I wafer che si preparano con la piastra vengono più comunemente chiamati waffle o gaufres e sull'origine della loro ricetta si intrecciano molte ipotesi e teorie. Quello che è certo è che queste dolci cialde, dall'impasto più morbido rispetto a quello con cui si preparano le cialde dei wafer che risultano invece croccanti, friabili e dal peso leggerissimo, vengono preparate all'interno di piastre di ogni formato che si trovano facilmente in commercio e che hanno uno spessore maggiore. Possono essere farcite con creme e frutta e sono davvero irresistibili.
Sono tanti i paesi che si contendono la ricetta più buona: famosissime le cialde belghe, si preparano anche nel Regno Unito con l’aggiunta di patate nell'impasto; in Germania si consumano nelle domeniche estive, sono farcite con panna e ciliegie; negli Stati Uniti e in Olanda fanno ormai parte della golosa colazione più classica e si servono con l’immancabile sciroppo d’acero; nei Paesi Scandinavi sono addirittura salate, farcite con aringhe o formaggi.
Anche in Italia vanno molto di moda: le si trovano nei bar e sembrano proprio aspettare gli avventori per deliziarli con una merenda golosa e diversa dal solito. Il Piemonte cucina i gofri delle valli, sia dolci sia salati; l’Abruzzo invece prepara sin dai primi del ‘900 le ferratelle, farcite con marmellata o zucchero a velo, anch'esse cotte in uno stampo di ferro o ghisa. La loro trama, però, diversamente dai waffle, è a rombo e possono anche essere croccanti.
I waffle, i wafer che si cucinano con la piastra, sembrano proprio dei nidi d’ape e sono di una bellezza che invita il palato ad un assaggio goloso che promette grandi soddisfazioni.
Le piastre su cui cuocere i wafer sono diverse e ve ne sono di tutti i tipi: dallo storico ferro, con un lungo manico, che veniva regalato alle giovani spose che non potevano fare a meno, nel loro corredo, di questo attrezzo, alle piastre più moderne.
Per cuocere i waffle con una tecnica perfetta, esistono in commercio anche piastre ruotanti che permettono alla pastella di distribuirsi in maniera uniforme. Le piastre elettriche sono sicuramente le più pratiche: hanno la tipica incisione a nido d’ape e possono essere anche a forma di cuore o petali di fiori. Il procedimento è molto semplice: suddividete l’impasto in mucchietti di 50 g l’uno e poneteli, due alla volta, sulla piastra calda. Chiudete e calcolate dai 3 ai 5 minuti di cottura per ottenere la croccantezza esterna lasciando all'interno il cuore morbido. Aprite con cautela, lasciate sfiatare il vapore che si sarà creato e sollevate le cialde, aiutandovi con una pinza in silicone, senza esercitare un’eccessiva pressione.
Esistono anche stampi in silicone che permettono di cuocere le classiche cialde in forno e ne assicurano la stessa forma a nido d’ape.
Ma prima di arrivare alla cottura, dovrete sicuramente preparare l’impasto. Come? È presto detto. Vi serviranno: 500 g di farina 00; 250 g di burro; 180 g di granella di zucchero; 125 ml di latte; 35 g di lievito di birra; 25 g di zucchero semolato; 25 g di miele d’acacia; un uovo; cannella in polvere; sale.
Per prima cosa, versate il latte in una terrina, aggiungetevi 125 ml di acqua tiepida e scioglietevi il lievito. Nella ciotola della planetaria, unite 400 g di farina, lo zucchero semolato, l’uovo, un cucchiaino di cannella e il latte con il lievito sciolto. Impastate con il gancio e una volta che l’impasto si è ben incordato, staccate la ciotola, copritela con un canovaccio e lasciate lievitare l’impasto per un’ora a temperatura ambiente. Quindi, agganciate nuovamente la ciotola sulla planetaria, aggiungete il miele, i 100 g di farina rimasti, il burro ammorbidito a pezzetti e un pizzico di sale e impastate per altri 5 minuti.
Fate lievitare ancora per 30 minuti, quindi unite all'impasto la granella di zucchero, suddividetelo in panetti da 50 g circa l’uno e cuoceteli sulla piastra come precedentemente indicato. Se volete, potete profumare l’impasto con qualche goccia di succo di limone, con uvetta o spezie a piacere. Semplici e invitanti, questi dolci sono ideali per una prima colazione golosa, una merenda diversa o come dessert perfetto per accompagnare un buon gelato o per accogliere deliziose farciture: una coulis di fragole, preparata frullando 100 g di fragole in un frullatore con un cucchiaio di zucchero a velo, e passata al setaccio per eliminare i semini, si distribuisce sulla superficie e si lascia addolcire da ciuffetti panna montata che servono anche da dolce decorazione insieme a qualche scaglia di cioccolato.
Perfetto è anche il cioccolato fuso; buonissima è una crema pasticcera al limone; delicata una mousse di lamponi o al cioccolato; stuzzicante è una crema di ricotta con zucchero, scorzette grattugiate e succo di limone; dal gusto esotico è lo yogurt greco semplicemente mescolato con un po' di granella di cocco. E la vostra fantasia cosa vi suggerisce?
Per gli amanti del salato, niente paura perché i wafer che si cucinano con la piastra possono essere anche salati e inserirsi degnamente nel buffet di un aperitivo o diventare un piatto unico molto sfizioso, dal sapore davvero accattivante. Veloci da preparare, si possono farcire con creme al formaggio, verdure, salumi o pesce affumicato. Preparate il composto per i wafer alla piastra salati con: 600 ml di latte; 180 g di farina 00; 50 g di farina di farro; 30 ml di olio extravergine d’oliva; 25 g di farina di mandorle; 2 uova; 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato; 1 cucchiaino di lievito in polvere; sale; origano.
Nella ciotola di una planetaria, setacciate le farine con il lievito, unite il latte tiepido, l’olio, le uova, il formaggio, un pizzico di sale e una presa di origano. Impastate fino ad ottenere un composto morbido ed omogeneo, dividete l’impasto in panetti da 50 g e cuoceteli subito sulla piastra per 4 minuti. Ricordate che nel caso dei wafer salati preparati con la piastra, è sempre buona norma ungere entrambe le piastre con un po’ di olio per evitare che l’impasto si attacchi in qualche punto e si bruci, compromettendo il risultato finale.