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Pizza parigina

Ricetta creata da Galbani
Pizza parigina
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Presentazione

La pizza è un alimento molto goloso e davvero buono nella sua semplicità: si parte dalla pasta di pane, preparata con farina, acqua, olio, lievito, sale e zucchero.

Questi pochi alimenti, impastati, generano questa soffice pasta molto versatile, che viene lavorata e spianata nella sua classica forma tonda. Da qui si aprono mille scenari; largo alla fantasia per farcire!

La pizza più nota, la nostra rappresentante in tutto il mondo, è la Margherita, un disco di pasta arricchito con pomodoro, mozzarella e basilico; ma la fantasia ci suggerisce altre mille varianti per creare farciture deliziose e molto appetitose.

Sebbene il nome possa suggerire qualcosa di diverso, è una preparazione di ovvie origini napoletane, ed è proprio tra le strade di Napoli che troviamo un’altra tipologia di pizza: la pizza parigina. Si tratta di una golosa preparazione presente in tutte le pizzerie e rosticcerie della città, la cui pasta di pane viene farcita con pomodoro, prosciutto cotto e provola, poi ricoperta da pasta sfoglia che in cottura diventa bella dorata e croccante. Il risultato è un rustico croccante e morbido insieme, filante e appetitoso, che può dimostrarsi molto versatile sia nelle varianti sia negli usi in cucina, in base alle diverse occasioni.

Non resta che mettere le mani in pasta: pronti per sfornare una tra le più golose focacce in circolazione, e portare in tavola un piatto unico buono da leccarsi i baffi!

Facile
4
120 minuti
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Ingredienti

  • 500 g di farina di manitoba
  • 270 ml di acqua minerale naturale
  • 50 ml di olio extravergine d’oliva
  • 10 g di sale
  • 5 g di malto
  • 1 panetto da 25 g di lievito di birra fresco
  • 500 ml di passata di pomodoro
  • sale q.b.
  • pepe q.b.
  • origano q.b.
  • 120 g di prosciutto cotto Galbacotto Galbani
  • 300 g di provola
  • 1 rotolo di pasta sfoglia
  • 1 tuorlo d’uovo

Preparazione

In questa pagina vedremo come preparare la pizza parigina, realizzata con pochi ingredienti: tra i quali il Prosciutto Cotto Galbacotto.

01

Per preparare la pizza parigina, prendete una ciotola, versate l’acqua, l’olio, il sale e mescolate con una forchetta, poi aggiungete la farina e cominciate ad impastare, aggiungete il malto e il lievito ed impastate per 20 minuti, riversando il composto su una spianatoia per impastare più agevolmente, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

02

Fate lievitare per 1 ora, coperto e in un luogo fresco e asciutto; nel frattempo tagliate a fettine sottile la provola e tenete da parte. In una ciotola versate la passata di pomodoro, condite con olio extra vergine d’oliva, un pizzico di sale e pepe, mescolate fin quando si sarà amalgamato tutto.

03

Quando la pasta sarà lievitata, scaldate il forno a 200°, prendete una teglia, rivestitela con la carta da forno e stendete l’impasto, versatevi sopra la passata di pomodoro e distribuitela su tutta la superficie, lasciando liberi i bordi.

04

Disponetevi sopra la provola e il prosciutto cotto Galbacotto, infine ricoprite con il rotolo di pasta sfoglia. Sbattete il tuorlo d’uovo e spennellate tutta la superficie della sfoglia, infine infornate per 20 minuti facendo attenzione che non scurisca troppo.

05

Trascorsi i 20 minuti, coprite con la stagnola e proseguite la cottura per altri 15 minuti, lasciando il forno alla medesima temperatura. Sfornate e servite la vostra pizza parigina ben calda.

Varianti

Come è facile immaginare, esistono molte versioni differenti della pizza parigina, che può essere preparata con ingredienti o un procedimento leggermente diversi da quelli qui descritti: ogni famiglia napoletana ha la sua ricetta.

Si può ad esempio optare per una versione senza pomodoro, oppure potete utilizzare dei pomodori pelati ben passati per realizzare delle salse personalizzate, aromatizzate con del basilico fresco o con altre erbe aromatiche a vostra scelta. Potete inoltre sostituire il prosciutto cotto con della profumata mortadella, se vi piace, o con un altro affettato a vostra scelta, in base agli acquisti fatti con l'ultima spesa. In alcune varianti, inoltre, potete utilizzare nel ripieno delle verdure a vostra scelta, dai peperoni alle zucchine, dalle melanzane agli spinaci.

Provate inoltre a farcire il ripieno della pizza parigina con una selezione di formaggi a vostra scelta: oltre alla provola – sia nella variante dolce sia in quella piccante o affumicata – si può utilizzare il celebre caciocavallo napoletano, perfetto per questo tipo di preparazioni. Se invece volete ottenere un gusto delicato con un grande effetto filante, provate ad aggiungere delle fette di goloso Galbanino: potrete assaporare, ad ogni morso, tutta la bontà del suo impasto filante!

Questa ricetta è inoltre anche un ottimo modo per utilizzare la mozzarella per la pizza, come la Mozzarella Cucina Santa Lucia, perché è un tipo di formaggio che non rilascia liquido in cottura, pur conservando il suo buon sapore di latte: potete distribuirla uniformemente nella farcitura o realizzare un vero e proprio strato di formaggio, accostando le fette una accanto all'altra.

Per quanto riguarda l'impasto, invece, provate a utilizzare della pasta per la pizza già pronta, in modo da cimentarvi nella variante della pizza parigina veloce: se non avete tempo, ma volete comunque servire la vostra pizza parigina nel vostro menù, potete saltare senza difficoltà tutta la parte che riguarda l'impasto e la lievitazione. Se scegliete questa opzione, vi consigliamo di utilizzare una sfoglia rettangolare, per agevolare la disposizione della pasta sulla teglia; seguite il tempo di cottura indicato sulla confezione per evitare che la pasta resti cruda all'interno o troppo cotta all'esterno.

Suggerimenti

Questa deliziosa preparazione si presta a diversi utilizzi: la si può servire come stuzzicante antipasto, come piatto unico o anche come sfiziosa merenda; può facilmente sostituire i tradizionali primi piatti quando si ha voglia di un pasto più veloce e sfizioso: insomma, ogni momento è giusto per gustare questa deliziosa pizza.

Durante le feste e i buffet, si può inoltre servire a parenti e amici come delizioso aperitivo, accompagnata da qualche altrasfiziosità, come un quadrotto di pizza di scarola, per restare in tema di rustici dotati di una farcitura, oppure insieme alla consueta, ma mai banale, pizza Margherita

Ottima calda e filante, inoltre, la pizza parigina può essere consumata anche fredda: è infatti buonissima da mangiare uno o due giorni dopo la sua preparazione! Potete essere certi di mangiare un'ottima pizza anche dopo varie ore dalla cottura, come spuntino, o come spezza fame, come antipasto, o addirittura come vero e proprio sostituto del pranzo. La pizza parigina è infatti perfetta come piatto unico: tutto sta nel dosare bene le quantità! Il nostro consiglio è di tagliarla in triangolini, come fosse un vero e proprio tramezzino.

Se volete aggiungere un tocco di croccantezza in più, aggiungete un cucchiaio di semi di sesamo sulla superficie già spennellata con tuorlo d'uovo, prima di infornare la pizza parigina per la cottura in forno.

Se volete ridurre i tempi di preparazione e decidete di utilizzare un impasto già pronto per pizza come base e della semplice pasta sfoglia già pronta per la copertura, ricordatevi però di estrarre gli impasti dal frigo almeno mezz’ora prima del loro utilizzo, così che siano più semplici da stendere e maneggiare.

Curiosità

Quando si dice "parigina", non si può certo evitare di pensare alla ben nota capitale francese, città tra le più amate al mondo, che fa innamorare ogni giorno innumerevoli cuori.

Nonostante il suo nome richiami quello della città, sembra che questa pizza abbia ben poco a che vedere con Parigi: sebbene alcuni racconti popolari propongano, come inventori della ricetta, alcuni cuochi francesi che cucinavano alla corte dei Borbone, la teoria più diffusa sembrerebbe infatti un'altra.

In dialetto napoletano, infatti “parigina” deriverebbe da pa’ a reggin‘, ossia “per la regina”: leggenda vuole che questo rustico sia stato ideato e offerto a una sovrana del Regno delle Due Sicilie, Maria Carolina d’Asburgo-Lorena. Forse la verità è nel mezzo, come spesso accade: il cuoco era probabilmente uno degli chef venuti dalla Francia, ma il nome della pizza sarà stato immaginato da un cuoco o un aiutante di origini napoletane.

Senza dubbio, una delle componenti più importanti di questa pizza, la pasta sfoglia che ricopre la farcitura, è stata inventata in Francia all’inizio del diciannovesimo secolo e oggi si usa in innumerevoli preparazioni, sia dolci sia salate. Abbiamo dunque un perfetto esempio di “pietanza internazionale”: si potrebbe dire, infatti, che la pizza parigina, pur nelle sue origini prettamente napoletane, abbia davvero qualcosa di francese (e non è il nome!).

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