Come abbiamo detto, il caviale beluga è uno dei più pregiati in assoluto, venduto in quantità relativamente ridotte in tutto il mondo. Nella maggior parte dei casi dunque, se decidete di acquistare del caviale beluga, deciderete anche di degustarlo puro, ossia senza accompagnamento e senza cottura. Solo in questo modo, infatti, avrete la garanzia di godervi un prodotto unico nel suo genere, servito molto di rado e dunque tanto più da assaporare nel modo più semplice.
Se questa è la vostra scelta, il problema diventa quello di presentare al meglio il prodotto ai vostri familiari, ospiti e commensali. Insomma, come servire il caviale beluga? Innanzitutto, bisogna ricordare che deve sempre essere servito freddo. Il che non vuol dire toglierlo dal frigorifero poco prima di degustarlo, ma anche mantenerlo freddo per tutta la durata del pasto.
Inoltre, il caviale beluga (ma questo vale anche per gli altri tipi di caviale, quanto più delicati sono) deve essere consumato subito dopo l’apertura della confezione. Si tratta di un prodotto dall’aroma e dal sapore davvero molto delicato e tenute, e una volta aperto il contenitore rischia di alterare le sue caratteristiche organolettiche con grande rapidità. Per questo motivo, deve essere aperto e preparato quanto più vicino possibile al momento del pasto, evitando di avanzarlo per il giorno dopo, proprio perché il gusto altrimenti ne risentirebbe.
Oltre alla temperatura e alla rapidità di consumo, bisogna prestare una certa attenzione anche alla tipologia di piatti e posate di servizio. A partire dal materiale: il metallo dei cucchiai, infatti, potrebbe alterare (per quanto in maniera quasi impercettibile) il sapore naturale del caviale, e lo stesso vale per l’acciaio di eventuali scodelle o coppette. In genere, dunque, si consiglia di servire il caviale in coppette di cristallo (precedentemente mantenute in frigorifero per almeno una decina di minuti), e di mangiarlo utilizzando un cucchiaino sempre in cristallo oppure in vetro, madreperla, ceramica, osso o un altro materiale pregiato a scelta, purché naturalmente non si tratti di argento o qualsiasi lega metallica.
Per un servizio più moderno, funzionale ed efficiente potente anche pensare ad acquistare un set per il servizio del caviale. Se ne trovano molti in rete, dai più semplici ai più innovativi. I più diffusi e funzionali prevedono una piccola coppa in cristallo dentro la quale versare il caviale, da poggiare a sua volta dentro una coppa di dimensioni più ampie, volta a contenere il ghiaccio tritato per mantenere fredda la prima. Si possono acquistare poi anche tanti set di cucchiai in madreperla, che eventualmente possono anche fungere a loro volta da contenitore per il caviale, se sono di dimensioni e forma adeguate.
Se non volete mangiarlo da solo, ma preferite accompagnare il caviale beluga con degli altri alimenti, avete comunque l’imbarazzo della scelta. Sia la cucina italiana che le grandi cucine internazionali hanno elaborato tante preparazioni diverse a base di caviale. Si possono preparare degli ottimi crostini al caviale, spalmando una noce di burro Santa Lucia su una fettina di pane tostato leggermente dolce e versandovi sopra un cucchiaino di caviale, qualche goccia di limone e un po’ di erba cipollina o prezzemolo. Oppure, potete accompagnare il caviale con delle uova: si può versarne una piccola quantità sopra delle mezze uova sode condite con un po’ di sale e un filo d’olio, oppure servirlo su un uovo alla coque.
Una delle proposte più originali e gustose la offre la cucina russa: si tratta dei blinis con panna acida, caviale e patate al cartoccio. Per preparare queste ultime è sufficiente lavarle bene sotto l’acqua corrente, chiuderne una in ogni cartoccio di pellicola d’alluminio e infornare a 180° per 50 minuti; una volta cotte, tagliatele a metà e conditele con burro Santa Lucia, sale, pepe, erba cipollina e prezzemolo.
Per preparare i blinis, le tipiche focaccine russe, aggiungete a un tuorlo d’uovo sbattuto 50 ml di panna fresca e 100 ml di latte; poi, mescolate a poco a poco 80 g di farina e mezza bustina di lievito per torte salate. Lasciate riposare il composto per un’ora, e poi aggiungete un albume montato a neve. Cuocete i blinis versando circa un mestolo di impasto in una padella antiaderente leggermente imburrata, facendolo dorare per qualche minuto su ogni lato.
La panna acida, invece, si può acquistare già pronta o preparare con facilità, montando 250 ml di panna fresca con 100 g di mascarpone Santa Lucia, e aggiungendo poi circa 70 g di yogurt bianco magro non zuccherato.
Infine, la composizione: adagiate su ogni piatto una patata al cartoccio e un paio di blinis, versando su ciascuno di essi una cucchiaiata di panna acida, un cucchiaino di caviale e, per decorare un po’ di aneto o di prezzemolo. E buon appetito!