Oggi cuciniamo insieme
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Zeppole di riso

Ricetta creata da Galbani
Zeppole di riso
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Presentazione

Le zeppole di riso sono dolci tipici della Sicilia: dette anche 'crespelle' (o crispelle) o 'benedettine', nascono a Catania ma sono diffuse in tutta l'isola con pronunce diverse a seconda della zona (ad Acireale le chiamano 'zeppuli'). Stiamo parlando di frittelle preparate con miele e riso e aromatizzate con bucce e succo d'arancia. È consuetudine prepararle per il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, la Festa del Papà, e per il Carnevale (ad Acireale si tiene il Carnevale più bello di tutta la Sicilia). Tuttavia sarebbe un peccato privarsene per il resto dell'anno, perché sono davvero deliziose e infatti non mancano mai nei pranzi domenicali dei siciliani. Vedremo come si cucinano, vi racconteremo qualche curiosità e vi consiglieremo anche altre ricette del sud Italia, buone da leccarsi i baffi!

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4
50 minuti
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Ingredienti

  1. riso Carnaroli o Vialone Nano 250 g
  2. latte intero 150 ml
  3. lievito di birra secco 2
  4. farina tipo 00 125 g
  5. Miele 200 g
  6. cannella in polvere 1/2 cucchiaino
  7. Burro Santa Lucia 50 g
  8. succo d'arancia 65 mlg
  9. scorza di un'arancia
  10. sale 5 g

Preparazione

Le tempistiche di questa ricetta non sono di per sé molto lunghe, ma dobbiamo considerare i tempi di raffreddamento, che inevitabilmente dilatano la durata della sua realizzazione.

01

Per prima cosa occupatevi del riso, che dovrà essere cotto per 20 minuti in una pentola con abbondante acqua salata. Una volta trascorso questo tempo, scolatelo e fatelo raffreddare.

02

Quando il riso sarà a temperatura ambiente, mettetelo in una ciotola e setacciate sopra la farina. A parte stemperate il lievito nel latte e versate il tutto nel contenitore del riso. Amalgamate bene con una forchetta e, quando avrete ottenuto un composto omogeneo, aggiungete il burro fuso, grattugiate sopra la scorza d'arancia e mescolate di nuovo aiutandovi con un cucchiaio.

03

Lasciate riposare l'impasto per 30 minuti, dopodiché stendete il vostro composto su un piano di lavoro infarinato e con le mani formate e modellate dei bastoncini lunghi circa 10 cm.

04

A questo punto preparate la salsa che andrà ad accompagnare le zeppole. Spremete due arance (se sono piccole anche tre, l'importante è ottenere almeno 65 ml di liquido), filtrate il succo con un colino in un contenitore, nel quale aggiungerete anche il miele. Infine, spolverizzate la cannella, mescolate bene e, per eliminare eventuali grumi, filtratelo ancora una volta con il colino.

05

Passate quindi alla frittura delle zeppole, che dovrà avvenire in olio di semi di arachide ad alta temperatura: sinceratevi che l'olio sia ben caldo prima di iniziare a friggere. Dovranno essere ben dorate su tutta la superficie e, una volta cotte al punto giusto, toglietele dalla pentola e adagiatele su un piatto, su cui avrete messo della carta assorbente che raccoglierà l'olio in eccesso. Attendete qualche minuto per non bruciarvi e potrete gustare le vostre strepitose zeppole!

Varianti

Vi abbiamo presentato la ricetta ufficiale di Catania, tuttavia è possibile realizzare le zeppole di riso con qualche variante. Per esempio, potreste aggiungere dei canditi o dell'uva passa nell'impasto oppure molti suggeriscono di spolverizzare le zeppole con abbondante zucchero a velo.

Un'altra ricetta tipica e alternativa alla nostra è quella delle zeppole di patate: un dolce molto goloso che si prepara con le uova, il Burro Santa Lucia e lo zucchero in aggiunta agli ingredienti delle zeppole che vi abbiamo presentato e sostituendo al riso le patate ridotte a purea. La preparazione è un po' più laboriosa, soprattutto perché il tempo di lievitazione dovrà essere di almeno 3 ore.

Suggerimenti

Dal momento che le arance e il miele sono predominanti nelle zeppole, è importante che entrambi siano di buona qualità. Le arance rosse di Sicilia IGP naturalmente sono le migliori. Se invece non volete utilizzare il succo d'arancia, potete scegliere un miele agrumato, che vi consente di avere l'aroma degli agrumi, senza la necessità di spremere alcun frutto.

Se vi piace preparare i dolci tipici del sud, c'è davvero da sbizzarrirsi, soprattutto per le produzioni siciliane e partenopee. Vi consigliamo quindi di assaggiare anche la pastiera napoletana, realizzata con la Ricotta Santa Lucia e le sfince di San Giuseppe, un'altra prelibatezza simile alle zeppole, che si serve sempre della ricotta ed è guarnita con granella di pistacchi, gocce di cioccolato fondente e zucchero a velo.

Se invece volete cucinare un pranzo completo, in occasione della Festa del Papà, scoprite tutte le portate più indicate per un menù che stupirà i vostri ospiti, con le ricette per la Festa del Papà: dai piatti tipici alle pietanze più creative, dall'antipasto al dolce, non avrete dubbi su come onorare al meglio questa ricorrenza speciale per tutta la famiglia.

Consigli

Dal momento che le arance e il miele sono predominanti nelle zeppole, è importante che entrambi siano di buona qualità. Le arance rosse di Sicilia IGP naturalmente sono le migliori. Se invece non volete utilizzare il succo d'arancia, potete scegliere un miele agrumato, che vi consente di avere l'aroma degli agrumi, senza la necessità di spremere alcun frutto.

Se vi piace preparare i dolci tipici del sud, c'è davvero da sbizzarrirsi, soprattutto per le produzioni siciliane e partenopee. Vi consigliamo quindi di assaggiare anche la pastiera napoletana, realizzata con la Ricotta Santa Lucia e le sfince di San Giuseppe, un'altra prelibatezza simile alle zeppole, che si serve sempre della ricotta ed è guarnita con granella di pistacchi, gocce di cioccolato fondente e zucchero a velo.

Se invece volete cucinare un pranzo completo, in occasione della Festa del Papà, scoprite tutte le portate più indicate per un menù che stupirà i vostri ospiti, con le ricette per la Festa del Papà: dai piatti tipici alle pietanze più creative, dall'antipasto al dolce, non avrete dubbi su come onorare al meglio questa ricorrenza speciale per tutta la famiglia.

Curiosità

Le zeppole di riso risalgono alla notte dei tempi, a grandi linee al XVI secolo, e sono state inventate dalle suore del Monastero Benedettino di Catania: ecco perché vengono chiamate anche le 'benedettine'. A Messina invece le chiamano 'sfinci di riso' e non usano il miele ma le cospargono di zucchero a velo, a differenza di Acireale, dove le irrorano letteralmente con il dolce nettare.

In merito al fatto che le crespelle di riso siano il dolce tipico di San Giuseppe, la leggenda narra che il falegname Giuseppe, come secondo lavoro, facesse proprio il friggitore e fino a poco tempo fa le pasticcerie catanesi, nella settimana in cui ricadeva la ricorrenza, esponevano un cartello in

cui veniva riprodotta una famosa tavola, appartenuta ai monaci, che riportava appunto l'ultima testimonianza a favore di questa curiosa ipotesi. Vi chiederete come si faccia a sapere che San Giuseppe avesse addirittura un secondo lavoro! Indipendentemente dalla veridicità dei fatti, ormai questa versione della storia è entrata nell'immaginario collettivo dei siciliani, perché è stata tramandata di generazione in generazione.

Un'altra narrazione invece vede il pane e il miele come gli antenati poveri delle zeppole: quando nasceva un bambino, si racconta che il papà offrisse pane e miele agli ospiti per festeggiare ed è probabilmente questo il motivo per cui le zeppole, che si mangiano appunto col miele, sono state abbinate alla Festa del Papà.

Sempre riguardo ai monaci, è stato ritrovato un documento originale, risalente alla seconda metà del XIX secolo, col quale era stato siglato l'accordo per la somministrazione dei pasti dei monaci: un contratto stipulato fra l'abate Dusmet e un eccellente cuoco dell'epoca. Da ciò che possiamo leggere, si evince che per ogni pasto si poteva arrivare fino a 50 portate, con antipasti, primi piatti disponibili in sei diverse variazioni, i secondi di pesce e carne e perfino i terzi, che consistevano in fritture miste di tutti i tipi, tipiche siciliane. Infine i dolci: più di venti varianti, fra dessert dolci e salati, fra cui primeggiavano ovviamente le nostre inconfondibili zeppole di riso.

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