Presenta

Cheesecake al cioccolato e arancia

Ricetta creata da Galbani

Varianti

La cheesecake arancia e cioccolato può essere personalizzata in diverse varianti per soddisfare tutti i palati.

Una delle versioni più gustose prevede l'aggiunta di una ganache al cioccolato, che può essere utilizzata per ricoprire la superficie della cheesecake, donando una consistenza vellutata e un sapore ancora più dolce.

Per quanto riguarda la base, al posto dell'impasto con biscotti sbriciolati, si può optare per una base di pasta frolla con impasto fatto in casa, utilizzando farina, burro e zucchero, per un risultato più croccante. In alternativa, potete sostituire i biscotti secchi con biscotti al cacao per un gusto più intenso o con biscotti alle mandorle per un tocco croccante e aromatico.

Potete aggiungere un pizzico di cannella o di scorza di limone al burro fuso per ottenere un aroma ancora più intenso.

Inoltre, è possibile sperimentare con il ripieno, provando diversi tipi di formaggio spalmabile, oltre al mascarpone, infatti, potete provare anche la ricotta, per una texture ancora più cremosa.

Per un tocco in più, potete aggiungere all'impasto scorzette di arancia candite o gocce di cioccolato, creando un connubio perfetto di sapori che esalterà ancora di più il contrasto tra l'acidità dell'arancia e la dolcezza del cioccolato.

Sperimentate con diverse tipologie di cioccolato per la ganache, come cioccolato al pistacchio o al caramello. Potete anche aggiungere un pizzico di sale Maldon per un contrasto di sapori interessante.

Aggiungete granella di nocciole, pistacchi o mandorle per un gusto croccante e un aspetto più rustico.

Per guarnire la vostra cheesecake arancia e cioccolato potete anche preparare una salsa all'arancia con succo d'arancia, zucchero e un pizzico di amido di mais per accompagnare la cheesecake ed esaltarne il gusto. In alternativa, realizzate una salsa al cioccolato con panna, cioccolato fondente e un pizzico di burro per una decorazione ancora più golosa.

Con queste varianti, la vostra cheesecake arancia e cioccolato sarà sempre diversa e sorprendente, perfetta per stupire i vostri ospiti e deliziare il vostro palato con infinite combinazioni di sapori. Sbizzarritevi con la fantasia e create la vostra versione personalizzata di questo dolce irresistibile!

Consigli

Per preparare una cheesecake arancia e cioccolato perfetta, è fondamentale seguire alcuni consigli che garantiranno un risultato ottimale.

Iniziate scegliendo uno stampo con cerniera piuttosto che una semplice teglia antiaderente: questo tipo di stampo facilita l'estrazione della cheesecake senza danneggiarne la forma. Assicuratevi di imburrarlo e rivestirlo con carta forno per evitare che il composto si attacchi.

Quando preparate il composto per la base, mescolate i biscotti sbriciolati con burro fuso e pressatelo bene sul fondo dello stampo con cerniera, aiutandovi con il dorso di un cucchiaio per ottenere uno strato uniforme. Lasciate riposare in frigo mentre preparate il ripieno.

Per il ripieno, seguite attentamente le dosi indicate nella ricetta. Un errore comune è non bilanciare correttamente gli ingredienti, il che può compromettere la consistenza della cheesecake. Dopo aver mescolato tutti gli ingredienti all'interno di una ciotola capiente, versate il composto nello stampo e livellatelo con una spatola.

Dopo aver atteso i tempi i riposo della vostra cheesecake, toglietela dallo stampo con cerniera e tagliatela in porzioni. Potete adesso pensare alla decorazione: optate per una ganache al cioccolato o fettine di arancia candita per un effetto visivo e gustativo sorprendente.

Seguendo questi consigli, la vostra cheesecake arancia e cioccolato sarà un successo garantito.

Curiosità

Nella mitologia greca, le arance sono raffigurate come le leggendarie "mele d’oro" del giardino delle Esperidi. Secondo Esiodo nella sua "Teogonia", l'albero dei frutti d’oro fu creato in occasione delle nozze tra Zeus ed Era come un dono speciale e festoso. Così, gli agrumi divennero simbolo di fecondità e amore. Portare questi globi d'oro, riservati agli dei, agli uomini fu una delle fatiche che Ercole dovette compiere. Si hanno notizie dell'esistenza della pianta in tempi antichissimi in Cina, dove si ritiene che sia stata generata per mutazione dalla pianta dell'arancio amaro.

La tradizione europea della coltivazione dell’arancia è profondamente legata al Mezzogiorno italiano e al sud della Spagna, due regioni accomunate da un evento storico epocale: l'invasione araba. Sono infatti i seguaci di Maometto, insediatisi tra il VII e il IX secolo, a introdurre il frutto in queste aree. Tuttavia, le arance di quel tempo erano amare e venivano coltivate principalmente per scopi ornamentali, creando giardini splendidi e colorati ma senza essere considerate una delizia culinaria.

L’arancia era già nota ai romani, ma la sua coltivazione non ebbe grande successo e la pianta fu presto dimenticata. La reintroduzione dell’arancia nella cultura gastronomica europea avvenne solo molto più tardi, durante l'epoca delle grandi scoperte geografiche. Fu solo allora che il frutto ottenne il meritato riconoscimento.

Alla fine del XV secolo, la corona portoghese, desiderosa di bypassare i costosi dazi imposti da veneziani e turchi, finanziò una serie di viaggi esplorativi. Questo culminò con l’impresa di Vasco da Gama, che nel 1498 raggiunse Calicut, sulla costa occidentale dell'India, dopo aver circumnavigato l’Africa. Questo evento segnò non solo l’apertura di una nuova via marittima per l’oriente e il declino delle vecchie rotte terrestri e del potere veneziano, ma anche l’introduzione in Europa dell’arancia dolce. I portoghesi portarono questo frutto in Europa e persino agli arabi, che lo ribattezzarono “burtuqal”, un nome che rifletteva i nuovi importatori.

Il nome dell’arancia, quindi, non è più il persiano “narang” (da cui derivano l’italiano “arancia” e lo spagnolo “naranja”), ma una radice che si ritrova nel greco “portokali” e in vari dialetti italiani. Questo cambio di nome segna il frutto come un’importazione portoghese, nascondendo al contempo il segreto del suo viaggio. Mentre il frutto dolce portoghese si diffondeva, Venezia subiva l’amarezza della sconfitta. I veneziani, fedeli alla loro tradizione, continuarono a chiamare il frutto “naranza” e dedicarono ad esso una sezione del mercato di Rialto, la naranzeria. La rivalità con i portoghesi restò viva e la parola “bortuqal” non venne mai accettata dai Dogi veneziani.