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Pasta alla napoletana con salame

Ricetta creata da Galbani
Pasta alla napoletana con salame
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Presentazione

Amici o parenti si sono aggiunti al pranzo della domenica all’ultimo minuto? Perché non accontentare tutti con un bel piatto di pasta alla napoletana? Questa rivisitazione di un grande piatto della cucina partenopea, ovvero la pasta al forno alla napoletana, viene in vostro soccorso proponendovi un piatto carico di sapore e storia, con quel tocco in più dato dal salame, pronto ad aggiungere alla ricetta una nota di gusto inconfondibile.

Qui, la semplicità degli ingredienti si fonde con la bontà dei gusti intensi, creando una combinazione perfetta per chi cerca una ricetta sfiziosa, ma che allo stesso tempo regali un sapore deciso. Una versione che sa di casa, di famiglia, e di quella cucina che rende ogni pasto speciale. Questa preparazione è perfetta anche per una cena informale o per stupire gli ospiti per un'occasione speciale.

Continuate a leggere per scoprire tutti i segreti per preparare una pasta alla napoletana con il salame, che i vostri ospiti ricorderanno per un bel po'!

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4
20 minuti
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Ingredienti

  • 1⁄2 kg di strozzapreti
  • 300 g di pecorino grattugiato
  • 100 ml di latte
  • 300 g di Salame Napoli Galbani
  • 400 g di piselli
  • Noce moscata q.b.
  • Pangrattato q.b.
  • Olio evo q.b.
  • Sale q.b.
  • Pepe nero q.b.

Preparazione

È tempo di unire gli ingredienti e seguire i consigli di preparazione per ottenere un piatto saporito e carico di gusto. Pronti? Iniziamo.

01

Cuocete i piselli con un filo di olio extravergine di oliva e un goccio d’acqua, aggiungendo anche uno spicchio d’aglio schiacciato, una carota tagliata finemente e del sedano. Lasciate cuocere a fuoco medio, coprendo con un coperchio per mantenere l’umidità e favorire una cottura uniforme. Quando i piselli sono quasi cotti, fate rosolare il Salame Napoli Galbani tagliato a dadini e lasciate che il tutto si insaporisca per qualche minuto, mescolando delicatamente per amalgamare i sapori derivati dal soffritto e dal salame.

02

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata. Dopo averla scolata al dente, conditela con un filo di olio evo e lasciatela intiepidire. L’olio extravergine d'oliva previene che la pasta si attacchi e ne mantiene la freschezza, rendendola pronta per l’assemblaggio.

03

In una pentola, scaldate il latte a fiamma bassa. Aggiungete il pecorino grattugiato e mescolate fino ad ottenere una crema liscia e omogenea. Completate con una grattata di noce moscata e pepe nero. La crema di pecorino risulterà particolarmente vellutata e aromatica grazie alla combinazione di spezie e formaggio.

04

Unite la pasta intiepidita ai piselli, alla crema di pecorino e al salame tagliato. Mescolate bene per amalgamare tutti gli ingredienti.

05

Trasferite il composto in una pirofila, cospargete la superficie con del pane grattugiato o sbriciolato per ottenere una crosticina croccante, per poi cuocere in forno a 180°C per 20 minuti, fino a doratura. La cottura in forno completa la preparazione, rendendo il piatto da subito croccante e pronto per essere gustato.

Varianti

La pasta alla napoletana è una preparazione che può essere personalizzata nei modi che più preferite, e infatti ogni famiglia, custodisce la sua versione speciale, spesso tramandata di generazione in generazione.

A partire dal sugo, che può variare dalla semplice passata di pomodoro arricchita con basilico a un ragù intenso e corposo, fino all’aggiunta di uova sode e patate: ogni ingrediente ha il potere di trasformare il piatto in qualcosa di unico.

Il ripieno è oggetto di infinite reinterpretazioni: si va da quelli più ricchi di carne, come la salsiccia o le polpettine, fino ad arrivare a versioni dove le verdure di stagione come zucchine, melanzane, peperoni e funghi, che donano freschezza e leggerezza al piatto, sono protagoniste assolute; e parlando di verdure, come non menzionare la pasta al forno con carciofi? Semplicemente deliziosa e da annotare tra le ricette da provare.

La pasta alla napoletana con salame, è una rivisitazione che, tuttavia, può essere preparata anche senza utilizzare il forno, soprattutto se si preferisce un piatto più rapido da consumare magari durante la stagione estiva; difatti, la ricetta si presta anche a essere realizzata in padella. Quello che dovete fare è mescolare bene tutti gli ingredienti già cotti, in modo che la crema di pecorino si amalgami perfettamente con la pasta e il resto del condimento, lasciate andare a fuoco basso per alcuni minuti ed il gioco è fatto. Il risultato non sarà lo stesso, ma il gusto sarà ugualmente speciale!

Certo, la ricetta prevede l’uso di un tipo di pasta specifico: gli strozzapreti! Ma nessuno vieta di utilizzare penne, fusilli o gli amatissimi rigatoni, tutte varietà di pasta gustosissime che trattengono anche molto bene i condimenti, qualunque essi siano.

Suggerimenti

Quando si pensa alla pasta alla napoletana, il pensiero va subito ad un piatto che è sinonimo di festa. Che si tratti di un banchetto organizzato per Natale, di un compleanno in famiglia o di festeggiare un giorno speciale, la pasta al forno è quella pietanza che scalda i cuori, portando con sé il calore dei ricordi d'infanzia. Non c’è bisogno di essere uno chef per prepararla; infatti, questa pasta era la protagonista della cucina della nonna, che la preparava con amore per tutta la famiglia.

Oggi, continua ad essere una delle portate più amate nelle case di molte persone, considerato uno dei primi piatti per antonomasia, in grado di regalare un sorriso ogni volta che viene servito in tavola, nelle occasioni più disparate.

Ma qual è il bello di questa preparazione, oltre alla possibilità di personalizzarla a proprio piacimento? A renderla unica è anche il fatto che può essere considerata anche una ricetta antispreco e svuota frigo. Infatti, la pasta al forno è perfetta per riciclare gli avanzi della sera prima o gli ingredienti che avete in frigo da qualche giorno e che si avvicinano alla scadenza. Svuotate il frigo e realizzate una pietanza ricca di gusto!

Infine, se volete sorprendere tutti anche dal punto di vista estetico, appena tolta la pasta dal forno, dividetela in porzioni e servitela in piatti colorati, spolverando la superficie con una generosa dose di formaggio grattugiato o pecorino, qualche foglia di basilico o prezzemolo.

Cosa aspettate? Dovete solo dare libero sfogo alle vostre idee!

Curiosità

La pasta alla napoletana e, in generale, quella cotta in forno, ha radici molto lontane nella storia. Le prime tracce di piatti simili compaiono già nell'antica Roma, dove veniva preparata una sorta di lasagna chiamata "Laganum", composta da strati di pasta che si usava condire nei modi più disparati, dalla carne al formaggio, fino alle verdure. Con il passare del tempo, quella che potremmo definire la versione moderna della pasta al forno prende piede nell'Italia meridionale, in particolare in Campania e Sicilia, dove a partire dal XVI secolo, inizia a diventare un piatto comune nella cucina di molte famiglie, soprattutto grazie all'arrivo dei pomodori, portati in Italia dalle scoperte provenienti dal Nuovo Mondo.

Quello che era il Laganum, inizia a trasformarsi in un simbolo di opulenza. La ricchezza di ingredienti, spesso accessibili solo a chi poteva permetterseli, fa della pasta al forno un piatto abbondante, pensato per essere servito a molti commensali. Chi poteva permettersi di cucinare un piatto così corposo, composto da sugo, carne, pasta, verdure e formaggi? Perciò, divenne il simbolo delle famiglie benestanti, le uniche che potevano permettersi di prepararlo.

E restando in tema formaggi, si arriva ad una nuova evoluzione della ricetta che questa volta parte dal Nord Italia: qui, tra uno strato e l’altro di pasta e condimenti, viene inserita la besciamella, conosciuta per creare un ulteriore strato di cremosità.

Per quanto riguarda la cucina partenopea, poi, va detto che Napoli durante il dominio spagnolo era un importante centro di commercio, in stretto contatto con diverse storie culinarie, inclusa quella ligure. Proprio dall'influenza della cultura gastronomica ligure nasce la caratteristica pasta alla genovese. Il nome "genovese", infatti, deriva dalla ricetta originaria ligure, che prevedeva un sugo a base di carne e cipolla. Nel tempo, però, la ricetta è stata adottata, diventando un piatto tipico della cucina napoletana.

A Napoli, la preparazione subì un adattamento: si iniziò a utilizzare carne di manzo (solitamente il muscolo), abbinata a una generosa quantità di cipolle, che venivano cotte lentamente per ore fino a diventare così morbide da sciogliersi nel sugo. Questo dava vita a una delle salse più gustose della cultura campana, servita con pasta corta, come ziti o rigatoni, perfetta per amalgamarsi al sugo particolarmente saporito. Oggi, la pasta alla genovese è uno dei piatti più amati della cucina partenopea.

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