uniche e gustose, frutto di un riciclo creativo in cucina.
Tritate 600 g di arrosto e incorporatevi 2 fette di pancarré, mezzo bicchiere di latte, 2 uova, una manciata di prezzemolo tritato e aggiustate di sale e pepe. Dividete il composto in 4 parti e date loro la forma di spicchi di luna. Passate le vostre cotolette nel pangrattato, da entrambi i lati; in una padella antiaderente, sciogliete una noce di burro chiarificato a cui, se volete, potete aggiungere anche dell’olio extravergine d’oliva, e fate dorate le cotolette 2 minuti per lato. Sgocciolatele con una paletta forata e appoggiatele su carta assorbente. Guarnite con un limone affettato e con qualche ciuffetto di prezzemolo.
Questa è una delle tante ricette che si alternano alle cotolette alla valdostana, arricchite da prosciutto cotto e Galbanino, oppure alle cotolette di prosciutto da gustare accompagnate da golose salse come quella alle acciughe e capperi.
Se siete incuriositi dall’ardito accostamento e volete provarle per la prossima scampagnata, assicuratevi di avere: 4 fette di prosciutto cotto spesse; 2 uova; 1 cipolla; 6 filetti di acciuga; 2 cucchiai di capperi; 10 g di burro; farina; pane grattugiato; 2-3 rametti di rosmarino; brodo vegetale; pepe.
Per prima cosa, tritate la cipolla molto finemente e fatela rosolare in padella con la metà del burro; scioglietevi le acciughe e unite i capperi e il rosmarino tritati, un cucchiaio raso di farina e una macinata di pepe. Bagnate con mezzo bicchiere di brodo e cuocete a fiamma bassa per qualche minuto. Nel frattempo, passate le fette di prosciutto nella farina, spostatele in una ciotola con le uova sbattute, poi nel pane grattugiato e friggetele per 10 minuti nel burro rimasto. Servitele con la salsa preparata e gustatele anche tiepide, saranno buonissime.
Se vi piace il gusto delle sue carni, anche l’agnello si presta sempre a piatti tipici pieni di gusto, uno tra questi le cotolette con le costolette di agnello, un secondo rustico, semplice e gustoso e facilissimo da preparare.
Vi basterà immergere 12 costolette di agnello tenerissime in 2 uova, passarle nel pangrattato aromatizzato all’aglio e al rosmarino e friggerle nell’olio extravergine d’oliva. Salatele e portatele in tavola roventi. Accompagnate da patate al cartoccio condite con burro salato fuso e dragoncello, questi deliziosi bocconcini andranno a ruba.
* sopra i 3 anni