Il vostro amico contadino vi ha regalato un pollo ruspante o avete deciso di acquistarne uno intero ancora coperto dal piumaggio? Allora per prepararlo alla cottura dovrete armarvi di un po' di pazienza, ma la soddisfazione finale quando gusterete il vostro pollo al forno con patate arrosto interamente pulito con le vostre mani sarà grandissima, ve lo garantiamo!
Cominciate eliminando le piume in questo modo: immergete ripetutamente il pollo per pochi istanti in una pentola con acqua bollente, tenendolo per la testa, in modo che la pelle si scaldi rendendo più semplice il distacco del piumaggio, quindi iniziate immediatamente a togliere le piume, procedendo con una certa velocità per eliminarle facilmente prima che la pelle si raffreddi di nuovo. Una volta terminata questa operazione, procedete rimuovendo l'eventuale piumaggio residuo all'attaccatura delle zampe o dalle cavità: tenete saldamente il pollo per le zampe e passatene l'intera superficie sul fornello acceso, fiammeggiandolo in modo tale da bruciarne la peluria e facendo attenzione a strinarlo anche tra le pieghe, distendendo bene ali e zampe.
A questo punto potete recidere la testa del pollo tagliando il collo ma senza gettarlo via: potrete sempre utilizzarlo per preparare un buon brodo, ad esempio, così come anche le zampe. Per rimuoverle basterà distenderle in modo da individuare subito il punto di giuntura delle ossa: recidendo proprio quel punto, ovvero la cartilagine, le zampe si staccheranno facilmente dopo una leggera torsione. Anche l’estremità del posteriore del pollo, chiamata "boccone del prete" e ritenuta da molti la parte più prelibata, può essere rimossa e utilizzata per il brodo oppure, se la gradite, può essere mantenuta integra. Adesso praticate una piccola incisione all'apertura del posteriore del pollo in modo da estrarre agevolmente le interiora, operazione che dovrete compiere anche dopo aver acquistato un pollo intero dal macellaio di fiducia già eviscerato: spesso, infatti, vengono lasciati all'interno gli organi commestibili. Procedete dunque estraendo delicatamente i rognoni (ovvero i reni), il cuore, il fegato e tutto il grasso viscerale che riuscite a trovare. Nel caso in cui abbiate a che fare con il pollo del contadino, che avrete anche provveduto a spiumare, dovrete eliminare perfino le viscere complete di intestino, che potrete decidere di buttare oppure di cucinare, dopo averlo ripulito accuratamente dagli scarti interni e averlo lasciato in ammollo per lungo tempo in una miscela di acqua acidulata con succo di limone o aceto.
Fate molta attenzione al momento di estrarre il fegato: alla sua estremità riconoscerete il fiele, grazie al suo colore verde, e dovrete aver cura di non intaccare o recidere questa sacca perché contiene una sostanza amarissima da gettare via. Potete tenere da parte il cuore e i polmoni se volete, dopo averli rimossi, mentre per quanto riguarda lo stomaco, un organo circolare a disco piuttosto consistente, provvedete a tagliarlo a metà lungo un lato prima di rovesciarlo: l'involucro duro che lo riveste, una volta aperto l’organo, può essere facilmente rimosso, portando automaticamente via con sé anche il contenuto dello stomaco, costituito da una sostanza secca e granulosa. Anche in questo caso potete conservare lo stomaco e, una volta pulito, aggiungerlo all'
arrosto! Ora che il vostro pollo intero è pulito, potete scegliere di passare direttamente alla cottura oppure di lavarlo accuratamente, sia sulla superficie che nella parte interna, come abbiamo già visto: se scegliete questa ultima opzione e volete usare il sapone di Marsiglia, fatelo ovviamente solo per la pelle esterna, lavando i singoli organi interni unicamente con acqua fredda corrente.