Aggiungendo sale o zucchero nell'acqua, la temperatura di ebollizione aumenterà. Questo però dipenderà ovviamente dalla quantità disciolta nell'acqua. Ad esempio, per far aumentare la temperatura di 1° in 1 l d’acqua dovreste aggiungere 58 g di sale da cucina, ma mettendo generalmente circa 10 g di sale la temperatura resta quasi la stessa.
A seconda della ricetta da realizzare e soprattutto del tempo a disposizione, potrete anche scegliere di utilizzare il forno a microonde o la pentola a pressione per uso domestico e abbreviare i tempi di cottura di molto. Quali sono le differenze rispetto a una cottura in pentola?
La
cottura a microonde avviene con il riscaldamento dell'acqua contenuta all'interno dei cibi e il calore si trasmette dal loro interno all'esterno.
La
pentola a pressione per uso domestico porta a un aumento della temperatura di ebollizione dell'acqua a circa 122° e quindi a una più veloce cottura dei cibi, attivando la valvola da cui uscirà il vapore.
La giusta temperatura di ebollizione dell'acqua fa la differenza nella cottura e riguarda diversi procedimenti da usare in cucina.
La
bollitura, infatti, è un metodo di cottura che che si usa in particolare con le verdure, ad esempio per cucinare
carote bollite e
carciofi bolliti, con i legumi, con il pesce e le uova, oltre che con la pasta o con il riso. Immergendo gli alimenti nell'acqua o nel brodo di carne o di verdure, portati alla giusta temperatura di ebollizione, si possono cuocere gli alimenti grazie all'azione del calore.
A seconda del tempo che si ha o del metodo che preferite, potrete anche scegliere se usare la pentola normale, la cui temperatura di ebollizione arriverà a 100°, o la pentola a pressione: in questo caso la temperatura di ebollizione dell'acqua può arrivare sopra i 120°.
La bollitura richiede delle attenzioni particolari: se volete realizzare un brodo o se volete cucinare pesci interi, patate o legumi, dovrete immergerli in acqua fredda e poi portare a temperatura l'acqua.
Se invece volete cuocere carne, pasta, filetti o molluschi, l'acqua dovrà avere già raggiunto la temperatura di ebollizione prima di immergere gli ingredienti.
Qualche consiglio per una bollitura ottimale: bollite le verdure mantenendo il coperchio sulla pentola, in tal modo il calore penetrerà meglio. Inoltre è preferibile aggiungere il sale quando la temperatura di ebollizione dell'acqua ha già raggiunto il livello desiderato, in questo modo i tempi di preparazione non si dilateranno a dismisura.
La
sbollentatura serve a ottenere una lucidatura nella superficie di determinati elementi, ad esempio grissini, pane o tarallucci, prima di cuocerli. Inoltre, la sbollentatura serve anche a pulire bene alcuni ingredienti, come i pomodori da mangiare crudi o le verdure, o a intenerirli, rendendo più semplice sbucciarli. Con questo metodo di cottura bisognerà stare attenti a non lasciare raffreddare la temperatura di ebollizione dell’acqua, immergendo gli alimenti in acqua già salata generalmente solo per pochissimi secondi, prima di ritirarli nuovamente.
Per la
lessatura, invece, l'acqua non deve raggiungere la temperatura di ebollizione. Questa infatti non dovrà superare mai 90-95°. La lessatura è ideale per cucinare il bollito misto, il brodo di carne o di verdure, la frutta, le verdure e la carne lessata, come nella ricetta per il
petto di pollo lesso.
Nel caso della lessatura è importante tenere sempre il coperchio sulla pentola, in modo da mantenere la consistenza dei vari alimenti.
La bollitura si distingue anche dall’
affogatura. Quest’ultimo metodo di cottura, infatti, consiste nel cuocere gli alimenti ma senza portare mai la temperatura di ebollizione dell’acqua a 100°: l'acqua deve rimanere sugli 80°, massimo 85°. Questo perché è un tipo di cottura adatta agli alimenti più delicati, come filetti di pesce, uova e carni bianche. Un consiglio: per affogare dovete mettere in una pentola poca acqua, meno della metà della sua capienza, per intenderci.
Dovrete fare attenzione a non superare il tempo di cottura, oltre ad avere cura di mantenere stabile il calore. Il consiglio, in questo caso, è quello di usare diverse quantità d’acqua a seconda del cibo che si deve cuocere. Se volete cucinare legumi o verdure, ad esempio, dovrete usare poca acqua. Se invece volete cucinare bolliti, zuppe, o la carne e il pesce, potete preoccuparvi di meno della quantità d’acqua, l’importante è fare in modo che la temperatura non raggiunga il punto di ebollizione.