Le 10 regole del galateo perfetto

Le 10 regole del galateo perfetto

Un intero decalogo che racchiude le regole più importanti che il bon ton impone per sedersi a tavola e comportarsi al meglio senza cadere in errori che devono essere evitati: oggi dedichiamo un po’ di tempo al galateo da applicare a tavola.

In tutto lo stivale, da Venezia a Napoli e fino alle isole, la storia e la cultura del galateo sono molto importanti, non solo nelle situazioni più formali, ma anche nelle occasioni di tutti i giorni.

In ciascuna situazione della nostra giornata ognuno di noi dovrebbe seguire delle regole del bon ton, cioè poche e semplici norme che delineano ad esempio il comportamento da avere, l’abbigliamento per apparire in ordine, seguendo la moda e le tendenze, e come stare a tavola.

Un pranzo o una cena sono momenti conviviali piacevoli in cui godere del buon cibo e di una buona compagnia, non dovrete pertanto sentirvi ingessati nel seguire regole troppo rigide, ma una corretta conoscenza delle buone maniere vi farà sempre sentire a vostro agio, sia che si tratti di un’occasione formale sia che si tratti di un evento tra amici.

Volete soddisfare la vostra curiosità sulle buone maniere a tavola? Eccovi le 10 regole base da non dimenticare.

Conoscere l'apparecchiatura

1. Conoscere l'apparecchiatura

Sia che siate ospiti sia che siate invitati, la conoscenza della sistemazione di piatti, posate e bicchieri è imprescindibile per riuscire a stare a tavola in maniera disinvolta e senza nessun imbarazzo.

All’inizio del pranzo, ogni commensale ha davanti a sé il piatto piano e il piatto fondo, anche nel caso in cui il primo dovesse essere distribuito nei piatti direttamente in cucina per motivi di organizzazione.

I sottopiatti sono contemplati solo nelle occasioni più formali.

Per ogni portata, dovete prevedere nuove posate, quindi ci saranno tante posate quante saranno le portate.

Le forchette vanno sempre a sinistra insieme al tovagliolo piegato a triangolo o a rettangolo e i coltelli, con la lama rivolta sempre verso il piatto, e il cucchiaio a destra. Le posate più lontane dal bordo del piatto vanno usate per prime: così, se il menu comprende sia carne che pesce, le posate del pesce sono all’esterno perché la vivanda più forte, cioè la carne, sarà servita dopo.

Le posate da dessert non si sistemano sopra il piatto, ma arrivano a tavola insieme al carrello dei dolci e ai piattini. Possono essere diverse da quelle del servizio, così come i coltelli da cacciagione che possono avere i manici di materiali diversi e lame diverse, soprattutto, molto taglienti.

A seconda del dessert che servirete, potete portare il cucchiaino o la forchetta ed il coltello da dolce.

Una tavola ben apparecchiata deve avere un bicchiere da acqua, uno da vino rosso e uno da vino bianco, posizionato alla destra di quello da vino rosso. I bicchieri devono appartenere tutti allo stesso servizio, ma i bicchieri per vini speciali o da dessert possono essere diversi e avere uno stile a sé.


Anche il piattino del pane può essere diverso dal servizio e deve sempre essere messo a sinistra del piatto, sistemato tra le forchette e i bicchieri.

Il vino si serve sempre nella sua bottiglia, mentre le caraffe sono destinate solo all’acqua.

Evitate candele profumate a tavola perché potrebbero coprire gli odori del cibo, oltre al fatto che il profumo delle candele può non essere gradito ai vostri ospiti.

Banditi da ogni tavola, formale o informale che sia, gli stuzzicadenti! Se credete che qualcuno potrebbe osare chiedervene uno, potete sistemarli in bagno e indicare la strada al vostro stravagante ospite al momento della coraggiosa richiesta.

Ed ora che le regole della tavola e di come apparecchiarla sono chiare, passiamo ad alcune regole per apparire precisi ed accurati mentre mangiate sia un sofisticato spezzatino con polenta che una pratica pizza al tegamino.

Quando mangiare

2. Quando mangiare

Prima che gli ospiti siano seduti, sulla tavola deve esserci solo l’apparecchiatura, vietato qualsiasi cibo tranne il pane.

Una volta che tutti i commensali si sono accomodati attorno al tavolo, la padrona o il padrone di casa può iniziare a servire, ma gli invitati sono tenuti ad aspettare la loro ospite prima di poter cominciare a mangiare.

Come mangiare

3. Come mangiare

Una volta seduti a tavola, dovete subito mettere il tovagliolo sulle gambe. Vietato metterlo dentro il collo della camicia o del vestito.

Vietato anche spezzettare il pane prima che il pranzo o la cena abbiano avuto inizio.

Il bon ton a tavola vi vieta categoricamente di appoggiare i gomiti sulla tavola o di tenere sulle gambe la mano che non è impegnata con le posate, destra o sinistra che sia. Entrambe le mani devono essere sul tavolo.

La postura a tavola è fondamentale e deve essere mantenuta per riuscire a portare le posate alla bocca e non viceversa. È inammissibile piegarsi verso il piatto o le stoviglie.

Anche le gambe devono essere nella giusta posizione perché, nonostante siano nascoste sotto il tavolo, non devono essere allungate o divaricate arrecando, così, fastidio agli altri commensali.

Inutile dire che parlare a bocca piena o masticare e bere facendo rumore è sintomo di scarsa educazione.

Ogni boccone deve essere piccolo, evitate quindi di mettere in bocca una quantità di cibo esagerata, non è il modo più corretto per dire che state apprezzando il menu. Se mangiate con il cucchiaio, assaporate solo dalla punta.

È importante anche sapere come bere: non chiedete mai il ghiaccio per il vino, sarebbe una vera e propria eresia. Se non desiderate più bere vino, lasciatene un po’ nel vostro bicchiere.

Se la padrona di casa porta in tavola un piatto da portata da cui dovrete servirvi da soli, ricordate di farlo sempre con le posate del servizio e mai con le vostre.

Una volta che avete cominciato a mangiare, non appoggiate mai le posate sulla tovaglia; se fate una pausa, ricordate di appoggiarle nel piatto, con i manici rivolti verso l’alto. I rebbi della forchetta andranno sempre rivolti verso il basso.

Mangiate con le mani solo il pane, per tutte le altre pietanze usate le posate necessarie, non sono ammesse deroghe.

Nonostante sia sempre un annoso oggetto di discussione, la scarpetta con il pomodoro degli involtini di carne al sugo è bandita dal galateo della tavola, in qualsiasi occasione.

La conversazione

4. La conversazione

Meglio evitare centrotavola o candelabri troppo alti perché sovrasterebbero gli ospiti, impedendo così una facile conversazione. Agevolate, invece, la conversazione con centrotavola bassi disposti su più punti del tavolo, evitandone uno grande centrale.

L’uso dei cellulari è sempre vietato a tavola. Resteranno in borsa o nelle tasche e potranno essere controllati solo quando la cena si sarà conclusa.

Un sottofondo musicale è sempre piacevole, ma state attenti al volume che non deve essere troppo alto.

Il bon ton obbliga anche a seguire regole sugli argomenti di conversazione: evitate di parlare di persone non presenti alla cena e di temi particolarmente delicati che potrebbero sollevare questioni morali, trasformando la tavola in un salotto per un vero e proprio dibattito.

Non parlate mai con la bocca piena.

Il boccone va portato alla bocca mentre non state parlando, altrimenti rischierete di parlare mentre masticate e non è molto elegante.

Inoltre, la regola vuole che nel parlare con gli ospiti dovete mantenere il tono della voce in modo naturale, senza urlare o parlare troppo piano.

Rispettare i padroni di casa

5. Rispettare i padroni di casa

Se siete invitati a un pranzo o a una cena in casa, cercate di arrivare sempre puntuali, né in ritardo né con eccessivo anticipo perché entrambe le situazioni metterebbero in imbarazzo e in difficoltà i padroni di casa.

È vietato presentarsi a mani vuote, ma evitate di regalare fiori o di portare il dessert: i fiori obbligherebbero la padrona di casa a distogliere la sua attenzione dall’organizzazione della cena in cucina per cercare un vaso adatto; portare un dessert non è segno di buona educazione perché, sicuramente, il menu prevede già un dolce e i padroni di casa potrebbero non apprezzare il gesto dopo aver trascorso ore ai fornelli per preparare un pranzo o una cena completi.

Se in una pietanza dovesse mancare di sale, non chiedetene mai ai padroni di casa e non aggiungetene se la ciotola del sale dovesse essere in tavola: sarebbe un modo per dire che non apprezzate quello che avete nel piatto.

Come al ristorante, anche a casa non dovete alzarvi per aiutare i padroni di casa a sparecchiare a fine pasto. La vostra presenza non è necessariamente gradita in cucina e, anzi, potrebbe intralciare l’organizzazione. Aiutate solo dietro espressa richiesta di chi ha organizzato il pranzo o la cena.

Il brindisi

6. Il brindisi

Nonostante una cena o un pranzo siano momenti conviviali e allegri, il brindisinon ammette il classico cin cin con l’incontro rumoroso di tutti i bicchieri.

Il galateo a tavola prevede che i calici vengano alzati con un cenno del capo e un sorriso. Ammesso un augurio speciale da parte di uno dei commensali per motivare il brindisi.

I bambini

7. I bambini

Se tra gli ospiti ci sono anche bambini dai tre anni in su, è bene prevedere un tavolo a parte e una babysitter che si occupi della loro gestione a tavola, e organizzare un pasto tutto per loro che contempli ricette sfiziose come gli hamburger di salmone o delle polpette di cous cous, lasciando così ai genitori la possibilità di godere del pasto in tranquillità.

Il momento del caffè

8. Il momento del caffè

Evitate di fare rumore con il cucchiaino mescolando lo zucchero nella tazzina. Il gesto corretto per questa operazione muove il cucchiaio dall’alto verso il basso e non contempla, invece, un movimento circolare.


Sicuramente sarà difficile evitare all’inizio il movimento del cucchiaino verso il centro della tazzina, ma dopo un po’ vi verrà naturale mescolare dall’alto verso il basso.

Il galateo non consente di portare alla bocca il cucchiaino da caffè prima di appoggiarlo sul piattino.

I divieti salienti

9. I divieti salienti

Sulla tavola non compariranno mai i portacenere. Infatti, è assolutamente vietato fumaredurante i pasti o alzarsi per uscire sul balcone con l’inseparabile sigaretta. Se i padroni di casa lo permettono, si potrà fumare solo una volta che tutti i commensali si saranno alzati dal tavolo a fine pasto.

È vietato sedersi a tavola indossando un cappello o dei guanti.

È vietato toccare il cibo con le mani prima di assaggiarlo.

È vietato sedersi a tavola a torso nudo, anche se siete al mare e fa molto caldo.

Ricordate che in questo caso non sono ammesse deroghe.

Buon Appetito

10. Cosa non dire

Non iniziate mai un pranzo o una cena augurando a tutti “buon appetito”. Oltre a tale augurio iniziale, ricordate di non dire “salute” se qualcuno starnutisce, infatti la regola vuole che si eviti di evidenziare un momento che per alcuni potrebbe risultare imbarazzante.

Le regole da seguire - valide sia per gli uomini che per le donne - sono finite, tenetele a mente e sarete perfetti in ogni occasione.

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