Oggi cuciniamo insieme
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Mortadella GalbaniPresenta

Mini arancini con mortadella, Galbanino e pesto di pistacchi

Ricetta creata da Galbani
Mini arancini con mortadella, Galbanino e pesto di pistacchi
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Presentazione

Definire irresistibili questi mini arancini con mortadella Augustissima Galbani, Galbanino e pesto di pistacchi è davvero riduttivo! Parliamo di una ricetta che affonda le sue radici nella storia della gastronomia siciliana, ma con quel tocco di modernità che li rende perfetti per ogni occasione. Il riso cremoso, la delicatezza della mortadella Augustissima e il cuore filante di Galbanino, uniti al sapore unico del pesto di pistacchi, danno vita a un'esperienza di gusto che non vi deluderà. Un semplice involucro che, al suo interno, racchiude pura felicità.

Perfetti come antipasti per un buffet o un pranzo in famiglia, ricreare questi mini arancini è sempre una grande idea; infatti, ne esistono davvero varie tipologie tutte deliziose. Volete provare un’altra gustosa versione? Uno dei migliori consigli che possiamo darvi è quello di assaggiare gli arancini alla norma, ripieni di una golosa farcitura di melanzane fritte che li rende perfetti per una serata tra amici.

Il procedimento è abbastanza semplice, potremmo identificare la difficoltà come media, ma questo perché bisogna fare un po' di attenzione con l’olio caldo, ad ogni modo il risultato finale vi ripagherà ampiamente: dorati, croccanti e con un cuore filante che fa venire l'acquolina in bocca, cosa aspettate a provarli? A noi non resta che augurarvi buon appetito!

Media
4/6
50 minuti
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Ingredienti

  • 100 g di farina
  • 2 uova
  • 300 g di riso Arborio o Carnaroli
  • 3-4 cucchiai di pesto di pistacchi
  • 100 g di Mortadella Galbani Augustissima
  • Ricotta Galbani Santa Lucia
  • 150 g di pangrattato
  • Burro Galbani Santa Lucia
  • Parmigiano Reggiano grattugiato
  • 1,2 l di brodo vegetale
  • Olio per frittura q. b.

Preparazione

01

Iniziate cuocendo il riso in abbondante brodo vegetale fino a che non risulti ben cotto e cremoso. Una volta cotto, scolatelo e conditelo con un pizzico di sale, pepe, burro Galbani Santa Lucia e Parmigiano Reggiano grattugiato. Mescolate bene e lasciate raffreddare, meglio se lo fate riposare in frigorifero per circa un'ora, in modo da renderlo più facile da lavorare.

02

Nel frattempo, in una ciotola, mescolate la mortadella Galbani Augustissima tagliata a piccoli dadini con il pesto di pistacchi (preferibilmente fatto in casa per un sapore più intenso!) e la ricotta Galbani Santa Lucia. Amalgamate bene fino ad ottenere un ripieno cremoso ed equilibrato, che non deve essere né troppo liquido né troppo compatto.

03

Ora potete assemblare i mini arancini. Prelevate una piccola porzione di riso e schiacciatela delicatamente nel palmo della mano per formare la base; se necessario, per facilitare la lavorazione, potete inumidire leggermente le mani con un po' d’acqua. Al centro, aggiungete un cucchiaio di ripieno di mortadella, pesto e ricotta. Coprite con altro riso e, con le mani, compattate bene, formando una pallina tonda tipica degli arancini formato mini. Proseguite fino a terminare tutti gli ingredienti; dovreste ottenere circa 12-15 piccoli arancini di dimensioni uniformi.

04

Una volta pronti i mini arancini è il momento di dedicarsi alla panatura. Passateli prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e, infine, nel pangrattato. I vostri arancini sono pronti per essere cotti.

05

Dedicatevi alla cottura, scaldando abbondante olio in una pentola, in una padella o nella friggitrice. Procedete a friggere gli arancini uno o due alla volta, immergendoli completamente nell'olio bollente per circa 4-5 minuti, fino a quando non saranno ben dorati e croccanti. Se usate una friggitrice, otterrete una cottura ancora più uniforme. Una volta pronti, scolateli su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. I vostri mini-arancini sono pronti per essere serviti!

Varianti

I mini arancini sono una vera delizia, ma ciò che li rende ancora più speciali è la possibilità di sperimentare con una varietà infinita di ripieni. Giocare con gli ingredienti vi permette di creare combinazioni originali e sorprendenti, offrendo ogni volta un'esperienza gustativa unica. La nostra ricetta con Mortadella Galbani Augustissima, Galbanino e pesto di pistacchi è una meravigliosa fusione tra antico e moderno, ma ci sono davvero tanti altri ripieni che potete sperimentare.

Se preferite una versione più sfiziosa, provate un ripieno di funghi porcini saltati in padella con un po' di aglio e olio, oppure una combinazione di spinaci e ricotta, per un tocco di cremosità in più. Se, invece, cercate qualcosa di più audace, potete farcirli con speck Galbani o prosciutto cotto Fetta Golosa Alta Qualità: il contrasto tra il riso, il ripieno filante e il sapore deciso di questi salumi, risulterà davvero irresistibile. E che dire degli arancini di riso con prosciutto cotto e provolone? Una variante assolutamente da provare.

Se siete amanti dei sapori più mediterranei, potete scegliere ripieni a base di melanzane fritte, che conferiranno una nota ricca e avvolgente, oppure olive verdi denocciolate, che conferiscono al risultato un tocco di sapidità in più. Ma le varianti non finiscono qui! Se ciò che desiderate è una versione ancora più saporita, potete cuocere il riso in brodo con un pizzico di zafferano oppure potete inserirlo direttamente nell’impasto, ciò che è certo è che otterrete un aroma a dir poco unico.

In alternativa, sfumate con un po' di vino bianco prima di mescolarlo con il burro, gli darete una marcia in più. Non dimenticate di arricchire il composto finale con un po' di formaggio grattugiato, che donerà un gusto ancora più avvolgente e profumato.

Anche la cottura degli arancini può essere personalizzata in base ai vostri gusti e alle vostre preferenze. La preparazione antica prevede la frittura, che dona agli arancini la caratteristica panatura dorata e croccante che li rende irresistibili. Ma se preferite una versione più leggera e pratica, potete anche cuocerli in forno: basterà spennellarli con un po’ di olio d’oliva e cuocerli a 180°C per circa 20 minuti. Quest'alternativa vi regalerà degli arancini comunque croccanti, ma con un procedimento meno impegnativo. Se volete ridurre ulteriormente l'uso di olio, potete anche optare per una cottura in friggitrice ad aria, che mantiene una buona croccantezza esterna senza compromettere il sapore.

In ogni caso, che decidiate di preparare gli arancini con un ripieno particolare o di optare per una cottura al forno, questo piatto vi garantirà sempre un risultato da leccarsi i baffi.

Suggerimenti

I mini arancini rappresentano la scelta perfetta se volete impressionare i vostri ospiti: sono uno dei piatti ideali per un aperitivo sfizioso, uno snack o un buffet che accontenterà tutti, questo è certo!

Grazie alla loro praticità e al fatto che si mangiano con le mani, sono perfetti anche per una festa informale e conviviale. Per un pranzo o una cena in famiglia, potete prepararli più grandi, come piatto unico, accompagnandoli con una insalata fresca o delle verdure grigliate. Gli arancini sono anche perfetti per un picnicall'aperto, perché si gustano benissimo anche freddi e sono facili da trasportare, soprattutto se conservati in una confezione ermetica che li mantiene fragranti e pronti da mangiare in ogni momento.

Questa ricetta, poi, è l'ideale per trasformare un piatto molto conosciuto in qualcosa di originale, o per riutilizzare un risotto avanzato dai giorni precedenti. Se non avete già il riso cotto, non preoccupatevi: potrete scegliere la varietà di riso che preferite tra Arborio e Carnaroli; entrambe sono perfette per donare una consistenza unica al piatto.

Un trucco utile per la preparazione riguarda la cottura degli arancini, che deve avvenire in abbondante olio di semi caldo per ottenere una frittura uniforme. Per essere sicuri che l'olio sia alla temperatura giusta, potete immergerci uno stuzzicadenti: se vedete delle bollicine formarsi intorno, significa che la temperatura è quella giusta. In caso contrario, attendete qualche altro minuto.

Altro aspetto a cui prestare attenzione è la panatura. Un piccolo trucco per ottenere delle forme perfette è quello di inumidire le mani prima di lavorare il riso: così facendo, riuscirete a modellare gli arancini con più facilità. Volete una versione priva di glutine? Non c’è problema: sostituite il pangrattato con quello senza glutine e otterrete degli arancini altrettanto gustosi e croccanti!

Infine, fate attenzione al momento della scolatura. Gli arancini, una volta raggiunta la doratura esterna, devono essere rimossi dall'olio e adagiati delicatamente sulla carta assorbente: in questo modo, l'olio in eccesso sarà assorbito e il risultato finale non avrà un fastidioso sapore di unto, ma sarà perfetto.

Ora che avete scoperto tutti i trucchi per preparare questa bontà, siete pronti per cucinare i vostri mini arancini con mortadella, Galbanino e pesto di pistacchi, quindi che si aprano le danze per apericene o pranzi in famiglia!

Curiosità

Mini arancini o arancini più grandi, farciti con prelibatezze come mortadella, Galbanino o pesto di pistacchi, oppure semplici e gustosi con solo formaggio filante: le varianti sono infinite e di certo il peso o la forma non influiranno sul gusto! E se siete ancora indecisi se chiamarli arancini o arancine, sappiate che il dibattito tra le due "fazioni", è tutt’altro che risolto.

A Palermo e nelle zone circostanti, il piatto è chiamato "arancina", un nome che si ispira alla forma tondeggiante dell’arancia, il frutto che simboleggia la Sicilia. A Catania, invece, si preferisce il termine "arancino", in riferimento alla forma più allungata che richiama simbolicamente l’Etna, il maestoso vulcano siciliano.

Storicamente, quello che sappiamo è che le origini degli arancini risalgono al periodo della dominazione araba in Sicilia, tra il IX e l’XI secolo. Gli Arabi, infatti, erano soliti preparare un piatto simile, appallottolando il riso con lo zafferano e aggiungendo carne di agnello. Questo piatto, che possiamo considerare il precursore degli arancini, venne poi adattato ai gusti locali. Molto tempo dopo, Federico II, già sovrano a soli 4 anni e forse con un debole per gli arancini, fece della Sicilia un centro gastronomico all’avanguardia e pare che “inventò” la panatura, che ha reso la ricetta come la conosciamo oggi: golosa e croccante.

Un’altra curiosità degna di nota riguarda il modo giusto di mangiare l’arancino. Se volete mangiarlo come un vero siciliano, ricordatevi di gustarlo a testa in giù! La punta dorata, infatti, deve essere rivolta verso il basso, per permettere al ragù contenuto al suo interno di scivolare delicatamente verso il fondo, creando un equilibrio di sapori così perfetto, che poche ricette possono vantare.

Infine, ogni anno, il 13 dicembre, nella cultura religiosa siciliana si celebra il giorno di Santa Lucia: in questa giornata speciale, le tavole siciliane si riempiono di arancini di ogni tipo, forma e dimensione.

Siete arrivati fin qui e vi è venuta voglia di provare queste prelibatezze, cosa aspettate a cimentarvi con la ricetta? Non ve ne pentirete!

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