Il riso integrale si differenzia dal riso raffinato perché non subisce le stesse lavorazioni fino per arrivare a diventare un prodotto finito. La pilatura, il processo di lavorazione del riso è composta da diverse fasi: con la prima, la pulitura, si ottiene il risone, ossia il riso grezzo; segue poi la sbramatura che asporta il rivestimento esterno, la lolla, e fornisce il riso integrale. Le fasi successive, poi, rendono il riso bianco e levigato attraverso l’eliminazione degli strati esterni dai chicchi e infine con la lucidatura e la brillatura si ottiene un prodotto raffinato.
Grazie ai tempi di cottura maggiori rispetto alle altre varietà, il riso integrale è perfetto per preparare una gustosa insalata ed è tra gli ingredienti adatti per cucinare piatti unici di verdure, secondi di carne o pesce accompagnati da salse o sughi a piacere.
Ad esempio, un gustoso piatto di riso integrale con verdure è un pranzo ideale da portare in ufficio ma anche da mangiare sotto l‘ombrellone. Anche mangiato freddo, infatti, sarà buonissimo: si tratta effettivamente di una vera insalata di riso, arricchita da patate, zucchine carote, pomodorini e ciliegie di mozzarella.
Prima di cuocere il riso integrale, mettetelo in un colino e sciacquatelo sotto l’acqua fredda. Potete anche lasciarlo in ammollo in una ciotola per 15 minuti, mescolando ogni tanto: quando le impurità saranno venute a galla, scolatelo, sciacquatelo ancora e ripetete l’operazione fino a quando l’acqua risulterà limpida.
Se la ricetta che avete scelto per cucinare il riso integrale prevede la cottura in pentola, sceglietene una molto capiente perché dovrete coprire il riso con volume di acqua superiore due volte il suo e copritela sempre con un coperchio. Per rendere più saporito il riso, potete procedere a una preliminare tostatura in padella con un filo d’olio extravergine d’oliva, quindi cuocerlo in padella sostituendo l’acqua con il brodo vegetale. I tempi di cottura, come già anticipato, saranno più lunghi rispetto a quelli richiesti dal riso bianco, quindi dovete calcolare circa 55 minuti. Una volta che il riso avrà assorbito i liquidi, fatelo riposare nella pentola senza mescolare e prima di unirlo agli atri ingredienti, trasferitelo in un piatto da portata e sgranatelo con una forchetta.
Se non avete a disposizione una bilancia, potete utilizzare il trucco delle tazze da caffellatte (tipo mug) per pesare gli ingredienti. Tenete presente che in una tazza rientrano una quantità di riso pari a 220 g e 250 g di acqua.
Il riso integrale può anche prevedere una cottura in forno: in questo caso, riempite una pentola con acqua salata con un pugno di sale grosso e portatela a ebollizione; sistemate il riso in una pirofila, aggiungete una noce di burro e mescolate; copritelo con l’acqua bollente e sigillate la pirofila con un foglio di alluminio, quindi infornate a 190° per 55 minuti.