Oggi cuciniamo insieme
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Galbani GrangustoPresenta

Pesto senza lattosio

Ricetta creata da Galbani
Pesto senza lattosio
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Grangusto Grattugiato
Grangusto Grattugiato
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Presentazione

Sughi, salse, verdure e ragù: i modi di condire la pasta o il vostro primo piatto preferito sono davvero innumerevoli. Tuttavia, il pesto resta uno dei condimenti preferiti da tutti gli italiani: pratico, comodo, veloce e semplice da realizzare, e per giunta golosissimo.

La ricetta del pesto più conosciuto d'Italia – ovvero quello del pesto alla genovese, o del pesto ligure – è da sempre una delle più dibattute: dosi, ingredienti e procedimento sono tutt'altro che standardizzati, e ogni famiglia ha la sua ricetta e i propri segreti. Nel nostro caso, per creare un pesto cremoso e saporito, ci lasceremo ispirare dalla bontà delle materie prime: foglie di basilico fresche e profumate, olio extravergine d'oliva, pinoli e la giusta dose di formaggio.

In questa ricetta, inoltre, abbiamo utilizzato il Galbani Grangusto Grattugiato al posto del solito formaggio grattugiato: una scelta dettata non solo dalla bontà e dalla praticità del prodotto, ma anche dal fatto che il Galbani Grangusto Grattugiato è naturalmente privo di lattosio, elemento che lo rende adatto anche alle persone intolleranti o allergiche al lattosio.

In questa pagina potrete trovare non solo la ricetta e il procedimento spiegato passo per passo, ma anche le varianti – regionali o meno – e tutti i consigli e i suggerimenti per avere un pesto senza lattosio realizzato a regola d'arte!

Facile
4
15 minuti
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Ingredienti

  1. 100 g di olio extra vergine d’oliva
  2. 100 g basilico
  3. 80 g Galbani Grangusto Grattugiato
  4. 30 g pinoli
  5. 20 g di noci
  6. 1/3 spicchio d’aglio
  7. pepe nero
  8. sale integrale

Preparazione

Preparare la ricetta del pesto alla ligure senza lattosio è molto facile. Vi basterà seguire questi semplici passaggi:

01

Per iniziare, procuratevi un mortaio in marmo e raccogliete all'interno i pinoli e le noci già sgusciati. Ora, tritateli grossolanamente.

02

Adesso, lavate le foglie di basilico nell'acqua fredda e asciugatele con cura, poi aggiungetele – un po' alla volta – nel mortaio e pestatele con delicatezza, con movimenti circolari del polso.

03

Unite a filo l'olio extravergine di oliva, l'aglio diviso in pezzetti e il Galbani Grangusto Grattugiato e continuate a pestare tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una crema liscia, di un bel verde acceso.

04

Infine, salate e pepate a piacere: il vostro pesto è pronto da utilizzare per condire a freddo la pasta.

Varianti

La ricetta che vi abbiamo proposto è semplice e molto rapida, tuttavia è molto probabile che non tutti abbiano a disposizione in casa un vero mortaio in marmo. In questo caso, potete ricorrere a una variante della ricetta ancora più semplice e veloce, che consiste nel frullare il composto di basilico, olio, Galbani Grangusto Grattugiato, pinoli e noci direttamente in un mixer o in un robot da cucina. Affinché il pesto non si surriscaldi (bisogna evitare che le foglie anneriscano a causa del processo di ossidazione), vi raccomandiamo di azionare le lame solo per pochi secondi alla volta, e di utilizzare una ciotola in acciaio inox e degli ingredienti appena estratti dal frigorifero.

Per quanto riguarda gli ingredienti, ricordate che il pesto è una salsa prettamente ligure, sebbene diffusa in tutta Italia: è bene, quindi, utilizzare ingredienti di qualità, meglio se del territorio. Basilico a foglia larga e olio extravergine ligure sono gli elementi insostituibili della ricetta: per gli altri, invece, si può fare qualche eccezione. Potete, ad esempio, omettere le noci, come fanno molti in Liguria; oppure sostituire i pinoli con un altro tipo di frutta secca a guscio: gli anacardi sono tra le varietà migliori per effettuare questa sostituzione. Molti, inoltre, omettono l'aglio: il suo aroma intenso, infatti, potrebbe dar fastidio ai palati più delicati.

Se invece desiderate un pesto più carico e dal sapore più deciso, aggiungete una manciata di pomodorini secchi o di polvere di peperone crusco: questi ingredienti sono particolarmente adatti a sposare i gusti mediterranei del pesto alla ligure.

Usate il pesto così ottenuto per condire vari primi piatti di pasta e riso o per arricchire dei golosi crostini: oltre alle ben note trofie, avete mai provato, ad esempio, gli gnocchi al pesto?

Se invece non avete il basilico fresco, accantonate l'idea di un pesto alla ligure e optate per un buon pesto di mandorle: con un'abbondante dose di Galbani Grangusto Grattugiato, otterrete un condimento da leccarvi i baffi!

Consigli

Fare il pesto alla genovese senza lattosio è un procedimento piuttosto semplice, che però richiede alcune piccole attenzioni. Qualche consiglio e alcuni semplici accorgimenti potrebbero tornare utili per fugare ogni dubbio e avere un pesto a prova di chef. Per esempio: come ottenere un pesto dal colore verde brillante, che non annerisca, e che sia piacevole anche esteticamente?

Il segreto è quello di scottare le foglie in acqua bollente per un paio di secondi, e poi immergerle immediatamente in acqua e ghiaccio: è importantissimo, però, che le foglie non cuociano, e che restino nell'acqua calda per non più di 3 secondi al massimo. C'è chi sostiene, invece, che il metodo per non far ossidare il basilico sia pulire le foglie con un panno, senza lavarle o metterle a contatto con l'acqua, né calda né fredda. Inoltre, è importante il modo con cui si pestano: è bene effettuare dei movimenti lenti e costanti, non violenti, cercando di inglobare meno aria possibile nel composto.

Fate attenzione anche al tipo di basilico che utilizzate: la varietà migliore è quella genovese, a foglie larghe e profumate. Assicuratevi che tutte le foglie che utilizzate non siano spezzate o stropicciate: quest'ultime potrebbero addirittura alternarne il sapore.

Vi consigliamo, inoltre, di realizzare il pesto alla ligure senza lattosio solo se avete a disposizione del basilico fresco: quello congelato o nelle confezioni sottovuoto non è adatto a questo tipo di preparazione. Se volete realizzare un buon condimento per la pasta, ma non disponete di basilico, optate per soluzioni differenti: come abbiamo già detto, il pesto non è solo di basilico!

Un ultimo consiglio riguarda infine l'uso dell'olio extravergine di oliva. Se possibile, sceglietene una tipologia profumata ma non troppo forte, tra quelli dolci e maturi, che possano esaltare il sapore del basilico senza sovrastarlo.

Curiosità

Non tutti sanno che la ricetta ufficiale più antica del pesto alla genovese risale alla seconda metà del XIX secolo, momento storico in cui un ben noto gastronomo ligure, Giovanni Battista Ratto, scrive un'opera dall'eloquente titolo La cuciniera genovese: è tra queste pagine che compare per la prima volta il procedimento per realizzare questo celebre condimento, poi diffusosi in tutta la Penisola.

La parte più curiosa di questa vicenda, in realtà, è che l'utilizzo di erbe aromatiche per condire e speziare i primi piatti è attestato in Liguria fin dal medioevo: il pesto nasce, probabilmente, come ricetta della cucina povera, quando contadini e famiglie rurali approfittavano di ciò che la natura offriva per portare in tavola piatti comunque gustosi e saporiti. Tante erbe spontanee crescevano e crescono tutt'ora in Liguria: impossibile non approfittare di così tanta ricchezza!

Da questo punto di vista, il basilico è l'erba aromatica per eccellenza: non solo per il gusto squisito e per il profumo intenso, ma anche per la sua ben nota storia. Il suo nome vuol dire "erba del re" ed era da sempre utilizzato per nobilitare e arricchire ricette di ogni tipo.

Si dice che il basilico abbia solcato i mari di tutto il mondo insieme ai marinai genovesi, che desideravano portare con sé, nei loro avventurosi viaggi, un po' della terra natia. Quel che è certo è che oggi il pesto alla ligure è conosciuto in tutto il mondo: un prodotto della gastronomia italiana esportato all'estero con grande successo.

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