Prima di passare in analisi i cibi che assorbono gli odori è bene capire quali sono i luoghi della cucina da trattare con attenzione sul tema degli odori.
Per prima cosa il frigorifero: la pulizia del frigorifero è un'operazione tanto ostica quanto complessa se affrontata nel modo scorretto. I diversi scomparti, infatti, assorbono gli odori in modo differente, in base alla posizione e alla temperatura di refrigerazione a cui possono essere sottoposti. Alcuni frigoriferi moderni, infatti, possiedono delle celle con temperatura regolabile in base allo scopo di utilizzo: per i formaggi, per le verdure o per gli alimenti freschi come la carne ed i latticini.
Segue la lista dei luoghi a cui prestare più attenzione nella cura della cucina: la pattumiera e la cappa, due nemici del pulito per antonomasia.
In realtà, basta semplicemente compiere dei piccoli gesti che vi permetteranno di risparmiare tempo nel lungo periodo e di avere sempre una cucina profumata e pulita. Come ad esempio quella di posizionare sulla pattumiera delle bustine di tè nero. La varietà Earl Grey è particolarmente indicata per questo scopo perché si tratta di una miscela di foglie di tè e olio essenziale di bergamotto che, oltre ad essere il re della profumeria perché utilizzato come base per numerosi profumi come l'acqua di Colonia, è un ottimo alleato nello sconfiggere i cattivi odori in casa.
Tutte le note agrumate possono essere delle buone alleate contro i cattivi odori: perciò, vanno bene per questo scopo le tisane di zenzero e limone, i tè al limone o al mandarino. Vi basterà posizionare il sacchetto di tè sulla superficie della vostra pattumiera, vicino allo sportello di chiusura ma in modo tale che la bustina non entri mai a contatto con i rifiuti. Potete incollarlo sulla superficie interna del coperchio e sostituirla una o più volte al mese.
Sicuramente l'alimento che molti di voi conosceranno per le sue proprietà assorbenti in fatto di odori è il caffè. Utilizzato da sommelier e nasi professionisti per rigenerare l'ipotalamo dopo innumerevoli degustazioni o nella profumeria per evitare di assuefare eccessivamente il naso dopo aver odorato differenti profumazioni, è un grande alleato anche in cucina.
Di per sé l'aroma del caffè è inebriante e anche solo posizionare qualche sacchettino in giro per la casa è una buona idea per sostituire dei deodoranti chimici. Il posto dove posizionarlo in cucina, però, è dentro il frigorifero. La polvere di caffè macinata ha un alto potere assorbente: riporre una ciotola nella parte superiore del vostro frigo vi aiuterà per evitare la contaminazione di odori all'interno del frigo.
Provate a realizzare un delizioso sacchetto per donare al vostro frigo un piacevole aroma che assorbirà tutti i cattivi odori. Preparate un sacchettino in tessuto oppure tagliate dei quadratini di garza o di un vecchio tessuto inutilizzato, basta che il materiale non sia plastificato e che lasci traspirare il suo contenuto senza disperderlo per tutto il frigorifero. Aggiungete al suo interno quattro cucchiaini di caffè macinato, la scorza di un'arancia, due chiodi di garofano ed un cucchiaino di cannella. Se avete la cannella in stecca potete utilizzarne un pezzettino.
Naturalmente potete variare le proporzioni in base alle dimensioni del vostro frigorifero oppure realizzarne molteplici da posizionare in varie parti della cucina o in vari ripiani del frigo. A questo punto richiudete il sacchettino con un nastrino, o con dello spago da cucina, e posizionate le confezioni assorbenti nei luoghi più critici della cucina: vicino alla cappa, vicino alla pattumiera, ai lati dei fornelli. Peraltro, se posizionato vicino a correnti di vapore o sui termosifoni, il sacchetto rilascerà un odore ancora più intenso, regalando piacevoli note natalizie ed un profumo molto confortante.
Se poi volete raddoppiare il potere assorbente delle vostre confezioni aggiungete anche del bicarbonato di sodio in parti uguali: anche questo ingrediente ha un notevole potere assorbente ed è indicato soprattutto per il frigorifero o la pattumiera.
Il bicarbonato di sodio può essere utilizzato anche per scrostare un lavello o una tazza in porcellana macchiata dalla teina. Vi basterà aggiungere un cucchiaio di bicarbonato direttamente sulla macchia, qualche goccia di aceto bianco o di succo di limone e qualche goccia di acqua ossigenata. Il potere smacchiante di questa miscela vi sbalordirà! L'importante è sciacquare adeguatamente le stoviglie o il piano di cottura che state pulendo, senza aver troppo timore dell'odore di aceto. Sparirà da sola, soprattutto nel caso in cui stiate pulendo i vostri fornelli. Il calore della fiamma farà passare l'odore acre dell'aceto in un lampo.
Da qui uno spunto per un metodo di pulizia utilizzato da nonne e bisnonne, utilissimo per sgrassare le superfici dopo la pulizia del pesce o dopo una grigliata: il limone. Tenete sempre una fetta di limone vicino al lavello per sciacquarvi le mani dopo aver pulito i piatti se non utilizzate i guanti. Sbiancherà le vostre dita, rinforzerà le vostre unghie grazie alla vitamina c e renderà la vostra pelle profumata e morbida, e potrà essere utilizzato anche per pulire le superfici. Utilizzate le metà del limone già spremute ma con qualche pezzetto di polpa per pulirvi le mani o come sostituto in mancanza di una spugnetta.
Una volta terminata la cottura dei vostri cibi potrete semplicemente cospargere il piano di cottura o le stoviglie di bicarbonato e utilizzare il limone al posto della spugna per piatti, strofinando sulla superficie. Il potere sgrassante dei due ingredienti vi permetterà di pulire senza rovinare in alcun modo le superfici ma, al contrario, utilizzando rimedi naturali che rispettano la maggior parte dei materiali. L'unica accortezza che dovrete avere è quella di passare un panno umido o comunque di sciacquare la superficie appena pulita: questo mix infatti può risultare abrasivo nel caso di fornelli ad induzione o di acciaio. Per ovviare a questo problema basterà semplicemente sciacquare il tutto con dell'acqua tiepida.
Infine un consiglio che piacerà tanto ai vostri bambini*: abbiamo visto come il limone sia particolarmente indicato nella pulizia della cucina, come assorbi odori e per rilasciare un ottimo aroma. Ma anche l'arancia ha le sue virtù!
Potete utilizzarli entrambi o sostituirli con gli agrumi che preferite per realizzare una scultura natalizia che allieti il tempo delle Feste e al contempo rilasci in casa un piacevole odore confortante. Prendete un'arancia o un mandarino accuratamente lavato e deterso, e incastrate sulla buccia dei chiodini di garofano. Alcuni consigliano di lucidare l'arancia per ottenere un risultato più gradevole alla vista ma utilizzando prodotti brillantanti e lucidanti rischierete di ottenere un tappo che non permetterà la fuoriuscita degli oli essenziali del frutto, fondamentali per ottenere una profumazione che si misceli adeguatamente ai chiodi di garofano.
A questo punto sbizzarrite la vostra creatività creando sulla buccia delle forme sinuose o geometriche che ben si intonino con la vostra cucina. Potete anche colorare i chiodi di garofano con del colorante alimentare o con dei pennarelli acrilici: in questo caso l'odore permarrà nonostante la pittura. Posizionate la vostra arancia vicino a fonti di calore come il termosifone o i fornelli per mantenere vivo l'odore ogni giorno! Ricordate, infine, di rimuovere l'arancia una volta che sarà diventata secca, altrimenti potrebbe essere fonte di muffe e funghi. Più o meno un'arancia di media grandezza dovrebbe durare dalle 2 alle 3 settimane.
*sopra i 3 anni