Nonostante la produzione della mocetta richieda cura e strumentazioni artigianali è possibile realizzarla in casa con facilità per ottenere dell'ottima carne essiccata dal sapore intenso da servire a fette come antipasto in un tagliere o da utilizzare nella realizzazione di numerosi piatti.
Per prima cosa selezionate il tipo di carne adatto alla realizzazione della mocetta. La selvaggina è particolarmente indicata per rispettare il gusto tipo di questo prodotto ma non a tutti può piacere. Per questo, se non vi piacciono i sapori forti, vi consigliamo di optare per dei tagli magri di carne bovina o suina. Potete acquistare dello scamone o la punta d'anca, perché sono facilmente reperibili e si adattano bene a questa preparazione oppure, se avete la fortuna di poter acquistare un cosciotto di camoscio, abbiate cura di disossarlo accuratamente e di legarlo con dello spago da cucina per donargli una forma omogenea.
Infatti, le dimensioni del vostro pezzo di carne saranno fondamentali. È importante che non ci siano disomogeneità sulla superficie del taglio di carne perché se alcuni pezzi fossero più grandi rispetto ad altri, la stagionatura non sarebbe omogenea. Al contrario è importante che lo sia per far in modo che al taglio la mocetta risulti di un colore e, soprattutto, di un sapore uniforme. Per dare una forma regolare al vostro tocco di carne prendete lo spago e legatelo in orizzontale e poi in verticale. A questo punto realizzate una piccola asola e stringetela intorno alla carne. Ripetete l'operazione per tutto il pezzo di carne finché non avrete ottenuto una forma regolare, avendo cura di non stingerla troppo. Lo scopo della legatura, infatti, non è quello di far uscire i succhi ma di dare al pezzo di carne semplicemente una forma omogenea. Per questo dovrete farla riposare; potete conservare in frigorifero la carne per un periodo di tempo non troppo lungo: ci vorranno circa ventiquattro ore.
Se però non siete pratici della legatura della carne e disponete di un macchinario per il sottovuoto potete utilizzare quello. Dovrete solo aver cura nello scegliere un sacchetto che contenga esattamente le dimensioni giuste dove la carne possa mantenere una forma omogenea senza essere troppo costretta. Anche in questo caso il periodo di riposo in frigo sarà di ventiquattro ore. Una volta che il periodo di riposo sarà concluso rimuovete la carne dal sacchetto per il sottovuoto o dallo spago e asciugatela con cura.
La seconda fase è quella della salatura. Preparate un trito di sale grosso, spezie ed erbe aromatiche a vostra scelta. Noi vi consigliamo di utilizzare del ginepro, della salvia, del rosmarino, dell'alloro, del pepe in grani e dei semi di finocchio. Se non li gradite potete ometterli ed aggiungere del peperoncino, della paprika e dei semi di senape: con quest'ultima variante potrete ottenere una versione leggermente piccante e pungente della vostra mocetta. Miscelate le erbe aromatiche in un mixer o in un cutter senza il sale; quest'ultimo, infatti, deve rimanere grosso per non penetrare eccessivamente nella carne. La selezione di spezie deve essere piuttosto aromatica ma con una punta di piccantezza. Per questo il ginepro e la senape sono particolarmente indicati per ricordare i profumi balsamici dell'aria frizzante di montagna.
A questo punto miscelate il sale grosso con gli aromi e distribuiteli in maniera uniforme su tutta la carne. Massaggiatela e lasciatela riposare in frigorifero per ventiquattro ore. Alcuni conciatori di carne sono soliti utilizzare una miscela di sale, aromi e vino rosso da distribuire sulla carne. Se anche voi volete aggiungere questa particolare salamoia per insaporire la vostra carne dovrete far riposare la carne nel vino, nel sale e negli aromi per due o tre giorni e poi ripetere il passaggio di salatura. In questo caso però la carne risulterà più aromatica un po' più soda rispetto alla versione senza vino.
In ogni caso, una volta effettuata una prima marinatura la carne va massaggiata con il sale e dopo il periodo di riposo di ventiquattro ore l'operazione va ripetuta, avendo cura di rimuovere il sale in eccesso. In questo modo il sale avrà modo di disidratare la carne in modo corretto. In casa, non avendo a disposizione una pressatrice come quella dei laboratori artigianali, l'operazione di pulizia, di asciugatura e di rimozione del sale è di fondamentale importanza per un'ottima riuscita della mocetta secondo i vecchi metodi.
In Valle d'Aosta si utilizzano i doils, recipienti in legno di castagno, o di rovere, dove vengono lasciate a macerare le carni per diverse preparazioni: la mocetta e il lardo. In questi recipienti le carni vengono alternate a miscele di salamoie aromatizzate con erbe di montagna e fatte maturare sotto un peso per far mantenere ai tocchi di carne una forma omogenea.
A casa, invece, per riporre i tocchi di carne in frigorifero utilizzate dei sacchetti per il sottovuoto odella pellicola trasparente che non venga troppo a contatto con la carne. Non utilizzate contenitori metallici in ferro, alluminio o rame perché verrebbero corrosi, ma preferite recipienti in plastica, terracotta o ceramica. Ricordatevi inoltre, che, in fase di pulizia, la carne va massaggiata per bene. Quest'operazione va ripetuta per circa quattro o cinque volte alternando sempre un periodo di riposo di un giorno tra una copertura e l'altra.
Una piccola curiosità: se il sapore sapido dei salumi e della carne essiccata vi lascia un po' perplessi, potete aggiungere alla vostra marinatura anche un cucchiaio di zucchero che mitigherà la salatura della carne.
Una volta ultimato il periodo di salatura, sarà opportuno asciugare adeguatamente la carne. Potete sciacquarla in una soluzione di acqua e vino (rosso o bianco) se non avete utilizzato il vino in precedenza per donare una leggera nota aromatica alla carne. A questo punto potete decidere di cospargere il vostro pezzo di carne con del pepe nero o con le spezie che preferite, ma ricordate che il vapore speziato è già penetrato grazie al veicolo del sale in fase di salatura, quindi potete tranquillamente omettere questo passaggio. Il pepe, oltre che per una ragione di gusto, veniva utilizzato anche per realizzare una barriera che copriva la mocetta dato che, a differenza di altri salumi, quest'ultimo non è insaccato in un budello.
Con o senza pepe, la mocetta, va lasciata stagionare in posizione sospesa, appesa ad un gancio o ad uno spago, in un ambiente che non superi i 12° e che sia fresco e lontano da fonti di calore dirette come finestre o termosifoni. Una cantina non troppo umida sarebbe perfetta. Il periodo di stagionatura dipende dalle dimensioni della carne e dalle condizioni dell'ambiente in cui state effettuando la stagionatura. Il segreto è di non scendere mai sotto i novanta giorni.
Nel corso della stagionatura la mocetta assumerà una consistenza più solida e tenace fino a quando sarà pronta per essere affettata.