It's tea time! Molti di voi collegheranno questo speciale momento all'ambientazione di Alice nel Paese delle Meraviglie. Si chiama tè delle cinque, ma in realtà va servito in una fascia oraria che va dalle 15:30 alle 17:00, ovvero lontano dai pasti principali. Proprio per questo viene chiamato Afternoon tea, cioè tè del pomeriggio.
L'ora del tè è un momento di raffinata convivialità che affonda le sue radici nel XVII secolo, quando in epoca coloniale, la cultura anglosassone entra per la prima volta a contatto con questa pianta esotica, coltivata soprattutto in India, nelle regioni dell'Assam e del Darjeeling, da cui provengono le omonime varietà di tè nero.
Prima di allora, gli europei, erano venuti a contatto con il tè nella prima metà del XVI secolo, grazie a navigatori veneziani e portoghesi che entrarono in contatto con la cerimonia del tè in Cina. Nella cultura asiatica questa usanza univa esperienze spirituali a riti comuni dedicati ad ogni classe sociale.
Per gli europei però il tè rappresentava un prodotto estremamente caro e appannaggio dei ceti sociali più alti. Quando gli inglesi scoprirono che questa splendida pianta cresceva anche in India, iniziarono ad importarne grandi quantità in Inghilterra. Pare che in quel tempo, la regina Vittoria avesse imposto ai suoi cortigiani soltanto due pasti al giorno e che negli intervalli di tempo fra i due (nello specifico durante il pomeriggio) si potesse godere di una buona tazza di tè nero fumante.
L'ora del tè era (ed è tutt'ora) un momento per aggiornarsi su curiosità personali e del mondo, ed è un modo raffinato ed elegante per intrattenere gli ospiti e sorseggiare qualcosa insieme, gustando piccoli dolci di pasticceria, biscotti o preparazioni salate, accompagnati da una fumante tazza di tè.
Nel tempo si sono diffuse due tipologie di rituali del tè, dal momento che non tutte le classi sociali potevano permettersi di fruire di questo delizioso momento tra i fuoripasto. L'ora del tè prevedeva un Hight tea, dal nome delle lunghe gambe dei tavoli sui quali si sedevano gli operai e la gente comune o un Low tea, per chi faceva parte delle classi sociali più abbienti, ed era solito consumare il tè con i pasticcini, agiatamente accomodato su soffici poltrone e pouf.
L'High tea era accompagnato da un pasto che sostituiva la cena e veniva consumato nelle ore più tarde del pomeriggio, in prossimità della sera. Questo momento veniva accompagnato da pietanze più sostanziose di semplici panini al burro e dolcetti, ed era consumato da chi aveva appena concluso una giornata di lavoro. Veniva accompagnato da fish pie al salmone con patate e piselli, racchiusi in una frolla salata cotta in forno o croccanti fish and chips. Il tutto veniva terminato con una fetta di torta casalinga o di crostata alla marmellata e non prevedeva l'uso di regole fisse se non quella di rilassarsi in un contesto domestico confortante.
La principale differenza, poi, stava nell'uso del tè: spesso nell'High tea veniva utilizzato del tè in bustine, acquistato in grandi confezioni dato il prezzo elevato del tè sfuso che invece era il preferito dei più benestanti. Per il Low tea perfetto, infatti, la prima regola era quella di utilizzare del tè sfuso in foglie, dal sapore decisamente più intenso, da lasciare in infusione in una sontuosa teiera ricolma d'acqua calda.
Il momento del tè era un vero e proprio evento pomeridiano mondano per favorire lo scambio di idee. A questo appuntamento bisognava presentarsi con un abbigliamento adeguato e seguire rigide regole di etichetta che imponevano di seguire i precetti del galateo. I più giovani dovevano imparare dai più anziani i segreti e le regole di questo raffinato servizio per ottenere un posto importante nella società britannica.
Le varietà di tè all'inglese servite a questa deliziosa merenda erano le più svariate: dal classico tè nero all'Earl Grey, il tè con il bergamotto molto amato e diffuso dal conte Charles Grey, primo ministro di Gran Bretagna nel 1830 che fu il primo a ricevere in dono questa gustosa miscela di foglie di tè nero e olio di bergamotto. Si tratta di un tè dall'aroma particolarmente fruttato, adatto ai palati più esigenti che vogliono mitigare il sapore corposo del particolare tè nero. Oggi con la dicitura Earl Grey si indicano anche delle varietà a base di tè verde, di tè bianco o di rooibos, meglio conosciuto come tè rosso africano.