Oggi cuciniamo insieme
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Risotto con la verza

Ricetta creata da Galbani
Risotto con la verza
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Presentazione

La verza è simile al cavolo cappuccio, ma a differenza di questo presenta foglie grinzose, increspate e con nervature prominenti. È un ortaggio dal sapore dolce e piacevole, che si abbina bene con molti ingredienti e che, d’inverno, può rendere appetitosa e invitante anche una pietanza molto semplice (come una zuppa o una crema) oppure può arricchire un piatto elegante come un risotto. Il tutto a un costo davvero molto conveniente!

La verza può essere infatti abbinata come contorno sia alla carne che al pesce, oltre che ad altri tipi di verdure come le patate o le cipolle rosse di Tropea. Questo ingrediente si presta benissimo per essere impiegato in un piatto unico, come lo sformato di verza o gli involtini di verza e riso.

Noi abbiamo deciso di proporvela oggi all'interno di un primo piatto vegetariano dal sapore delicato.
In questa pagina troverete una sfiziosa ricetta per preparare un gustoso risotto con la verza, tra gli ingredienti Burro Santa Lucia e Formaggio Fresco Spalmabile Santa Lucia, che conferiranno al piatto una consistenza incredibilmente cremosa e invitante.

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4
60 minuti
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Ingredienti

  1. 1 verza
  2. sale e pepe
  3. 350 g di riso Carnaroli
  4. 2 spicchi d’aglio
  5. 50 g di Burro Santa Lucia Galbani
  6. brodo vegetale
  7. peperoncino
  8. mezza confezione di Formaggio Fresco Spalmabile Santa Lucia

Preparazione

La ricetta del risotto con la verza è piuttosto semplice; qui troverete tutti i passi necessari per eseguirla a regola d’arte.

01

Per preparare il vostro risotto con la verza dovete innanzitutto togliere le foglie esterne e lavare bene la verza, poi tagliarla a listarelle.

02

Schiacciate l’aglio e fatelo imbiondire nel Burro Santa Lucia, aggiungete la verza e fatela appassire dolcemente per 40 minuti, aggiungendo 3 o 4 mestoli di acqua calda; coprite con un coperchio e girate di tanto in tanto.

03

Trascorsi i 40 minuti, togliete l’aglio e aggiustate di sale e pepe. Aggiungete il peperoncino ed il riso; mescolate velocemente per qualche minuto, poi aggiungete poco per volta il brodo vegetale.

04

Una volta terminata la cottura, togliete dal fuoco, aggiungete il panetto di Formaggio Fresco Spalmabile Santa Lucia e mantecate. Servite il vostro risotto con la verza ben caldo e a piacere spolverizzate con una macinata di pepe.

Varianti

Vogliamo suggerirvi una piccola variante della ricetta facile che vi abbiamo proposto: il risotto di verza e salsiccia. L’aggiunta di questo tipo di carne darà al piatto maggiore sapore e consistenza.
 Dopo aver preparato una buona quantità di brodo vegetale, in una padella capiente scaldate un filo d'olio extravergine di oliva e lasciate soffriggere uno scalogno tritato. Aggiungete quindi la salsiccia sbriciolata e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco o di vino bianco secco. Unite la verza tagliata a listarelle e coprite con un coperchio per accelerarne la cottura. Unite quindi il riso e aggiungete di tanto in tanto un mestolo di brodo monitorando la cottura. Verso fine cottura aggiustate di sale e di pepe. Appena il liquido si è completamente ritirato e il riso risulta cotto e ben amalgamato col resto degli ingredienti procedete alla mantecatura. Rigorosamente a fiamma spenta, spolverizzate il piatto con una generosa presa di parmigiano grattugiato per ottenere un risultato cremoso. In alternativa potete usare del burro, del latte o dei tocchettini di gorgonzola per un gusto più deciso. Ed ecco pronto il vostro riso con la verza e la salsiccia, sarà una vera goduria!

Tenete presente che questa ulteriore versione del risotto con verza può essere realizzata anche con altri ingredienti in sostituzione della salsiccia: pancetta per i più golosi, zucca per chi ama verdure e ortaggi, gamberi o gamberetti per chi desidera un accostamento insolito, legumi (in particolare ceci o fagioli) per chi invece vuole una pietanza gustosa e ancora più saziante.

Suggerimenti

Per preparare un buon risotto con la verza bastano pochi semplici trucchi, che possiamo in sostanza riassumere nei seguenti punti.

Per prima cosa, prestate attenzione alla cottura del riso: per un miglior risultato tostate il riso in una casseruola capiente prima di utilizzarlo nel risotto; basterà farlo riscaldare uniformemente a fiamma vivace per un paio di minuti, girandolo costantemente.

Se siete indecisi su quale tipo di riso utilizzare, lasciatevi guidare dalla saggezza popolare e scegliete un classico Carnaroli, o – in alternativa – il Vialone Nano e l’Arborio: con il loro chicco robusto e l’ottima percentuale di amido sono perfetti per un risotto a regola d’arte.

Inoltre, lavate accuratamente le foglie di verza, in modo che non ci siano residui di terra e tenete presente che, quando la tagliate a listarelle, queste devono essere sottili e non troppo lunghe, in modo che in cottura siano più facili da gestire. Ricordatevi di insaporire il vostro risotto aggiungendo del brodo vegetale, ma sempre un mestolo alla volta, e senza annacquarlo troppo: solo così il chicco di riso si manterrà sodo e al dente (e, allo stesso tempo, eviterete di ottenere una minestra invece di un risotto!).

Per un tocco di gusto in più potete sfumare il risotto, a inizio cottura, con del vino bianco e mantecare alla fine (a fuoco spento) con del parmigiano reggiano o del pecorino.

Curiosità

Di origine antichissima, il cavolo verza è coltivato soprattutto nelle regioni centro-settentrionali d'Italia.
Particolarmente diffusa è la produzione nel Canavese: a Montalto Dora in novembre si svolge una tradizionale sagra del cavolo verza. Il suo utilizzo in cucina è diffuso in gran parte d'Europa e in molte regioni italiane, soprattutto previa cottura e per la preparazione di zuppe e minestre. Particolarmente apprezzati sono il ris e verza cun custëini (risotto alla verza e costine di maiale, del Piacentino) e la zuppa 'd pan e còj (zuppa di pane e cavoli verza) del Canavese.
Nei secondi interviene, spesso in abbinamento a carne di maiale, in alcuni piatti caratteristici come i Capunet piemontesi, i dolmades greci, il sarma della Romania, i Kohlrouladen dell'area germanica, i verzolini della cucina piacentina, le verze sofegae venete, il bottaggio milanese e la nota cassoeula.

D’altro canto, ci sarà un motivo se esiste il proverbio che recita “i cavoli sono sempre in mezzo”: che sia per il suo gusto dolce e delicato, che sia per la sua versatilità in cucina, che sia invece per il suo costo accessibile o per la sua presenza in tante ricette della cucina regionale italiana, non si può dire che la verza non sia uno tra i più diffusi e apprezzati ortaggi sulle nostre tavole!

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