Oggi cuciniamo insieme
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Santa LuciaPresenta

Bussolai

Ricetta creata da Bussolai
Bussolai
Santa Lucia. Lo spirito creativo di Galbani.
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Presentazione

Con il termine bussolai si intendono dei biscotti tipici della cucina veneta, e in particolare dell'isola di Burano. Si tratta di frollini molto semplici da realizzare, dalla forma rotonda o a esse. Sono molto profumati e si possono servire a colazione, oppure a merenda. Scopriamo insieme come realizzare degli ottimi biscotti bussolai, anche con gli ingredienti Galbani, e portare in tavola tanta allegria da condividere in famiglia.

Facile
4
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Ingredienti

  1. 250 g di farina;
  2. 250 g di zucchero semolato;
  3. 5 tuorli d'uovo;
  4. un albume;
  5. 250 g di Burro Panetto Santa Lucia a temperatura ambiente;
  6. 1 bustina di vanillina o in alternativa la scorza di mezzo limone;
  7. sale q.b.

Preparazione

01

Come prima cosa rompete le uova e dividete il rosso dal bianco, aiutandovi con il guscio dell'uovo oppure aspirando il tuorlo con il pratico trucco della bottiglia di plastica.
Montate quindi l'albume a neve ferma, utilizzando le fruste manuali o quelle elettriche.

02

Lavorate anche i tuorli, cioè i rossi d'uovo, mescolando con la farina, lo zucchero e la vanillina, o in alternativa la buccia grattugiata di mezzo limone. Unite anche il Burro Panetto Santa Lucia sciogliendolo con le mani e facendolo aderire con cura alla farina.

03

Impastate con cura, finché non avrete ottenuto un panetto uniforme e omogeneo che farete riposare per almeno un'ora in un recipiente coperto, protetto dal sole.

04

Infarinate la spianatoia e riprendete l'impasto, lavorandolo con le mani il meno possibile in modo che la frolla non si scaldi troppo e si cucini. Stendete con il mattarello e ricavate dei dischi, che modellerete dando la forma tipica dei bussolai, chiamati anche buranelli.

05

I frollini di Venezia sono pronti per essere infornati, a 170° per circa 15 minuti, in modalità statica. Toglieteli dal forno prima che diventino troppo scuri.

06

Un profumo di scorza di limone e di burro inonda la cucina: lasciate raffreddare i bussolai e serviteli per merenda, o in accompagnamento a té, caffellatte, tisane o altre bevande calde.

Varianti

La ricetta regionale dell'isola di Burano richiede solo alcuni semplici ingredienti, come vogliono le origini umili di questo frollino aromatizzato al limone.
In realtà, esistono tante varianti, fra cui quella con il cioccolato fuso, versato ad alte temperature sul frollino, in modo da ottenere una deliziosa glassa lucida e croccante.
I bussolai con cioccolato al latte o cacao fondente sono la versione più golosa, apprezzata soprattutto dai bambini* e dagli amanti della pasticceria.

In base alla storia e all'antica ricetta dei bussolai, esistono due versioni di questi biscotti: a Venezia, in particolare, si tratta di un prodotto da forno che si gusta salato, come uno snack e uno stuzzichino durante la pausa lavoro o l'aperitivo. Solo nell'isola di Burano, invece, i bussolai, o bussolà, sono dolci, realizzati con tanto burro e tante uova, dalla consistenza dura ma gustosissima!

Ora vi proponiamo alcune varianti tutte da provare, utilizzando i prodotti Galbani e Santa Lucia.

Come prima variazione sul tema, vi consigliamo di aggiungere al composto una dose generosa di Mascarpone Galbani Santa Lucia, e di amalgamare con cura tutti gli ingredienti, con movimenti circolari dal basso all'alto.
Oppure, potete realizzare degli ottimi biscotti buranelli aggiungendo del rum e della Crema Dolce alla Ricotta Galbani Santa Lucia: i due ingredienti si sposano a meraviglia e regalano un contrasto interessante.

Se, invece, volete ottenere un sentore acidulo tipo panna acida (anche conosciuta come creme fraiche) aggiungete qualche cucchiaio di Yogurt Galbani bianco magro: otterrete frollini fragranti e dal sapore delicato.

Infine, un'idea per i più golosi: intingete i bussolai nella crema pasticcera, realizzata con la buccia del limone, per un'autentica esperienza dei sensi!

Suggerimenti

I frollini buranelli si distinguono a prima vista per la forma a ciambella con il buco, e per un bel colore giallo intenso che mette subito allegria fra grandi e piccini*, come vuole la ricetta regionale.

Vi consigliamo di cucinare i bussolai su una teglia foderata di carta forno, perché la consistenza umida dei frollini potrebbe attaccarsi alla superficie. L'alta quantità di burro e di uova rendono questa ricetta particolarmente golosa, quindi vi suggeriamo di non ungere o aggiungere olio e altri grassi, soprattutto sulla teglia. Basterà un foglio di carta da forno per garantirvi un risultato eccellente e permettere ai frollini di staccarsi in modo agevole, senza lasciare residui sul fondo, né rompersi.

Un trucco del miglior pasticcere, e soprattutto rubato alle mogli dei pescatori veneti, è di infornare a 200° per i primi 15 minuti, in modo da creare una bella doratura, e abbassare a 150° per i restanti 10 minuti.
Per controllare la cottura ed evitare che si brucino, vi consigliamo di sfornare i bussolai quando sono ancora soffici e belli gialli, evitando che si anneriscano: non è necessario che siano del tutto cotti, vanno bene ancora leggermente morbidi. Si induriscono fuori dal forno, raffreddandosi, provare per credere!

*Sopra i tre anni

Curiosità

Come quasi la maggior parte delle ricette regionali del nostro Stivale, anche i bussolai, o buranelli, hanno una storia molto particolare che si perde nei secoli.

Secondo un'antica leggenda, le mogli dei pescatori dell'isola di Burano preparavano questi frollini in grandi quantità, perché si potevano conservare per tanto tempo. Le spose dei pescatori preparavano quindi un fagotto con questi frollini profumati e li davano ai mariti che li consumavano durante i viaggi interminabili in barca, e durante la pesca.
In pratica, i bussolai erano gli antichi dessert dei marinai che, come dice il proverbio, hanno una parola poco affidabile che si perde tra i flutti e le onde.

Come recita il detto, le mogli dei marinai "non sono né vedove né maritate": però di sicuro sono delle ottime cuoche nel preparare i biscotti per i marinai, naturalmente a lunga conservazione, così che possano gustarli durante i viaggi in mare.

Il nome dei bussolai, o buranelli, deriva da "ciambella con il buso", in veneto "buco": una forma tipica che può variare anche nella forma aperta e allungata, a esse.

La storia ci insegna che i buranelli venivano conservati nelle credenze e che servissero per profumare la biancheria, grazie all'intenso sentore di limone e rum.

Oggi i buranelli si consumano come dessert a fine pasto, nelle locande e nelle trattorie di Venezia e di tutto il Veneto.

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