Oggi cuciniamo insieme
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certosaPresenta

Crescentine

Ricetta creata da Galbani
Prova con
Certosa 165g
Certosa 165g
Certosa. La crescenza dal gusto fresco e genuino.
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Presentazione

Tipiche dell'Emilia Romagna, le crescentine sono dei bocconcini di pasta fritta solitamente servite in abbinamento ad affettati, confetture e formaggi molli, come la Certosa.

Di luogo in luogo, e di famiglia in famiglia, cambiano nome e piccoli passaggi nella preparazione, ma restano sempre un piatto della tradizione, sfizioso e saporito.

Potreste sentirle chiamare anche gnocchi fritti, pinzini, pizza fritta o piè fritta, possono essere fritte nello strutto o nell'olio (di semi e di oliva): ciò che non cambia è la loro fragranza e la loro bontà.

Se avete voglia di prepararle direttamente a casa vostra, radunate questi pochi semplici ingredienti e preparatevi a mettere le mani in pasta.

Se volete scoprire come cucinare i fritti alla perfezione, non perdetevi la sezione dedicata.



Facile
4
35 minuti
1 ora di lievitazione
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Ingredienti

  1. 165 g di Certosa Galbani
  2. 300 g di farina
  3. 150 ml di latte
  4. 1/2 panetto di lievito di birra
  5. 50 ml di olio extravergine d'oliva
  6. olio di semi q.b.
  7. sale q.b.
  8. zucchero q.b.

Preparazione

Per realizzare le crescentine, setacciate la farina e disponetela a fontana su un piano di lavoro, quindi versate nel buco al centro il lievito sciolto in un po' di latte caldo, l'olio extravergine d'oliva e un pizzico di sale e zucchero.

Lavorate bene tutti gli ingredienti con le mani, aggiungendo il latte poco alla volta per raggiungere la consistenza esatta. Dopo 10 minuti, l'impasto dovrà risultare omogeneo ed elastico.

Lasciate lievitare la pasta per un'oretta, dopodiché stendetela con l'aiuto di un matterello fino a ottenere una sfoglia abbastanza sottile. A questo punto, tagliatela a forma di rombi o di rettangoli.

Portate a bollore un pentolino di abbondante olio di semi e immergetevi le crescentine una ad una per circa un minuto. Scolatele e riponetele su della carta assorbente affinché perdano l'olio in eccesso.

Servitele ancora calde, accompagnate dalla Certosa e di affettati a piacere.


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