Come usare il ginepro in cucina
Il ginepro è una pianta eccezionale, che merita una considerazione ben più profonda di quella che ha attualmente. Per molte persone le bacche di ginepro sono quasi del tutto sconosciute: note superficialmente come spezie con cui profumare la selvaggina o le carni importanti, nel migliore dei casi conosciute anche come ingrediente di tisane, infusi e decotti a base di erbe aromatiche, il ginepro è in realtà molto più di tutto ciò. Il suo utilizzo in cucina, così come in pasticceria e – vedremo – anche in distilleria, dona un profumo e un aroma unici al piatto, e il suo particolare gusto aromatico, rilasciato dai preziosi oli essenziali, è in grado di insaporire anche la pietanza più complessa.
Persino la regina Elisabetta è una vera appassionata del sapore acre e dell’odore del ginepro, tanto da usarlo quotidianamente nel suo cocktail prediletto, un mix di vino Dubonnet, gin, liquore al ginepro ottenuto direttamente dalle bacche delle piante coltivate nei giardini di Buckingham Palace.
Nella cucina italiana, il ginepro è da secoli un elemento importante, protagonista di molti piatti della cultura gastronomica alpina (avete mai provato i gustosi panini altoatesini?), così come di festosi menù di Natale o di Capodanno.
Il suo sapore intenso e le note caratteristiche sono però spesso al centro di svariati dubbi: come utilizzare le bacche di ginepro? Meglio fresche o essiccate? Saranno giuste le dosi e le quantità? Possiamo lasciarle in infusione? Vanno schiacciate, pestate al mortaio, oppure lasciate intere? Quali erbe aromatiche vi si possono accostare? E quali sono le pietanze per cui è consigliato un abbinamento con il ginepro?
Per queste e altre domande abbiamo raggruppato alcuni semplici consigli, e qualche idea creativa su come usare il ginepro in cucina e preparare delle ricette al ginepro facili ma efficaci, ideali per esaltare l’aroma forte di questa bacca e per gustare dei piatti buoni e profumati, forse anche un po’ diversi dal solito.