Il primo passaggio per la realizzazione delle foglioline in cioccolato è il temperaggio. Questo procedimento è fondamentale nella preparazione di cioccolatini e grandi sculture di cioccolato. Il temperaggio prevede un repentino sbalzo di temperatura del cioccolato che serve a renderle il prodotto finale liscio, lucido e scioglievole al palato. Per capire come avere cura di questo prodotto è necessario conoscere la sua composizione. Il cioccolato è formato da:
- massa di cacao;
- burro di cacao, una miscela di vari componenti che caratterizza i gusti differenti di cioccolato. La sua percentuale all’interno del composto determina il cioccolato fondente, quello al latte e quello bianco, costituito per la maggior parte proprio da burro di cacao;
- zucchero;
- lecitina, un composto addensante ed emulsionante che tiene insieme le due componenti del cioccolato, l’acqua e la parte grassa del burro di cacao.
Il processo del temperaggio permette al burro di cacao di cristallizzarsi nella forma ottimale, garantendo la perfetta consistenza per la manipolazione del cioccolato. Questo richiede tre fasi:
- la fusione
- il raffreddamento
- il riscaldamento
È bene ricordare che temperaggio non significa semplicemente fusione. Per preparare le foglie di cioccolato, così come una glassatura o semplicemente delle fantasiose scritte su torte di compleanno è necessario che il cioccolato venga fuso, raffreddato repentinamente e riscaldato nuovamente. Se invece procederete alla semplice fusione del prodotto il risultato finale sarà opaco e disomogeneo e presenterà una patina bianca opaca, data semplicemente da una scorretta cristallizzazione del burro di cacao.
Gli strumenti indispensabili per il corretto temperaggio del cioccolato sono:
- un termometro da pasticcere che vi servirà per misurare la corretta temperatura del prodotto durante tutte le sue fasi;
- un buon cioccolato: è di fondamentale importanza scegliere un cioccolato che non sia troppo acido, che non presenti grumi o patine bianche. Potete acquistare il cioccolato in tavoletta e spezzarlo al momento della fusione per facilitare il processo oppure il cioccolato in foglie. Quest'ultimo prodotto, grazie alla forma delle foglie rotonde e omogenee permette una fusione ottimale e perfetta ed è il più usato dai grandi pasticceri;
- un fornello o un forno a microonde;
- una ciotola adatta al bagnomaria che non venga a contatto con l'acqua della pentola (scegliete una pentola molto capiente);
- un ripiano di marmo o di pietra o di qualunque materiale che sia un buon conduttore di calore. Non vanno bene i ripiani in legno o in materiali porosi che potrebbero assorbire parti del cioccolato e viceversa rilasciare odori al prodotto finito. Il legno, inoltre non assorbe correttamente il calore per cui non sarebbe adatto al processo di raffreddamento;
- un cucchiaio, una marisa o una spatola in silicone per mescolare.
Per eseguire un adeguato temperaggio, esistono diverse varianti che possono aiutarvi a realizzare delle decorazioni perfette, seguendo i passaggi che sono più consoni alla strumentazione che avete a disposizione nella vostra cucina.
Il primo passaggio è il riscaldamento del cioccolato. Dovrete riscaldare il cioccolato alla temperatura di 45-50°. Per misurarla dovrete munirvi dell'apposito termometro da cucina, uno strumento indispensabile da tenere in dispensa per le preparazioni di dolci, sciroppi ma anche di arrosti e di tutti quei secondi succulenti in cui la è necessario controllare la temperatura al cuore, cioè all'interno del prodotto. Potete sciogliere il cioccolato al microonde, con scatti di circa 20 secondi a potenza media oppure su un fornello, scegliendo sempre il metodo del bagnomaria. È fondamentale che l'acqua contenuta nel recipiente più grande non venga mai a contatto con la ciotola che contiene il cioccolato, altrimenti la cristallizzazione del burro di cacao sarebbe omogenea e potrete correre il rischio di ottenere un prodotto grumoso ed inutilizzabile.
Una volta raggiunta la temperatura di 50° dovrete versare metà del cioccolato fuso su un piano di marmo, di acciaio o di qualunque materiale che trattenga il calore in modo ottimale per far raffreddare il cioccolato fino alla temperatura di 28° per il cioccolato fondente, di 27° per il cioccolato al latte e di 26° per quello bianco. Questo raffreddamento repentino viene chiamato spatolamento e la temperatura da raggiungere si chiama temperatura di spatolamento. Potete utilizzare un tarocco per maneggiarlo rapidamente oppure una spatola. L'importante è accompagnare il cioccolato fuso con movimenti rotatori, come per disegnare un otto. Questo processo vi permetterà di inglobare all'interno del prodotto l'aria necessaria al raffreddamento.
Per questo è molto importante verificare anche le condizioni esterne dell'ambiente in cui state realizzando il temperaggio. Se la giornata è particolarmente afosa o vi trovate in cucina con il forno acceso il raffreddamento richiederebbe troppo tempo e non permetterebbe l'adeguata cristallizzazione dei grassi del burro di cacao.
Infatti, è importante che il raffreddamento a 28° avvenga in tempi rapidi perché la parte di cioccolato raffreddata va aggiunta al composto più caldo che dovrebbe aver mantenuto 50°, fino a far raggiungere al prodotto completo una temperatura, chiamata temperatura di rialzo, che varia in base alla tipologia di cioccolato:
- per il cioccolato fondente: 31°
- per il cioccolato al latte: 30°
- per il cioccolato bianco: 29°
Se avete sbagliato qualche passaggio e la temperatura finale non è corretta, potete sempre rimediare con qualche piccolo trucco. Tenete da parte del cioccolato fuso a 50° per rialzare la temperatura nel caso in cui risulti troppo bassa, oppure aggiungere del burro di cacao cristallizzato, acquistabile nei negozi specializzati, da aggiungere a piccole dosi per raffreddare un prodotto che presenta una temperatura troppo elevata.
A questo punto avrete ottenuto un cioccolato lucido, brillante e con una struttura perfettamente omogenea, adatta a realizzare qualunque decorazione. La strumentazione che vi servirà sarà semplice da reperire e poco dispendiosa. Per realizzare le foglie potete utilizzare uno stampo in silicone, delle formine da biscotti oppure potete liberare la vostra creatività realizzando un disegno a matita su della carta forno e versare il cioccolato con l'aiuto di una tasca da pasticcere a bocca piccola o un cono da forno seguendo le linee del contorno della foglia. Se state procedendo a mano libera utilizzate una piccola spatola per modellare il cioccolato. Le spatoline piccole sono perfette per questo tipo di preparazione perché vi permettono di lavorare con maggiore manualità e libertà di movimento.
L'importante è che la superficie su cui state lavorando sia coperta da carta forno o da carta acetata, un tipo particolare di carta utilizzata spesso in pasticceria per le su proprietà antiaderenti. Vanno benissimo anche i fogli in silicone ma conviene comunque coprirle con dello spray antiaderente per ottenere un risultato che non si attacchi.
Per il resto, scegliete la strumentazione che più preferite e regolatevi in base allo spessore che volete realizzare. Ricordate che delle foglie troppo spesse potrebbero risultare difficili da modellare e da posizionare sui vostri dessert. Per creare un movimento sinuoso delle foglioline, che accompagni la decorazione dei vostri dolci, preferite sempre uno spessore abbastanza sottile. Per questo potete pensare di utilizzare un pennello per la stesura del cioccolato. In quest'ultimo caso è importante che la stesura sia uniforme e che non ci siano antiestetici buchi che farebbero spezzare la foglia nel momento di staccarle dal loro supporto. Se notate che le vostre foglie sono troppo sottili eseguite due passaggi di stesura con il pennello o la spatolina: il risultato sarà più grezzo e naturale ma eviterà la formazione di buchi sul cioccolato.