Le temperature dell’olio di frittura devono essere sempre alte: l’olio caldo è essenziale per dare gusto e sapore a qualsiasi alimento.
La temperatura dell’olio di frittura va da un minimo i 130° a un massimo di 180°. Con la friggitrice elettrica, raggiungere questo elevato livello di calore è più facile, in quanto l’importante è regolare il termostato incorporato all'interno dell’apparecchio.
Il termometro da cucina si rivela comunque un ottimo acquisto, da utilizzare anche senza la friggitrice elettrica.
La temperatura dell’olio di frittura varia anche in base al tipo di fuoco, che può essere alto, medio o basso. Un consiglio che potete seguire per regolare il grado termico dell’olio, utile soprattutto se dovete eseguire diverse fasi di cottura degli alimenti, è il seguente: quando l’olio inizia a bollire, abbassate la fiamma; poi, quando mettete il cibo crudo in padella, è consigliabile alzare la fiamma, in modo tale da riportare immediatamente l’olio alla giusta temperatura di frittura e cuocere così gli alimenti nel miglior modo possibile.
In linea di massima, a seconda del prodotto alimentare da friggere, si regola di conseguenza la fiamma.
Gli alimenti che hanno bisogno di cuocere per più tempo sono gli alimenti considerati “voluminosi”. E' il caso del pesce in tranci, del pollo o della carne con l’osso, che ha bisogno di assorbire molto calore prima di cuocersi alla perfezione. In questo caso il consiglio è quello di mantenere la
fiamma bassa durante tutto il tempo di cottura.
A
fuoco medio invece è consigliabile friggere melanzane, polpette e cotolette sottili.
Alimenti più piccolini, invece, come pesciolini,
carciofi fritti, cotolette e patatine, cuociono più velocemente, quindi vanno fritti a
fuoco alto.
Quale olio scegliere in base ai cibi che volete cucinare? L’olio che meglio mantiene la temperatura senza alterare il sapore e la consistenza dei cibi è l’olio extravergine d'oliva, ideale con tutti i tipi di cibo. Il suo punto di fumo arriva a 210°. L'olio di semi di girasole ha il più basso punto di fumo, arriva a 130°, mentre l'olio di palma ha il più alto punto di fumo, raggiunge i 240°.
L'olio di semi di girasole, l’olio di semi di arachidi e l’olio di mais sono molto usati per la frittura, in quanto hanno un alto punto di fumo, ovvero il punto di fusione, quel momento in cui la temperatura dell’olio di frittura inizia a evaporare.
Questi tre oli hanno anche altre importanti caratteristiche che li distinguono gli uni dagli altri. L'olio di semi di girasole, ad esempio, è un ottimo condimento su verdure, insalate, filetti di pesce e alimenti cotti al vapore. L'olio di semi di arachidi, che raggiunge il punto di fumo a 180°, è perfetto per qualunque tipo di frittura, soprattutto quelle che richiedono un maggior tempo di cottura. L'olio di mais, invece, è buono sia da usare crudo, come condimento, sia da usare per friggere, seppur più adatto alle cotture più brevi.
Tenere conto di questi accorgimenti è importante e soprattutto, una volta raggiunta la temperatura, l’olio va sempre cambiato, per evitare la degradazione.