Le patate variano innanzitutto in base alla consistenza della pasta, alla loro colorazione, cioè alla percentuale di acqua e amido contenuta, e anche al colore della buccia. A seconda delle varietà corrispondono poi gli usi che se ne fa in cucina.
La prima suddivisione consiste dunque in due macro categorie: patate a pasta bianca e patate a pasta gialla. Le prime, dalla polpa chiara, si presentano abbastanza farinose e, quindi, tengono poco la cottura, nel senso che si sfaldano. Per questo sono ottime come ingredienti nella preparazione di gnocchi, crocchette, torte salate, sformati, purè e dolci. Per il purè e gli gnocchi in particolare sono poi da preferire le patate non novelle che hanno perso gran parte della loro umidità. Tra le tipologie di patate a pasta bianca più note ci sono la Majestic e la Kennebec. Le patate a pasta gialla, invece, sono sode, ben compatte e quindi poco farinose. Sono ideali da friggere o lessare, da mettere sulle pizze rustiche e da cuocere in forno, e quindi sono quelle che fanno al caso nostro.
Ma per scegliere le patate, abbiamo detto, ci si basa anche sul colore della buccia. Quindi per delle patate croccanti da cuocere al forno sono consigliate quelle a buccia spessa di colore marrone chiaro e a pasta gialla. Anche le patate rosse dalla polpa soda, quali la Desirée e la Kuroda, sono perfette per le cotture ad alta temperatura come quindi le patate arrosto e le patate fritte. Per cucinarle arrosto, poi, vanno bene le patate novelle, che, essendo piccole e tenere, sono ideali pure lessate o al vapore e perfette da cucinare anche con la buccia, visto che è particolarmente sottile e morbida. Volendo andare ancora più a fondo nella scelta delle patate da fare in forno, preferite alcune tipologie come: la Primura dalla buccia gialla e lucida, adatta sia alla cottura in forno che in umido; la Monalisa, dalla buccia chiara e liscia, ideale arrosto e fritta, e l'Universa, a buccia e pasta gialla. Compatte, sode e poco farinose sono anche la Vivaldi e la Lisetta.
Tra le varietà più diffuse in Italia poi abbiamo l'Agata, coltivata nel Centro-Nord, ma di origine olandese, dalla consistenza vellutata e giusta da fare lessa o in umido, e la Bintje, molto versatile in cucina e di facile conservazione in casa. Adatte per le patate surgelate prefritte sono invece la Daisy e la Innovator. In insalata e nei piatti freddi a base di pesce troviamo a volte la varietà Cherie, a pasta soda e dalla buccia color rosso intenso. Mentre le Vitellotte, dalla buccia violetta e molto ricercate, sono utilizzate per puree e vellutate. Concludiamo la panoramica sulle varietà di tuberi più conosciuti con le patate americane, caratterizzate dal loro sapore dolce e dal colore simile alle carote che le rende subito riconoscibili.
Infine, qualche suggerimento anche sulla dimensione delle patate: per cuocere le patate intere è necessario usare patate di piccole dimensioni, in modo che la cottura avvenga in modo uniforme; se avete dei tuberi piuttosto grandi, occorre invece tagliare le patate a spicchi, in modo che siano pronte senza bisogno di troppi minuti di cottura.