Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Cheesecake alla papaya

Ricetta creata da Galbani
Cheesecake alla papaya
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

La cheesecake alla papaya è un dolce d’ispirazione tropicale, una torta golosa, ideale per le calde giornate estive. Non solo, questo tipo di cheesecake non prevede l’utilizzo del forno (di certo non l’elettrodomestico più amato nei mesi caldi).

Abbiamo qui raccolto idee e suggerimenti per realizzare la cheesecake alla papaya tramite una ricetta molto semplice e intuitiva, che tuttavia vi darà la possibilità di realizzare un dessert estremamente gradevole alla vista e molto elegante da servire ai propri ospiti.

Su una base di biscotto croccante, infatti, abbiamo distribuito un morbido strato di crema al formaggio, da realizzare con del buon Formaggio Spalmabile Santa Lucia Galbani e un po’ di panna fresca, aromatizzata con della buona polpa di cocco. Per dare un tocco di colore, gusto e dolcezza finale, abbiamo poi completato la cheesecake con uno strato di gelatina alla papaya, di un bel colore arancione acceso, perfetto per rallegrare il dessert.

Date libero sfogo alla fantasia e cimentatevi nelle tante possibili varianti che si possono realizzare a partire da questa base: con questa semplice ricetta potrete portare in tavola una ricetta sempre nuova! Seguite inoltre i nostri consigli e suggerimenti per realizzare al meglio la vostra cheesecake; e si vi piace l’idea di sperimentare un dessert d’ispirazione esotica, perché non provare la ricetta del tiramisù all’ananas, o di una buona cheesecake al cocco?

Facile
8
30 minuti
180 di riposo in frigorifero
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Ingredienti

Per la base

  • 200 g di biscotti secchi
  • 100 g di Burro Panetto Santa Lucia Galbani

Per la crema della cheesecake

  • 250 g di Formaggio Spalmabile Santa Lucia Galbani
  • 200 ml di panna fresca liquida
  • 100 g di zucchero a velo
  • 3 fogli di gelatina
  • 50 g di cocco fresco
  • una fiala di essenza di vaniglia

Per la copertura di papaya

  • 200 g di papaya
  • 50 g di zucchero semolato
  • un foglio di gelatina

Preparazione

Seguite questi semplici step per assicurarvi un risultato davvero sorprendente: la ricetta delle cheesecake alla papaya è molto più semplice di quanto si pensi!

01

Iniziate dalla base di biscotto: tritate i biscotti secchi in un frullatore, fino ad ottenere una polvere granulosa: versateli in una ciotola capiente insieme alla dose di burro, che avrete precedentemente fuso in microonde o a bagnomaria; amalgamate bene in composto e trasferitelo sul fondo di una tortiera foderata con della carta forno. Lasciate riposare la base in frigorifero per 30 minuti.

02

Ammorbidite poi la gelatina in acqua fredda, strizzatela e lasciatela sciogliere in un pentolino insieme a metà della dose di panna liquida; scaldate per qualche minuto e mescolate per sciogliere la gelatina. Togliete dal fuoco e unite al composto anche la fiala di essenza di vaniglia, il Formaggio Fresco Spalmabile e lo zucchero a velo, amalgamando bene tutti gli ingredienti.

03

Montate a neve la panna rimanente, e unitela al resto della crema, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto, per non smontare la panna. Successivamente, grattugiate finemente la polpa di cocco e aggiungetela alla crema al formaggio; mescolate con cura e versate la crema così ottenuta sulla base di biscotto. Rimettete la tortiera in frigorifero per ulteriori 3 ore.

04

Nel frattempo, dedicatevi alla copertura alla papaya: pulite il frutto eliminando la buccia e i semi; frullate quindi la polpa insieme allo zucchero e versate il composto in un pentolino, portando il tutto a bollore. Intanto immergete la gelatina in acqua fredda, poi strizzatela e aggiungetela alla polpa di papaya nel pentolino.

05

Mescolate bene per sciogliere la gelatina e poi lasciate raffreddare a temperatura ambiente; riprendete la cheesecake da frigo e versate la gelatina sulla superficie, livellando bene. Lasciate rassodare in frigorifero prima di servire.

Varianti

La frutta esotica è una miniera di sapori, colori e gusti sorprendenti; esistono moltissimi frutti ideali per farcire torte, tiramisù, cheesecake o altri tipi di dessert, e ormai la piena disponibilità di questi prodotti nei supermercati e nei mercati meglio forniti ci permette di sperimentare tante golose varianti su molte tipologie di ricette differenti.

Per dare una svolta alla vostra cheesecake alla papaya, ad esempio, potete cimentarvi nella realizzazione di una copertura con un mix di frutta esotica: sarà sufficiente unire nel frullatore, insieme alla papaya, anche altra frutta a vostra scelta, come mango, kiwi, ananas, cocco o frutto della passione, da combinare in base alla vostre preferenze. Se non trovate la papaya, inoltre, potrete realizzare la gelatina con cui rifinire la vostra cheesecake utilizzando della polpa di ananas, con il suo sapore dolce e succoso, oppure con del cocco; se volete sperimentare qualcosa di più estroso procuratevi del buon litchi, la cosiddetta “ciliegia del deserto”, o anche della polpa di maracuja, dal gusto dolce con una leggera punta acidula.

Il cocco si sposa particolarmente bene con i sapori della cheesecake: per questo motivo potete utilizzarlo non solo nella crema di formaggio, ma anche per arricchire la base di biscotto (utilizzate un po’ di farina di cocco, da aggiungere al composto di biscotti e burro; oppure scegliete direttamente dei biscotti al cocco, ma sufficientemente secchi e friabili). Potete inoltre aggiungere come guarnizione o nell’impasto un po’ di cioccolato fondente, in gocce o a scaglie, che renderà la vostra cheesecake ancora più golosa.

Suggerimenti

E ora è arrivato il momentodi lasciare qualche consiglio per la preparazione, in modo da ottenere una cheesecake alla papaya da leccarsi i baffi.

Iniziamo dalla base: se non avete a disposizione dei biscotti, provate ad utilizzare delle semplici fette biscottate; potete realizzare la base con qualsiasi tipo di biscotto secco, anche a base di farina integrale. Se invece di frullarli li tritate a mano, rompendoli con il fondo di un bicchiere robusto, avrete un risultato un po’ più rustico, ma ugualmente goloso.

Vi consigliamo, inoltre, di non sottovalutare i tempi di riposo in frigorifero, sia per la base, che deve essere ben dura per sostenere la torta, sia per la crema di formaggio, che ha bisogno di rassodarsi a dovere (in caso contrario la cheesecake si accascerà su se stessa al momento del taglio!). Anche la gelatina di papaya ha bisogno di almeno un’ora in frigorifero: ricordatevi di immergere i fogli in acqua fredda, per almeno 10 minuti, e poi di scioglierli in un composto caldo.

Potete decorare la vostra cheesecake con dei cubetti di papaya o di altra frutta tropicale, oppure con dei semplici ciuffi di panna montata, del cioccolato fuso da stendere con una sac-à-poche o anche con della frutta secca tritata grossolanamente.

E se alla fine vi è avanzata un po’ di papaya, provate ad utilizzare la polpa per preparare dei golosissimi spiedini di gamberoni, papaya e Galbanino, oppure altri invitanti piatti – dolci o salati – a vostra scelta, lasciandovi ispirare dalla fantasia!

Curiosità

Chichihualtzapotl: così veniva chiamata la papaya nell’antica lingua nahuatl, ovvero l’idioma parlato dagli Aztechi, dai Tepanechi, dagli Acolhua e da altre popolazioni del centro America prima dell’arrivo dei coloni europei. Si tratta di un nome molto evocativo, che letteralmente significa "frutto dolce, da balia", in onore del suo sapore dolce e succoso.

A proposito di Europei, pare che il primo uomo del Vecchio Continente ad assaggiare la papaya sia stato il generale Hernán Cortés, durante il suo primo contatto con la civiltà azteca: il momento dell’assaggio del frutto è molto significativo perché si racconta che gli Aztechi, credendolo una creatura sovrumana, avessero offerto a Cortéz il loro cibo più prezioso, tra cui appunto la papaya. Lo spagnolo credette di aver sentito la parola "ababai" in riferimento al frutto, per cui – traducendo poi nella sua lingua madre – avrebbe chiamato la papaya con il nome con cui è tuttora conosciuta.

Altri racconti sostengono che invece, a partire da Cristoforo Colombo, la papaya fosse stata ribattezzata con l’epiteto di “frutto degli angeli”, proprio grazie al suo sapore dolcissimo e irresistibile.

Ma la bontà del frutto non si esaurisce nella sua polpa: sapete, ad esempio, che anche i semi della papaya sono commestibili, e che possono essere “riciclati” per arricchire le insalate? E che dire delle foglie? Hanno un sapore delizioso, e possono essere consumate come tutta la verdura a foglia larga: sbollentate e ripassate in padella. Nella città di Manado, la capitale di una provincia indonesiana, inoltre, si cuociono e si mangiano anche i fiori della papaya, conditi con un filo di olio di cocco.

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