Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Pizza con lievito secco

Ricetta creata da Galbani
Pizza con lievito secco
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

La pizza, che squisitezza! Quante volte è diventata la soluzione perfetta per un pasto veloce, quante volte è stata argomento di discussione in famiglia e tra amici, quante volte ha dato conforto al nostro appetito e alla nostra golosità! E, sempre più spesso, la troviamo realizzata in modi creativi e fantasiosi, in veste rustica o gourmet, con ricette antiche o moderne… ogni giorno si impara qualcosa di nuovo, sulla pizza!

Ebbene, realizzare la pizza fatta in casa necessita di qualche sforzo in più, ma può dare delle grandi soddisfazioni. In questa ricetta, prepareremo la pizza a partire da un impasto che prevede l’uso del lievito secco, un’ottima alternativa al lievito di birra fresco.

Grazie alla sua lunga conservazione, non è insolito ritrovare qualche bustina di lievito secco in dispensa. Nel procedimento per realizzare la pizza, basterà “riattivare” il lievito in un’apposita miscela di acqua calda zuccherata, poco prima di impastare.

Abbiamo deciso di condire la nostra pizza, a titolo esemplificativo, con un’abbondante farcitura a base di pomodoro, mozzarella e basilico, come si fa per la celebre pizza Margherita: una base perfetta da personalizzare a piacimento. Troverete quindi di seguito tutti i dettagli della ricetta per una pizza a regola d’arte: ingredienti e dosi, idee e consigli, curiosità e varianti, tempi di lievitazione, suggerimenti e vantaggi dell’uso del lievito secco. Non resta che accendere il forno e preparare le teglie: la pizza con lievito secco è servita!

Facile
4
60 minuti
150 minuti di lievitazione
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Ingredienti

Per l’impasto:

  • 500 g di farina 00
  • 7 g di lievito secco
  • un cucchiaino di zucchero
  • 200 ml di acqua tiepida
  • tre cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • un pizzico di sale

Per il condimento:

  • 300 g di salsa di pomodoro
  • 250 g di Mozzarella Pizza Perfetta Santa Lucia Galbani
  • sale q.b.
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • foglie di basilico q.b.

Preparazione

Questa versione della pizza con lievito secco è molto semplice: seguite questo procedimento per ottenere un ottimo risultato in breve tempo!

 

01

Iniziate proprio dal lievito secco: scioglietelo in mezzo bicchiere di acqua tiepida, insieme a un cucchiaino di zucchero. Mescolate con cura e lasciate riposare per 10 minuti: il lievito dovrà schiumare leggermente.

02

A parte, disponete la farina a cerchio su una spianatoia, in modo da formare quella che è comunemente chiamata “fontana”: versate al centro il bicchiere d’acqua con il lievito secco e iniziate a incorporare la farina con le mani o una forchetta, lavorando l’impasto in modo che non formi grumi.

03

Aggiungete gradualmente anche l’olio d’oliva e la restante acqua; solo alla fine del procedimento, unite anche il sale, possibilmente sciolto nell’acqua residua. Dovrete formare un panetto liscio e omogeneo, che metterete a riposare in un posto caldo e asciutto per circa due ore.

04

Trascorso il tempo di lievitazione, dividete il panetto in 4 parti e stendete l’impasto in forma tonda. Coprite la superficie con un panno e mettete di nuovo a lievitare per altri 30 minuti. Farcite la superficie delle pizze con la salsa di pomodoro, precedentemente ben condita con sale e olio e infornate in forno statico preriscaldato alla temperatura di 210°, per circa 20 minuti.

05

Infine, sfornate la pizza e adagiate la Mozzarella Pizza Perfetta Santa Lucia sulla superficie, insieme al basilico. Infornate di nuovo per qualche minuto, finché la mozzarella non sarà sciolta e filante. La vostra pizza è pronta, buon appetito!

Varianti

Abbiamo parlato di come realizzare una gustosa pizza con il lievito secco, che comporta non pochi vantaggi sul piano pratico. Tuttavia, può capitare di avere altri tipi di lieviti in frigorifero, come ad esempio del lievito fresco, pronto all’uso oppure in prossimità della data di scadenza: il lievito secco si può sostituire facilmente con del comune lievito fresco, basterà attenersi al rispetto scrupoloso delle dosi consigliate.

Il rapporto tra lievito secco e quello fresco corrisponde, infatti, a 1:3, il che significa che un grammo di quello secco corrisponde a circa 3 grammi di lievito fresco fresco. Nella ricetta che vi abbiamo proposto, potete quindi sostituire 7 grammi di lievito secco con circa 20 grammi di lievito fresco.

Per quanto riguarda, invece, la farcitura, vi ricordiamo che il condimento qui proposto è una valida base per tante varianti golose e personalizzabili. Divertitevi a farcire la vostra pizza con lievito secco al pomodoro e mozzarella, aggiungendo dei funghi o delle verdure di stagione, magari precedentemente grigliate.

Un'idea appetitosa prevede l'aggiunta del vostro formaggio preferito, specie se di quelli filanti e cremosi come la scamorza, il provolone dolce o piccante; puntate sul gorgonzola per una nota erborinata, una manciata di formaggio grattugiato darà invece una nota di sapidità in più. Anche molti salumi si sposano bene con la base al pomodoro.

Per quanto sia gustosa anche la semplice pizza Margherita, perché non provare, inoltre, a renderla più gourmet? Basteranno pochi semplici passi: sostituite la Mozzarella Pizza Perfetta Santa Lucia con la Mozzarella Santa Lucia di Latte di Bufala, la salsa di pomodoro con una manciata di pomodorini freschi gialli e rossi e infine friggete le foglie di basilico per uno straordinario effetto croccante.

Suggerimenti

Come accennato, la preparazione dell'impasto per la pizza con il lievito secco può essere una buona soluzione alla mancanza di lievito di birra fresco in frigorifero.

Durante il processo di riattivazione del lievito secco, assicuratevi di utilizzare solo acqua tiepida: non bollente o troppo calda, e nemmeno semplicemente a temperatura ambiente. Se volete essere molto precisi, l’ideale è mezzo bicchiere di acqua alla temperatura di 35°.

Non dimenticate di mescolare il lievito con cura, e di inserire nel composto anche lo zucchero, che facilita la riattivazione del lievito e il processo di lievitazione in generale: ne occorrerà almeno tanto quanto la quantità di lievito, quindi utilizzate un cucchiaino abbondante e mescolate con cura. È altrettanto importante attendere la conclusione del processo di riattivazione, quindi non utilizzate il composto prima di 10 minuti. Questo tipo di lievito è ideale anche per realizzare la focacciae il panfocaccia, oltre che la pizza!

Un buon consiglio riguarda inoltre il luogo di lievitazione: come si dice spesso, l’ideale è il forno spento con la luce accesa, oppure il forno scaldato al minimo e poi spento, appena inserito l’impasto. Altri, invece, suggeriscono di mettere il panetto in una ciotola, e di posare quest’ultima su una pentola che contiene acqua calda, assicurandovi che la ciotola non entri a contatto con l’acqua. Potete inoltre favorire la crescita della pasta con due tagli perpendicolari sulla superficie, fatti con una lama ben pulita.

Curiosità

Si è parlato molto di lievito secco, ma cos’è, di preciso? Com’è fatto e in cosa si differenzia dal comune lievito fresco?

Partiamo subito dal nome: il lievito secco è detto anche lievito liofilizzato o lievito in granuli. La sua forma è infatti quella di una polverina di grana spessa, poco più che sabbiosa, a cui viene sottratta un’alta percentuale di umidità (in genere, dal 70% si scende al 7-8% di acqua) tramite il processo di liofilizzazione. Mentre il lievito di birra fresco si trova in commercio in forma di panetto, inoltre, il lievito secco è venduto in pratiche bustine, solitamente contenenti 7 grammi di prodotto.

Le tipologie di lievito di birra secco sono principalmente due: il lievito di birra disidratato (da idratare), il più comune, e il lievito di birra cosiddetto “istantaneo”, che si distingue perché i suoi granuli hanno una forma più allungata, bastoncellare, e molto porosi. Per via di questa caratteristica, il lievito istantaneo riesce ad assorbire acqua e ossigeno appena vi entra in contatto, immediatamente: questa particolarità permette di utilizzare tale tipo di lievito senza il processo di attivazione che abbiamo spiegato. Se lo utilizzate in cucina, ricordate che ne occorre un po’ di meno per sostituire quello fresco, rispetto al comune lievito disidratato.

Che si utilizzi un lievito istantaneo, uno secco oppure uno fresco, è bene sapere che il processo alla base della lievitazione è sempre lo stesso: il lievito scompone il glutine naturalmente contenuto nella farina in elementi più semplici, e in questo processo libera gas e anidride carbonica, che resta intrappolata nella cosiddetta “maglia glutinica”, gonfiando l’impasto e aumentandone il volume. La prova diventa evidente dopo la cottura: l’aria liberata occupa lo spazio vuoto all’interno della mollica, la cosiddetta “alveolatura”, che rende i prodotti da forno – e la pizza, ovviamente – così morbidi, fragranti e gustosi!

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