Oggi cuciniamo insieme
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Seppie in umido con polenta

Ricetta creata da Galbani
Seppie in umido con polenta
Prova con
Gorgonzola D.O.P Gim 220g
Gorgonzola D.O.P Gim 220g
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Presentazione

Per fare colpo sui vostri ospiti con un delicato piatto di pesce che abbia al contempo una nota rustica, vi suggeriamo di realizzare delle gustose seppie in umido con polenta.

Una pietanza autunnale di origini friulane, semplice e sfiziosa, amata anche dai più piccoli*. Questo delizioso e delicato piatto, con la polenta e il sugo di pomodoro, vi conquisterà immediatamente e la scarpetta con il pane sarà d'obbligo!

Abbinato alla polenta, poi, diventa un gustoso piatto unico della gastronomia italiana che si presta anche a numerosi abbinamenti e varianti: con i piselli, con il peperoncino, con le olive o alla veneziana... basta dare spazio alla fantasia. Per una cena elegante, potete adagiare le seppie in umido su una fetta di pane tostato, spolverizzarle con del prezzemolo fresco e accostarle alla polenta: l'effetto sarà assicurato.

Per rendere il piatto più speciale, il nostro segreto è l'aggiunta alla polenta del Gorgonzola D.O.P. Gim, che conferirà al composto, di per sé neutro, un sapore intenso e caratteristico. La ricetta mediterranea, però, si adatta bene anche ad altri formaggi stagionati o freschi: il loro ruolo è dare un tocco di cremosità e gusto alla polenta, un contorno speciale che sarà il collegamento di questo matrimonio perfetto.

Alle nostre seppie in umido con polenta nessuno saprà resistere. Provatele anche voi, seguendo passo, passo il procedimento che vi stiamo per illustrare.

* sopra i 3 anni

Facile
4
75 minuti
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Ingredienti

  1. 250 g di farina di mais
  2. 1 l di acqua
  3. 100 g di Gorgonzola D.O.P. Gim Galbani
  4. 800 g di seppie già pulite
  5. 1 carota
  6. 1 gambo di sedano
  7. 1 scalogno
  8. 1 spicchio d'aglio
  9. 400 g di polpa di pomodoro
  10. olio extravergine d'oliva q.b.
  11. sale e pepe q.b.

Preparazione

Le seppie sono molluschi che si prestano a molte preparazioni. In questa ricetta, la cottura lenta in umido e l'abbinamento con la polenta le rende perfette per un pranzo o una cena di famiglia nelle giornate fredde invernali. Pronti a riscaldarvi?

01

Per realizzare le seppie in umido con polenta, per prima cosa lavate le seppie e tagliatele a pezzi. Lavate anche il sedano, la carota e tritateli insieme allo scalogno.

02

Fate imbiondire lo spicchio d'aglio in un tegame con qualche cucchiaio di olio, dopodiché aggiungete sedano, carota e scalogno. Lasciate soffriggere un paio di minuti, unite le seppie e mescolate.

03

A questo punto, aggiungete la polpa di pomodoro e cuocete per una decina di minuti, col coperchio a metà, regolando di sale e pepe solo alla fine.

04

Nel frattempo, portate a bollore una pentola d'acqua, aggiungete un cucchiaio di olio e uno di sale e unite la farina di mais a pioggia, mescolando vigorosamente con un cucchiaio di legno.

05

Continuate a mescolare fino a quando il composto non si sarà ben addensato, staccandosi dai bordi, quindi amalgamatevi il Gorgonzola D.O.P. Gim.

06

Trasferite la polenta in quattro piatti fondi, praticate una fontana nel mezzo e riempitela con le seppie in umido.

Varianti

La variante più famosa di questo piatto tipico della cultura gastronomica italiana è quella delle seppie in umido con piselli: questi legumi, infatti, si sposano benissimo con questi morbidi e gustosi molluschi. Prima di presentare ai vostri ospiti questo piatto, frullate un po' di piselli aggiungendo un po' di acqua se necessario. Spalmate un cucchiaio della crema ottenuta sul piatto e adagiateci sopra le seppie: il contrasto cromatico darà un effetto speciale.

Per una versione davvero particolare, provate a cucinare le seppie in umido con i ceci: facili da realizzare, è l'ideale per le fredde sere invernali. Pulite bene le seppie, lavatele e tagliatele a listarelle. Create un trito fine di cipolla e sedano e mettetelo a soffriggere in una padella con un po' di olio extravergine d'oliva, a cui aggiungerete poi le seppie. Sfumate con il vino bianco e lasciate evaporare. Aggiungete a questo punto i ceci e coprite il tutto con il brodo vegetale. Unite, infine, un cucchiaio di concentrato di pomodoro e regolate di sale. Coprite e lasciate cuocere per una mezzoretta, finché le seppie non saranno morbide. Se durante la cottura il sugo si addensa troppo, aggiungete ulteriore brodo. A fine cottura servite con una spolverizzata di pepe e un po' di prezzemolo fresco. L'ideale è gustare questo primo piatto con del pane tostato o dei crostini di pane.

Un'altra gustosa variante della ricetta delle seppie è quella in umido con patate. Mettete le patate a lessare con la buccia; nel frattempo preparate un soffritto di aglio e mettete le seppie a rosolare in padella. Sfumate, poi, con il vino bianco e, una volta evaporato, aggiungete il sugo di pomodoro, il sale, il pepe e lasciate cuocere. Sbucciate quindi le patate, non completamente cotte, e tagliatele a pezzetti. Aggiungetele nella padella delle seppie e lasciate andare a fuoco lento il tutto ancora per dieci minuti.

Suggerimenti

Pulire le seppie è un'operazione semplice. Innanzitutto estraete l'osso che si trova all'interno della seppia.

Una volta eliminato l'osso, prendete un paio di forbici ed eliminate la testa della seppia, nel punto in cui è ancorata al corpo. Tiratela via insieme alle interiora, facendo attenzione a non rompere la sacca che contiene il nero: questo, infatti, lo potete utilizzare per velocizzare la preparazione di un ottimo piatto di gnocchi al nero di seppia

Un consiglio per usare subito il vostro nero di seppia è quello di usarlo per preparare le seppie alla veneziana: per questa ricetta fate rosolare i molluschi con un po' di cipolla tritata e del prezzemolo e, successivamente, aggiungete i sacchetti di nero, schiacciandoli se servisse.

Una volta eliminato osso e testa, la pelle verrà via facilmente. Ottenete così delle seppie di colore bianco lucido, pronte per essere cucinate.

Un consiglio per ottenere una polenta perfetta, invece, è di scegliere una pentola antiaderente. Sebbene, infatti, usanza voglia che la polenta si cucini nel paiolo di rame antico, in realtà se si è alle prime armi è meglio optare per un moderno paiolo antiaderente, che vi aiuti a mantenere la polenta e la sua crosta ben staccata dai bordi.

Per dare un tocco più rustico al vostro piatto di seppie in umido con polenta, scegliete dei pomodori ciliegini o delle perette per fare il sugo: in questo modo la ricetta risulterà ancora più gustosa. Cuocetela fino al vostro grado di durezza preferito: più la cuocete, più diventerà soda.

Per questa ricetta potete anche scegliere delle seppioline: anche se più piccole, il gusto non mancherà!

Curiosità

Le seppie sono chiamate anche "camaleonti marini" per la loro capacità di alterare il colore della loro pelle a piacimento. Questa funzione è utile alla comunicazione tra seppie, in caso di pericolo, e per mimetizzarsi in caso di predatori in agguato.

Questi molluschi di mare si presentano in numerose tipologie, alcune delle quali possono raggiungere anche i 25 cm di lunghezza.

Le seppie in umido, e altri piatti a base di pesce, possono chiamarsi anche "burrida". Sotto questo nome, infatti, si raggruppano tanti piatti a base di pesce tipici della cucina ligure e provenzale. La burrida era un piatto a base di un misto di pesci, tagliati in modo sottile e cucinati in umido con olive, pinoli, capperi, funghi o altri aromi. Più recentemente, la burrida si è arricchita di versioni che prevedono la scelta di moscardini, seppie e triglie.

La polenta, altra protagonista di questa ricetta veneta, è citata addirittura in una poesia di Ugo Foscolo: "Tornava dalla fiera alla polenta / Sì come suole, il villico mercante". Alimento fondamentale dell'alimentazione contadina perché facile da preparare con ingredienti poveri, in realtà non è celebrata solo al Nord Italia. A Corinaldo, infatti, in provincia di Ancona, si trova il cosiddetto Pozzo della Polenta, costruito a metà Quattrocento per garantire la quantità di acqua necessaria a resistere all'assedio della città. Si narra che un contadino, dopo essere salito con un sacco di farina di mais sulla scalinata, lo appoggiò al bordo del pozzo e questo si aprì, facendo cadere la farina nell'acqua: si creò, così, la polenta.

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