La pasta secca classica, quella che si trova ogni giorno sulla tavola degli italiani, è preparata con farina di semola di grano duro e acqua; due ingredienti naturali che creano la base per infinite possibilità.
In molte zone d’Italia si trovano in commercio tipi di pasta fatta a mano, la cui lavorazione può prevedere l’aggiunta di alcune verdure e spezie caratteristiche che regalano sapori unici. Ad esempio, specialmente nel sud Italia, alla pasta fresca vengono aggiunti degli alimenti molto colorati, come gli spinaci, il pomodoro e il nero di seppia, che rendono anche la pasta un pochino più particolare. I formati di pasta più utilizzati a questo scopo sono i fusilli, le farfalle e le penne per quanto riguarda le paste corte, mentre per quelle lunghe vengono solitamente usati gli spaghetti e le tagliatelle. La pasta così preparata viene poi lasciata essiccare e venduta solitamente in confezioni trasparenti, che permettono al cliente di vedere bene il prodotto.
Negli ultimi anni si è affermata sempre di più la tendenza a fare più attenzione al cibo, abitudine che ha contagiato pian piano anche il modo di cucinare i primi piatti. Si è diffuso in maniera progressiva, infatti, il commercio della pasta integrale, prodotta con la semola integrale di grano duro, utilizzata al posto della semola classica. Questa farina di grano dà all’impasto una particolare colorazione scura, sul marrone, e un sapore intenso, molto simile al pane. A differenza della classica pastasciutta, la pasta integrale ha un maggior numero di fibre, e un minore quantitativo di zuccheri.
Oltre alla pasta secca, esiste anche quella fresca, la cui preparazione avviene anche in casa, specialmente nelle zone italiane dell’entroterra dalle famiglie che seguono da sempre la tradizione della cucina.
La pasta fresca si divide in pasta classica e pasta all’uovo. Per preparare quest’ultima, bisogna aggiungere all’impasto una certa quantità in grammi di uova: danno un sapore ricco e robusto, oltre a una colorazione gialla intensa. Con questo impasto vengono solitamente preparate le
lasagne, da cucinare con il ragù di carne alla bolognese, le tagliatelle, ottime con le verdure o ancora le
pappardelle, belle ruvide e porose e che accompagnano in modo squisito i sughi di selvaggina. La produzione di questa pasta avviene ovviamente anche in ogni pastificio, dove viene creata in modo tale da poter sopportare qualche giorno di conservazione in frigo.