Oggi cuciniamo insieme
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GalbaninoPresenta

Panettone Gastronomico con Galbanino

Ricetta creata da Galbani
Panettone Gastronomico con Galbanino
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Galbanino l'Originale
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Galbanino. Il tuo genio in cucina!
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Presentazione

Ecco una ricetta che porterà un’ondata di sapore alla vostra tavola con il suo profumo inebriante e l’aspetto invitante. Il panettone gastronomico con Galbanino è un’ottima idea per un antipasto facile e diverso dal solito, in particolare se non avete idee per dare un tocco di novità al vostro menu delle feste. Si tratta della versione salata del tipico dolce di Natale, con la stessa pasta soltanto che richiama la forma di una torre e la farcitura è formata da tanti panini ripieni di salumi, verdure, carne o pesce. È l’ideale da servire tra gli antipasti, come i crostini con pâte di carne, poiché il suo gusto delizioso esalterà anche il resto dei piatti. Il panettone gastronomico, si rivela essere una soluzione geniale come salva cena dell’ultimo minuto, se non avete avuto tempo di fare la spesa; infatti, lo potete preparare a casa in tutte le salse. Il panettone che vogliamo proporvi è una torta rustica lievitata e farcita con fette di Galbanino, salmone, rucola, maionese e pomodori perfetta anche da sistemare sul tavolo come centro tavola. Inoltre, le porzioni avanzate saranno ottime anche a colazione come alternativa a caffè e biscotti. Questo panettone salato fa al caso vostro se volete stupire gli ospiti con un trionfo di sapori.

Il Galbanino, inoltre, grazie alla sua morbidezza, è perfetto tagliato a fette sottili e accompagnato ad altri ingredienti come in questa ricetta. Come se non bastasse, gli abbinamenti sono davvero tantissimi; infatti, questo formaggio si sposa benissimo non solo con il salmone ma anche con il prosciutto cotto o quello crudo oppure con le verdure grigliate. È talmente versatile da inserirsi benissimo in qualsiasi piatto, che sia dentro delle torte salate per un’occasione speciale oppure in dei panini per un picnic con gli amici. L’unico limite è la vostra immaginazione! Il Galbanino è una scelta ideale per le famiglie, perché oltre che piacere anche ai bambini*, grazie al suo involucro di cera, dura a lungo in frigo e permette di farne scorta. Quindi mano ai ricettari, rimboccatevi le maniche e prendete i grembiuli. Di seguito troverete i vari passaggi del procedimento da seguire per preparare uno dei dolci salati più buoni della nostra cucina.

Facile
6
35 minuti
Lievitazione: 5 ore
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Ingredienti

Per la base:

  • 250 g di farina Manitoba
  • 250 g di farina 00
  • 15 g di lievito di birra fresco (oppure 7 g di lievito di birra secco)
  • 220 g di latte
  • 1 uovo
  • 1 tuorlo
  • 70 g di burro
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 7 g di sale

Per la farcitura:

  • 250 g di Galbanino l’Originale Galbani
  • 200 g di salmone affumicato
  • rucola q.b.
  • maionese q.b.

Preparazione

In questa sezione vi spiegheremo passo dopo passo tutta la preparazione da seguire con gli ingredienti e le dosi necessarie per realizzare un magnifico panettone gastronomico con Galbanino.

01

Per prima cosa partiamo dall’impasto. Prendete le farine, sia quella Manitoba che quella di tipo 00, setacciatele e mescolatele mettendole all’interno della ciotola della planetaria. Dopo unite il lievito sbriciolato, lo zucchero ed il latte poco alla volta dentro la ciotola con le farine e cominciate ad impastare, finché l’impasto non diventa granuloso.

02

Aggiungete poi piano piano anche il tuorlo, l’uovo e un cucchiaio di sale continuando ad impastare per 2-3 minuti. A questo punto il composto dovrebbe essere diventato elastico. Incorporateci il burro ammorbidito ed impastate per altri 10 minuti facendo amalgamare bene tutti gli ingredienti.

03

Una volta pronto l'impasto trasferitelo in una ciotola e copritelo con una pellicola trasparente lasciandolo a lievitare per 2-3 ore fino a quando non ha raddoppiato le sue dimensioni.

04

Passato il tempo necessario per la lievitazione, prendete l’impasto, sgonfiatelo eliminando tutte le bolle d'aria. Dopodiché appallottolatelo con le mani e trasferitelo all’interno di uno stampo per torte da 24-26 cm di diametro, coprite poi l'impasto con una pellicola trasparente e lasciatelo lievitare ancora per altre 2 ore.

05

Una volta terminata anche queste 2 ore, spennellate la superficie con un uovo sbattuto e dopo mettete a cuocere il panettone a 180°C in forno statico per 20 minuti. Una volta pronto lasciatelo raffreddare fuori nello stampo a temperatura ambiente. Appena si è raffreddato dividetelo con un coltello da cucina in 4 dischi e farciteli in modo alternato creando degli strati voluminosi con Galbanino, maionese, salmone e rucola.

A questo punto vi basterà tagliare il panettone in spicchi e servirlo su dei vassoi. Adesso il piatto è pronto per essere mangiato.
Buon appetito!

Varianti

Dopo aver illustrato i vari passaggi della ricetta, in questa sezione troverete varie idee per rendere ancora più sfizioso il vostro piatto.

Parlando di farciture, la scelta è molto ampia: potete alternare i vari strati con il cibo che più vi piace come ad esempio il paté di olive, del pesce come le acciughe o del tonno, i carciofi, delle uova sode tagliate a pezzettini, salumi vari come lo speck, il prosciutto crudo o quello cotto. L’unico limite è la vostra fantasia! Per chi preferisce non rinunciare agli amati piatti delle festività natalizie, preferendo comunque prodotti senza glutine, è possibile accontentarli facendo un panettone salato usando per l’impasto tutti gli ingredienti citati in questa ricetta, sostituendo la farina 00 e quella di Manitoba con la farina di riso.

Se vi serve una mano per replicare alla perfezione il composto necessario per vostro il panettone, allora non perdetevi la ricetta del pan brioche salato, realizzato con Burro Santa Lucia. Seguite lo stesso procedimento usato per preparare l’impasto di questo panettone: utilizzando sia la farina Manitoba che quella 00, poi zucchero, uova, sale, latte e lievito. Dopo averli lavorati bene unite il burro tagliato a pezzi e continuate a lavorare il composto finché non diventa liscio ed elastico. In seguito, procedete con le fasi di lievitazione e cottura per massimo 40 minuti.

Un altro piatto delle feste tipico delle Marche e dell’Umbria è una torta salata simile al panettone, la crescia al formaggio. Gustosa e dalla consistenza soffice come una nuvola, questa torta salata viene preparata col Galbanino ed è molto simile al panettone, perché durante la lievitazione cresce molto velocemente (da qui il nome di crescia) verso l’alto. Una volta pronta può essere riempita con formaggi, verdure, salumi, oppure tagliata a fette e distribuita tra i commensali.

Si è parlato di festività, in particolare di Natale, ma è possibile fare un dolce molto simile anche per altre occasioni come la Pasqua, ossia la pizza di Pasqua al formaggio. Col Galbanino, uova, strutto, canditi e tanti altri ingredienti realizzerete una base perfetta che diventerà un vero e proprio panettone salato preparato il giorno prima per poi terminare la cottura la mattina e poterlo servire in tavola appena sfornato.

Suggerimenti

In questo paragrafo troverete dei consigli utili per rendere ancora più delizioso il vostro piatto, facilitandovi nella preparazione e suggerendovi alcuni trucchetti del mestiere.

Un primo consiglio è quello di adagiare l’impasto non direttamente sullo stampo per torte, ma di stendere prima della carta forno, così da impedire che l’impasto si attacchi alla superficie. Se fuoriesce dallo stampo, prendete un coltello e usatelo per tagliare la parte in eccesso, oppure sistematelo in modo tale che si adatti alla superficie.

Per capire se la cottura è andata a buon fine, fate la prova dello stecchino: se lo stecchino esce pulito e senza evidenziare nessuna parte cruda, allora vuol dire che il panettone è pronto per essere sfornato; in caso contrario va tenuto ancora un po’ in cottura. Lo stecchino può essere utile anche nella fase successiva di raffreddamento: una volta che è cotto, prendete degli stecchini da spiedini e infilateli alla base del vostro panettone, uno messo in verticale, l’altro in orizzontale e poi capovolgetelo a testa in giù. In questo modo raffredderà meglio.

Potete dargli la forma che volete, utilizzando o uno stampo per pandori oppure anche una teglia da plumcake, così da conferirgli quella forma insolita perché si svilupperà in lunghezza invece che in altezza. Il panettone può essere messo in frigo prima di essere farcito, in questo modo potrete risparmiare del tempo e dedicarlo ad altre preparazioni per il menu delle feste natalizie; infatti, in questo caso manterrà lo stesso aspetto come se fosse appena pronto e stessa cosa vale anche per il gusto. Una volta farcito può essere tenuto in frigo per 2-3 giorni.

Curiosità

Ultime ma non meno importanti ecco alcune chicche di curiosità riguardanti questo particolare panettone, la storia della preparazione e tanto altro. Questo tripudio di sapori ha una storia piuttosto incerta che lo vede diffondersi in tutto il nostro paese verso gli anni Settanta e Ottanta. Si presenta come un’alternativa creativa del tramezzino anche se preparato con un pane particolare, chiamato più precisamente pan canasta. Ma qual è la differenza con il panettone natalizio? Sicuramente la prima differenza è la storia più antica di quest’ultimo che si dice risalga alla fine del XV secolo a Milano. Il nome si collega alla leggenda secondo cui alla corte degli Sforza un certo Toni prese un panetto e lo lavorò più volte ottenendo un composto soffice che fu chiamato pan de Toni, poi diventato panettone.

Invece il pandoro? A differenza del panettone, questo è stato creato a Verona negli anni Novanta sulla base di un dolce che aveva come ingredienti principali le granelle di zucchero e le mandorle a cui furono aggiunti burro e uova. Ha una forma a tronco con la superfice a stella e, a differenza del panettone, non viene farcito con frutta candida ma viene lasciato intatto con una bella dose di zucchero a velo sopra.

Col passare degli anni entrambi questi dolci hanno subito diverse variazioni; infatti, vengono prodotti con gusti diversi tutti deliziosi. È difficile dire quale sia il migliore: chi preferisce il panettone, chi il pandoro, chi ancora afferma che è migliore la versione salata del primo. Indipendentemente da quale sia la vostra opinione, una cosa è certa: sono tutti dei dolci della nostra storia culinaria che dobbiamo salvaguardare e promuovere.

*sopra i tre anni

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