Torta con ricotta, speck e scamorza

La torta salata speck ricotta e scamorza è una ricetta dal procedimento semplice. Ecco però alcuni consigli per realizzare al meglio questa e altre preparazioni.

Bucherellare sempre il fondo della vostra pasta sfoglia o pasta brisée è un passaggio fondamentale per impedire che la base diventi molle e si riempia di acqua. Potete inoltre decidere di cospargere il fondo con il pangrattato perché assorba parte dell'acqua rilasciata dalle verdure in cottura o dai formaggi.

A tal proposito vi consigliamo di sgocciolare bene la ricotta dal suo liquido prima di aggiungerla al composto di uova, parmigiano e sale. Anche le verdure prima di essere aggiunte al ripieno delle vostre torte salate è bene cuocerle in padella perché perdano la maggior parte dell'acqua.

Potete inoltre decidere di fare questa torta salata con la pasta sfoglia rotonda in una tortiera di 24-26 cm di diametro e utilizzare un secondo rotolo di pasta sfoglia per coprire il ripieno. Spennellate poi questo secondo rotolo con l'uovo sbattuto per creare una superficie dorata.

Se volete cimentarvi in qualcosa di diverso potete provare a fare la stessa ricetta con la pasta matta, facile da preparare. Vi basterà unire farina, vino bianco e sale in una ciotola. Con una forchetta iniziate a mescolare il tutto, poi aggiungete l'olio e create con le mani un panetto liscio e compatto.

Fate riposare il panetto avvolto nella pellicola in frigorifero per circa mezzora e la vostra pasta matta sarà pronta per essere utilizzata. Spargete un po' di farina sul mattarello e sulla spianatoia prima di iniziare a stenderla e una volta pronta adagiatela su una teglia rettangolare o una tortiera rotonda.

Lo speck, uno dei protagonisti di questa torta salata è un salume tipico dell'Alto Adige. Secondo alcune fonti storiche la sua nascita è stata un'intuizione dei contadini Altoatesini che hanno unito due metodi di stagionatura della carne.

Prima di loro infatti si stagionava la carne o tramite affumicatura con sale e diverse spezie, oppure la si lasciava essicare all'aria cosparsa di solo sale. Lo speck dell'Alto Adige invece è un misto di affumicatura e stagionatura all'aria. Proprio i mesi passati a "respirare" l'aria pura di montagna lo rende così particolare e lo rende uno dei salumi più consumati in tutta Italia e non solo.

Il processo di produzione dello speck consisterebbe in quattro fasi. Prima cosa la materia prima, importantissima, poi la speziatura fatta di alloro, rosmarino, ginepro e timo, l'affumicatura, con solo legno poco resinoso, e infine la stagionatura di circa 22 settimane.

Il termine speck invece, secondo fonti storiche, appare nei documenti ufficiali intorno al XVIII secolo e significherebbe grasso, ma non inteso come il lardo del nord Europa, bensì grasso inteso anche come spesso. La tradizione dello speck però pare molto più antica e sembrerebbe risalire al 1200. Le antiche ricette dei contadini Altoatesini sono state poi tramandate fino ai giorni nostri.

Ora che ne sapete di più non vi resta che provarlo in qualche ricetta. Potete utilizzarlo nella preparazione di risotti, paste e altri primi piatti, nonché sulla pizza e nelle focacce. Che ne dite di una torta salata con speck, funghi e formaggio? Filante e saporita.

*sopra i 3 anni